The New Age - Il risveglio del Male -

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The New Age - Il risveglio del Male -
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Summary
Una terra aggredita da demoni e un ragazzo tormentato da un passato oscuro di cui non ha memoria. Inizia qua il viaggio del Soul Paladin ma anche dei Perpetual Flames, di Andrea il maestro del fulmine che nasconde un grande segreto...Questi ragazzi fanno parte di una associazioni di demoni antichissima ma spesso le persone sono peggio dei demoni. Riuscite a crederci? Buona lettura!
Note
Ciao a tutti! Questo prologo è una nuova versione di mie vecchie storie pubblicate in passato che voglio ripubblicare, aggiornare e continuare! Iniziamo partendo dal fatto che il più potente principe dei demoni, Astaroth dichiara guerra all'umanità, inizia un'invasione di demoni che mette in ginocchio gli universi...ma non è tutto...Michael dovrà trovarsi a fronteggiare un curioso fatto...qualcuno ha mentito, il suo migliore amico non è chi credeva che fosse...e qualcuno lo vuole morto. Nel primo capitolo torneremo indietro per scoprire come è nato il tutto, come Michael è divenuto il Soul Paladin, paladino mandato da Dio per proteggere l'umanità dal soprannaturale e come ha scoperto l'associazione dei Perpetual Flames! Buona lettura e spero vi piaccia!
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L'arrivo del Soul Paladin parte 2

Parte 2

Un albergo alla Reggia di Versailles: ecco quanto costa

Al risveglio, si trovava sempre nella stessa stanza e come la prima volta accanto a lui c’era Cloe che questa volta stava avvolgendo le bende e le stava sistemando dentro un baule.

<< Ti sei svegliato finalmente >> Disse la ragazza girata di spalle.

<< Già, così sembrerebbe >> Rispose l'altro.

La ragazza dopo aver posato le bende si girò e con le mani ai fianchi ed un sorriso furbesco in viso gli disse:

<< Forza, alzati allora! Vuoi stare a poltrire nel letto tutto il giorno forse? >>

Pian piano provò a muoversi e con sua grande sorpresa non c’era più alcuna traccia del livido. Scostò le coperte e scese dal letto:

<< Allora quella ragazza mi ha davvero guarito! Ma è una figata! >> Disse lui

<< Ora cominci a crederci? >> Rispose Cloe sorridendomi

<< Ho ancora tanti dubbi e sospetto che tutta questa storia sia dovuta al fatto che ho battuto anche la testa >> Disse Michael scherzando a Cloe

<< Sei uno scemo! Coraggio mettiti le scarpe, ti porto a fare un giro per conoscere il posto >> Rispose ridendo Cloe

<< Ok ma…la mia famiglia? Sarà in pensiero, posso tornare da loro? O almeno contattarli? >>Disse il ragazzo guardando gli occhi nocciola di Cloe.

<< Calmati, loro sanno tutto, è tutto apposto, noi vegliamo su di te da tempo. Lascia che ti spieghi tutto >> Rispose Cloe

<< D’accordo… >> Rispose il giovane piuttosto incerto

Non appena si fu rimesso le scarpe e dato una sistemata, Cloe lo portò a fare un giro ed effettivamente era davvero un castello quel posto. Lo aveva detto solo per scherzo ma ci aveva preso. Da una finestra si scorgeva una torre altissima, dove si vedeva a malapena il fondo.

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La torre non aveva le classiche merlature tipiche dei castelli ma, aveva dei tetti a forma di cono che si stringevano man mano che proseguivano verso l’alto ed erano di un rosso molto acceso. inoltre, sulla cima mi venne detto che vi erano delle campane che venivano suonate in caso di pericolo.

La struttura del castello era per lo più fatta in pietra bianca e le merlature erano presenti soltanto nei muri che collegavano una torre all’altra. Cloe gli fece visitare una torre da cui si godeva un panorama che toglieva il fiato; sotto di noi un’immensa distesa di neve si estendeva a perdita d’occhio e si notavano gli inconfondibili picchi delle montagne intorno a cui volteggiavano delle aquile che si sentivano “gridare”. Cloe gli piegò che quel castello era tanto antico quanto grande. Gli raccontò che inizialmente era appartenuto ad un ordine di cavalieri così antichi che il loro nome si era perso nelle ere.

