kuronue/fem!kurama
C'è stato un periodo, quando Kurama viveva ancora nel Makai, in cui aveva preso l'abitudine di intrecciarsi i capelli durante i momenti di pausa in cui poteva riposare senza alcuna preoccupazione in uno dei suoi innumerevoli nascondigli, insieme a Kuronue; il demone, molto più sveglio di quanto molti gli dessero credito, aveva capito subito che il privarsi di parte del proprio arsenale in sua presenza era uno dei modi di Kurama di dimostrargli la sua fiducia in lui, e aveva presto approfittato di questa concessione per sfidare ancora di più la sorte e sfiorarle continuamente la nuca e la schiena e le zone del corpo solitamente nascoste dalla sua cascata di capelli candidi. Kurama aveva accettato di buon grado ogni suo tocco, un po' perché l'audacia del suo mate era sempre stata una delle sue qualità più attraenti e un po' perché, semplicemente, ha sempre gradito le sue carezze, soprattutto quando aveva la possibilità di lasciarsi andare senza dover badare a possibili attacchi di eventuali nemici; e quando alla fine decidevano di lasciarsi il nascondiglio alle spalle per ricominciare a viaggiare e pianificare qualche altro nuovo e impossibile furto, era sempre Kuronue a sciogliere la sua treccia con dita sorprendentemente delicate.
“Adoro vederti con i capelli intrecciati,” ha mormorato l'ultima volta che hanno avuto la possibilità di condividere un momento del genere, sfiorandole la tempia con la punta del naso e godendosi il sorriso mezzo divertito e mezzo intenerito sul volto della leggendaria ladra del Makai, ferma con pazienza ad aspettare che facesse il suo lavoro e finisse il suo pensiero. “Ma credo di peferirti così, con la tua chioma libera e ribelle e assolutamente selvaggia,” ha continuato, rubando la risposta divertita dell'altra con la sua bocca e mormorando contro le sue labbra una fasulla lamentela quando le unghie affilate di Kurama gli avevano sfiorato in modo falsamente minaccioso la gola.
Adesso, quasi un secolo dopo quel giorno, Kurama continua a trovare impossibile lasciare che qualcun altro le tocchi i capelli in alcun modo; ci ha provato, davvero, fin da quando era una bambina e aveva capito che Shiori la amava e l'avrebbe sempre amata nonostante la sua scontrosità, ma ha sempre trovato troppo doloroso il pensiero di avere le mani di qualcuno diverso da Kuronue tra le sue ciocche attualmente rosse. Ha anche smesso di intrecciarseli, per questo motivo e perché ha smesso di sentirsi al sicuro dal giorno in cui ha sentito la vita svanire dal corpo del suo mate e in parte dal proprio, lasciandosi dietro un immenso vuoto che l'ha quasi fatta impazzire e ha quasi causato la sua stessa morte.