visione/wanda
Il problema, riflette Wanda quando apre gli occhi dopo l'ennesima notte tormentata dagli incubi, è che il dolore le fa perdere il controllo sui suoi poteri: non si è mai davvero resa conto di quanta sofferenza abbiano portato le visioni che ha forzato nelle menti di Steve, Natasha e gli altri quando ancora era una seguace di Ultron, ma adesso che le ha vissute sulla sua stessa pelle si sente ancora più mortificata per averlo fatto.
Il suo potere è qualcosa che ancora non ha davvero capito fino in fondo, anche se ha imparato in fretta a gestirlo e di solito riesce a tenerlo imbrigliato, ed è la prima volta da quando è morto Pietro che si sente sopraffatta dal dono che le è stato dato da Strucker: aver distrutto la gemma della mente incastonata sulla fronte di Visione, sacrificando la persona che più amava per salvare l'universo, solo per scoprire che il suo terribile ma apparentemente necessario gesto era invece stato vano appena qualche attimo più tardi l'ha distrutta. Vedere svanire uno dopo l'altro quasi tutti i membri della sua nuova famiglia dopo aver fallito ha solamente peggiorato la situazione, rendendola ancora più insostenibile.
Adesso si sveglia ogni giorno, o almeno ogni volta che riesce a dormire per qualche ora nonostante le scene terribili che si ripetono nella sua mente come un film dell'orrore, con il profumo dei pancakes che Visione le ha cucinato per colazione durante il loro ultimo incontro a Edimburgo: ci vogliono sempre alcuni minuti prima che si renda conto che non è la realtà, quella che i suoi sensi le stanno raccontando, ma solo l'ennesimo scherzo di cattivo gusto che la manifestazione incontrollata dei suoi poteri le sta rifilando come per torturarla, una visione di ciò che più desidera da settimane non dissimile da quella che ha provocato a Steve prima che entrasse negli Avengers.
Ed è terribile, insopportabile, rendersi davvero conto per la prima volta del male che ha causato ai suoi vecchi compagni di team, specialmente adesso che il mondo le è crollato addosso per l'ennesima volta da quando i suoi genitori sono morti.
Vorrebbe che Visione fosse davvero al suo fianco, almeno per rassicurarla con le sue parole ancora spesso troppo dirette se non per stringerla tra le sue braccia come ha imparato a fare grazie a lei, e il pensiero di averlo definitivamente perso la strazia più di quanto potesse pensare: credeva di essere abituata alla sofferenza dovuta alla morte di una persona cara, l'ha superata più di una volta nel corso della sua vita, ed è orribile scoprire di non esserlo, non davvero, soprattutto col profumo di pancakes ancora nell'aria che la schernisce crudelmente.