Ma se il fuori era stupefacente il dentro lo era ancora di più. In molti angoli del castello vi erano delle antiche armature ormai arrugginite dal tempo ma non per questo meno belle; avevano entrambe le mani intorno all’elsa di una spada con la punta appoggiata sul pavimento. Avevano le visiere degli elmi calati e sulla loro testa si notavano dei pennacchi ancora di colore piuttosto acceso. Per i corridoi vi erano dei tappeti rossi lunghissimi che si perdevano a vista d’occhio e, ai lati, vi erano oltre alle armature, dei mobili in legno con sopra dei vasi dall’aspetto antichissimo che dovevano avere un valore senza eguali. Michael si tenne ben alla larga dall’avvicinarsi a quei vasi per paura di inciampare e di romperli. Un altro aspetto che lo lasciò di stucco, era la quantità enorme di stanze, ogni 4-5 metri da una stanza ve ne era un’altra e, ai lati delle stanze c’erano dei vasi con dei bellissimi cespugli di fiori che rendevano un’atmosfera ancora più lussuosa.

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<< Queste che vedi sono le stanze degli ospiti o della servitù >> spiegò la ragazza

Il ragazzo si fermò di colpo e Cloe si voltò con aria interrogativa guardandolo.

<< Ma in tutto ciò voi chi siete? Questo castello è meraviglioso ma cosa ci fate qui dentro? >> Chiese alla ragazza.

Lei gli rispose con tono misterioso:

<< Lo scoprirai tra poco Michael, prima devo portarti da una persona, te la senti di attendere ancora un po'? >> gli domandò lei

<< Ok…Come se tutto ciò non fosse già abbastanza assurdo >> Gli disse lui rimando io

Continuarono a camminare per un po' finché ad un certo punto svoltato un angolo si trovarono di fronte ad una porta diversa dalle altre; se le altre erano perlopiù in legno decorato, questa era fatta in un tipo di legno differente ed aveva delle rifiniture in oro negli stipiti e sulla maniglia. Oltre a ciò la forma della porta era più stondata e somigliante ad un arco. Sopra alla porta vi era uno stemma incorniciato di una fiamma gialla e arancione su uno sfondo nero; forse di una casata. 

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<< Che cosa facciamo qui? >> Chiese a Cloe

<< Entriamo >> Gli rispose con un sorriso

Con fare deciso la ragazza bussò alla porta.

Per qualche istante non si udì nulla, poi una voce all’interno disse:

<< Venite pure >>

Così facendo Cloe aprì la porta, inclinando la maniglia dorata ed entrarono. L’interno era stupefacente. Il soffitto era a volta segno che si trovavano all’interno di un’altra torre e a giudicare dalla grandezza del posto Michael pensò che si trattava della torre più grande, la torre che in passato durante la storia era la dimora dei nobili e ultima difesa nel caso di invasione. Vi erano delle scale che salivano per circa una ventina di metri e conducevano ad un piano sovrastante che era circondato dal corrimano della scala. 

biblioteca - Wikizionario

In alto un enorme lampadario di cristallo illuminava la grandissima stanza ricolma di moltissimi oggetti, prima tra cui un’enorme distesa di libri, che si estendeva dal nostro piano fino al soffitto.

La quantità di libri era impressionante e sembravano anch’essi libri di molto valore. Ai margini della libreria nascosto nella semi oscurità il ragazzo si accorse che c’era una persona che riponeva un libro negli scaffali. Guardando Cloe notò che la sua espressione si indurì. Dopo aver posato il libro la sagoma uscì alla luce e ne mostro un ragazzo che aveva più o meno l’età di Michael; aveva dei capelli neri lisci che gli arrivavano fino al collo, gli occhi erano neri, di un nero come la pece.

Il ragazzo era piuttosto allenato ma meno del ragazzo biondo che qualche ora prima aveva sistemato la costola a Michael, era alto come lui più o meno ed indossava dei pantaloni di una tuta blu e una maglietta nera con scritto VANS. Non appena il ragazzo li vide il suo volto si allargò in un sorriso agghiacciante, come quello di un cacciatore che trova la sua preda. Dei brividi corsero lungo la schiena di Michael e c’era qualcosa in quel ragazzo di terribile che dava i brividi soltanto a guardarlo.

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<< Ben arrivato, tu devi essere Michael >> Disse il ragazzo

<< Smettila Ethan, non abbiamo tempo da perdere, sta per esserci anche il concilio >> Disse la ragazza << Contando anche che dobbiamo andare al concilio >>

<< Non preoccuparti, voglio solo conoscere meglio questo famoso ragazzo >> Dichiarò il giovane scrutando Michael

<< Sono una tua superiore, sparisci >> Intimò la giovane con fare molto autoritario che stupì molto Michael

<< Oh suvvia, ti sei già affezionata al ragazzo prodigio? >> La canzonò Ethan << Mica te lo mangio >> Il suo volto si aprì in un ghigno malefico

<< Grazie mille Ethan per aver ricevuto i nostri ospiti puoi andare >> Una voce profonda risuonò da sopra le scale

I tre sollevarono la testa e videro un uomo estremamente massiccio, letteralmente un armadio. Indossava una elegante camicia di raso bianco, pantaloni grigi molto eleganti e dei mocassini marroni. L’uomo non aveva capelli, aveva un’espressione gentile e sorridente incorniciata da una folta barba e pizzetto castani.

Capelli uomo calvo dietro

Ethan non ribatté all’ordine dato dall’uomo e subito andò via voltandosi solo una volta a lanciare un ultimo sguardo torvo ai due ragazzi, poi sbatté la porta alle sue spalle e sparì.

L’uomo li fece accomodare, salirono insieme al piano superiore per quello che sembrarono a Michael circa, tre, quattrocento scalini che alla fine si aprirono su uno studio squadrato riccamente decorato con dipinti e quadri pregiati. Il pavimento di parquet era così lucido che ci si poteva specchiare.

Arrivati dinanzi ad una scrivania ricolma di documenti e con un enorme schermo di un pc acceso l’uomo ci fece cenno di sederci.

<< accomodatevi ragazzi >> disse con aria gentile << Non mi sono ancora presentato, io sono Victor caro ragazzo >> e pose la mano a Michael il quale la ricambiò stralunato

<< Sicuro, piace mio. Ma tagliando i convenevoli, vorrei sapere cosa sta succedendo e se posso tornare a casa mia dalla mia famiglia. >> Dichiarò senza mezzi termini il giovane

<< Vai subito al dunque eh? Mi piace >> Sorrise l’uomo << Tuttavia >> fece una pausa e il suo sorriso si spense << Credo che non sarà possibile al momento >> lo disse fissando Michael negli occhi il quale si sentì piccolo, piccolo.

<< Come non posso? Mi volete tenere prigioniero? >> Michael fece per alzarsi ma l’uomo lo trattenne

<< Non è mia intenzione farti nulla di male, ti abbiamo salvato e vegliamo su di te da sempre, in segreto. Però sfortunatamente qualche giorno fa, quando il demone ti ha attaccato è stata portata via anche la tua famiglia. I tuoi genitori sono spariti nel nulla >> Queste parole piovvero su Michael come una valanga, facendogli girare la testa e annebbiare la vista

<< Sono morti? La prego mi aiuti, non ci capisco nulla >> Si prese la testa tra le mani ed iniziò a singhiozzare ma Cloe gli accarezzò la schiena con una mano dicendogli di non avere paura e starlo a sentire

<< Stammi a sentire ragazzo, lasciami fare chiarezza >> l’uomo si avvicinò al ragazzo con fare paterno << Io sono il capo dei Perpetual Flames, questa associazione fu fondata secoli fa su ordine dell’Arcangelo Michele in persona per combattere il male e proteggere la terra. Mi segui fin qui? Riesci a credermi? >> chiese fissandolo

<< Credo di sì, dopo quello successo qualche giorno fa non mi stupisco di nulla. Quindi siete un’associazione segreta? >> Chiese guardando l’omone in viso il quale sorrise e gli rispose:

<< Diciamo di sì. Combattiamo il mondo dal male in ogni sua forma, soprattutto nella forma che ti ha aggredito >> Proseguì serio come per far digerire le cose dette al ragazzo

<< E io e la mia famiglia cosa c’entriamo? Perché io? >> chiese lui con le lacrime agli occhi

<< Perché tu non sei come gli altri. Ti ho detto come è stata fondata questa organizzazione no? L’Arcangelo concesse abilità superiori ad un uomo che fu chiamato Soul Paladin. Un guerriero il quale possiede abilità fuori dal comune e che compare solo in presenza di gravi minacce. Lui fondò la nostra organizzazione e da lui noi discendiamo e abbiamo ereditato le nostre… >> Cercò di trovare la parola adatta << Capacità >>

<< Ebbene crediamo che il mondo sia sul punto di essere sulla peggiore minaccia dalla sua creazione. Una possibile invasione demoniaca su larga scala che non riguarderebbe solo noi ma tutti gli universi >> squadrò il ragazzo che lo osservava stranito << Noi abbiamo modo di credere anche se per te è difficile che tu sia il nuovo Soul Paladin, che tu sia quel guerriero mandato dal cielo per far fronte a quanto sta per succedere >>

<< Mi sta prendendo in giro? >> Dichiarò Michael saltando dalla sedia e improvvisamente fu pervaso da una rabbia cieca. Strinse i braccioli della sedia così forte da farsi male alle mani.

<< Calmati >> Si sentì afferrare un polso con gentilezza da Cloe e solo allora si accorse che la luce nella stanza tremolava

<< So che è molto da digerire ma ti abbiamo salvato, hai visto cosa c’è là fuori no? Possiamo proteggerti e aiutarti. Intanto siamo sulle tracce della tua famiglia. La troveremo >> Sorrise Victor a Michael

<< Sono vivi intende dire? >> Chiese speranzoso Michael

<< Oh sì! Eccome. Non hanno interessi ad ucciderli, li hanno presi i demoni ma non li toccheranno perché vogliono arrivare a te ragazzo. Lascia che ti insegniamo tutto quanto, che ti addestriamo. Fidati di noi >> Spiegò mettendo una mano sulla spalla di Michael

<< d’accordo ma…non so nemmeno dove sono… >> chiese dubitante ma rincuorato lui

<< Ti trovi nella sede Italiana dei Perpetual Flames. Ci troviamo sugli appennini centrali, nascosti agli occhi di tutti in una radura sulle montagne. >> Spiegò come se nulla fosse l’uomo

<< Ora se vuoi seguirmi dovrò spiegarti alcune altre cose. È stato indetto un concilio tra gli universi per discutere dell’imminente pericolo. Credi di voler partecipare? >>

<< Che significa “gli altri universi”? >> lo scimmiottò Michael

<< Esattamente quello che ho detto. Vedi, quando Dio creò tutto quanto la sua parola si espanse per l’universo come quando getti un sasso in uno stagno. Creò l’universo ma non solo questo, ne creò moltissimi, creò mondi, galassie, ammassi di universi e si dice che, nonostante i milioni di universi esistenti quella parola stia continuando a creare e ad espandersi >> Spiegò l’uomo mentre scendevano le scale insieme a Cloe e si avviavano per un corridoio lastricato di marmo.

<< Quindi esistono gli universi paralleli ok…e allora? Ma non mi ha ancora spiegato che significa che vegliate su di me da sempre >> chiese osservando Victor che copriva il corridoio a grandi falcate

<< Giusto, sono divagato un po'. Te lo spiego subito >> I tre si fermarono dinanzi ad una porta con scritto 45.

<< Entra pure. Credo ne sarai contento >> Disse l’uomo << Quando avrai finito con lui digli di accompagnarti al concilio, assisterete in silenzio a distanza ok? Ci vediamo tra un po' >> E prima di sparire in fondo al corridoio aprì la porta della camera.

La camera era larga e soleggiata, il pavimento era in marmo, le mura bianchissime ai quali erano appesi numerosi quadri d’epoca sembravano ancora più bianchi alla luce del sole che entrava dalle finestre.

Un grande letto matrimoniale era poggiato contro la parete, sembrava appena rifatto, era immacolato.

<< Ciao Michael >>

Una voce lo fece voltare di scatto, non si era accorto che qualcuno era in fondo alla stanza alla finestra. Quando si voltò per poco Michael non cadde a faccia avanti. Era Andrea.

Andrea era un ragazzo alto, dai folti capelli biondi, occhi verdi, sguardo divertito. Era vestito con una tuta da allenamento a mezze maniche e pantaloni lunghi verdi. Stranamente Michael non aveva notato quanto effettivamente sembrava prestante l’amico. Sapeva nasconderlo bene? Bella domanda.

<< Che ci fai tu qui? >> Chiese Michael con gli occhi di fuori.

<< Entra e chiudi la porta >> Disse il biondo a Michael e Cloe

I due entrarono e Andrea raccontò a Michael la sua storia: l’incidente che aveva avuto da piccolo in un parco dove aveva quasi rischiato di essere folgorato per quello che venne liquidato con un “filo scoperto” era in realtà un’abilità in grado di manipolare i fulmini e l’elettricità, di come Victor lo avesse accolto e addestrato sin da piccolo. 

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<< Sei proprio uno stronzo! Perché non me lo hai detto? ricordo a malapena quell'incidente>> Michael sferrò un pugno al ragazzo sulla spalla.

<< Hey smettila! Non potevo farlo. Il vecchio capo pelato non me lo ha permesso, dovevo tenerti d’occhio >> rispose tenendosi il braccio

<< Mi sembra tutto così assurdo. Hanno rapito la mia famiglia, sono stato rapito da un demone e credono che sia un guerriero >> Disse Michael osservando l’amico

<< Beh, sei un idiota più che altro però a parte questo, ti ripeto che noi vegliamo su di te da sempre e non è la prima volta che provano ad avvicinarti, non preoccuparti comunque, troveremo i tuoi genitori >> Dichiarò serio l’amico.

<< Tu un eroe? Ma se a malapena stai in piedi? >> Lo sguardo di Michael era tra il divertito e il “ti uccido”

<< Ho recitato bene la mia parte e non sono semplicemente un eroe, sono un maestro del fulmine! Mi alleno sin da bambino! >> Dichiarò il biondo sprigionando una scintilla dalle mani

<< Non riesco molto ha prenderti sul serio comunque hahaha >> Lo schernì Michael che proseguì << E la questione universi comunque? >> Chiese ancora

<< La questione universi che ti ha accennato Victor, riguarda la creazione di tutti gli universi. Dio ne ha creati moltissimi e sapere che cosa esiste in quegli universi forse ti tirerà un po' su di morale >> Spiegò soddisfatto Andrea che però si rivolse ad a Cloe che ascoltava seria << Posso dirglielo vero? >> La ragazza annuì pensierosa ma Andrea aggiunse << Ah aspetta, non prendo ordini da te, ah! >> La canzonò lui che per tutta risposta ricevette uno sbuffo e una guardataccia.

<< In pratica molte persone sono in grado con i sogni o con premonizioni di vedere questi universi alternativi, alcuni sono pure in grado di viaggiarci fisicamente e la cosa incredibile è che molte di queste persone è diventata famosa per aver scritto libri e opere creduti di fantasia ma in realtà sono solo reportage di altre realtà >> Dichiarò Andrea

<< Tutto vero >> confermò Cloe alla guardata strana di Michael

<< Questo significa che tutte le opere in realtà sono universi visti da gente che ha semplicemente ricopiato quello che vedeva? >> Domandò sconvolto il giovane

<< Proprio così. Ora lo vedrai, il concilio sta iniziando, andiamo >> Incalzò il giovane

<< La fanno nella sala conciliare di sotto? >> Domandò Cloe

<< Esatto, la più grande >> confermò l’altro

Dopo essersi affrettati ad uscire dalla stanza i tre decisero di prendere un ascensore che li conducesse in fretta nella sala conciliare. Tutte quelle scale non erano proprio il massimo quando si aveva fretta. L’ascensore era ben curato e profumato, il tutto aveva un’atmosfera così ricca e aristocratica che poteva essere uscita da una serie ottocentesca. I dipinti, i quadri, l’arredamento, perfino alcune carte da parati. Era come essere in una reggia. Infine dopo quello che parve essere una vita giunsero in una sala gigantesca che sembrava un teatro, l’ascensore si aprì per mostrare enormi file di sedili imbottiti rossi su un piano molto rialzato da terra. Michael si avvicinò al parapetto e guardò giù, dove un tavolo immenso e rettangolare era pieno di gente che ascoltava Victor parlare.

<< Mancano solo gli ultimi e ci siamo >> Spiegava l’uomo seduto a capotavola << Andrea! >> Gridò Victor

<< Oh accidenti! >> si lamentò lui << STO ARRIVANDO! >>

<< Cosa posso fare per sua eccellenza? >> Canzonò Victor il quale per un attimo assunse un’aria davvero minacciosa che fece ammutolire tutti i presenti. Anche Andrea dovette accorgersene perché ascoltato ciò che Victor gli diceva sparì e mentre Michael e Cloe ascoltavano i presenti parlare, Andrea uscì in fretta da una porta laterale e in men che non si dica si ritrovò fuori in una immensa piazza su una radura nel retro del castello dove centinaia di portali erano aperti e dai quali continuava ad arrivare gente.

Supernatural 15: le Chevrolet Impala lasciano il set | TV ...

Da un portale uscì un’impala nera del 67 con la radio a tutto volume che riproduceva Back in Black degli Ac Dc.

<< Hey non dovresti fare piano? Non facciamoci riconoscere da tutti ok? Siamo in un luogo lontano da casa, possiamo sembrare adulti per una volta? >> Chiese un ragazzo dai capelli folti seduto sul sedile accanto alla guida.

<< Certo che sì! Questa è musica da adulti no? >> Dichiarò il conducente che era un ragazzo vestito con una giacca di pelle nera, una camicia di flanella a quadri e dei Jeans strappati sulle ginocchia.

<< Avanti falla finita e spegni la macchina su >> lo rimproverò l’altro che era vestito praticamente come il guidatore se non fosse stato che al posto della giacca di pelle aveva una giacca di jeans logora.

<< Sai certe volte mi chiedo se io e te siamo davvero fratelli Sam >>

<< Temo di sì purtroppo Dean, anche a me viene da chiedermelo per come ti comporti >> Sbottò l’altro

<< Oh avanti la volete finire una buona volta? Mi devo subire le vostre chiacchiere inutili da quando siamo partiti. Dobbiamo un favore a Victor, questo è l’unico motivo per il quale sono venuto anche io >> Dichiarò un uomo sbattendo la portiera posteriore sinistra e scendendo dall’auto. L’uomo indossava un impermeabile marrone chiaro e sotto era molto elegante al contrario degli altri due, aveva camicia, cravatta e un vestito blu molto elegante. Aveva capelli corti e uno sguardo stranamente vacuo ma attento. 

Let's talk about that Supernatural ending | EW.com

<< Castiel! Ti ho detto di fare piano con lei! Lo sai che è una signora delicata e dai! >> lo rimproverò Dean fissando la macchina e mandandogli un bacio

<< Dean, capisco tutto ma puoi essere meno complessato con questa macchina? >> Gli bisbigliò Sam all’orecchio indicandogli alcune persone che li osservavano curiose

<< Oh avanti! Siamo in territorio sconosciuto, come faccio a fidarmi a lasciarla qui? >> sbottò l’altro

<< Forsa andiamo, prendi questi e chiudi quella bocca >> Castiel gli porse un sacchetto di Ciambelle il quale dopo aver controllato il contenuto si avviò con gli altri due verso l’ingresso del castello a piedi ma quando furono a metà strada…

<< No! Ho dimenticato le luci accese della macchina! Torno subito voi andate avanti, arrivo! >> E sparì di corsa insieme alle ciambelle

<< Non fare casini! >> Urlò Sam

<< Castiel, dobbiamo fare qualcosa per Dean, peggiora di giorno in giorno >> Dichiarò Sam

<< Ma no, credo che dopo tutto quello che ha passato gli faccia bene dedicarsi a qualcosa >> Sorrise l’altro lisciandosi l’impermeabile e insieme entrarono.

Intanto da un altro portale ecco sbucare tre figure: Una ragazza bionda molto carina dall’aria seccata e due uomini. Uno era biondo e atletico, l’altro moro e più robusto. Il biondo indossava una camicia rossa, pantaloni neri e scarpe blu notte, l’altro una camicia blu, dei Jeans e scarpe nere. La ragazza invece un giubbotto di pelle abbottonato sul petto, dei pantaloni color marrone chiaro e degli stivali.

Buffy the Vampire Slayer Fan Art: Buffy,Spike,Angel | Buffy the vampire  slayer, Buffy the vampire, Buffy

<< Tutto il viaggio ad azzuffarvi, chiudete la bocca o giuro che vi faccio secchi >> Sbottò la ragazza guardando male i due

<< Per forza, questo qua è un idiota bello e buono. Deve esserglisi fuso il cervello in questo ultimo secolo >> sbottò il biondo

<< Senti chi parla Spike. Quanto sei bravo a fare il pallone gonfiato, però attento perché potresti scoppiare presto. >> imprecò il moro

<< Senti, falla finita Angel, ok? Oh giuro che… >> iniziò Spike ma fu interrotto da una guardata della ragazza che li fulminò e poi dichiarò << O la smettete e chiudete la bocca o me ne ritorno indietro. Victor ci ha data una mano con quei demoni e il minimo che possiamo fare è aiutarlo. Non dovete andare d’accordo ma almeno siate maturi no? Uff >> Esplose la bionda.

<< Sisi Buffy ricevuto >> Sbuffò Spike che si fermò di scatto << Non ci credo! Una impala del 67! E guarda come è tenuta! >>

<< Ragazzi andate avanti voglio dargli un’occhiata ok? Arrivo subito >> spiegò tenendo gli occhi fissi sulla macchina.

<< Devo ricordarti che siamo ospiti e mettere le mani su cose che non ti appartengono non è il caso vero? Come non è il caso attaccare briga con queste persone >> Lo rimproverò Angel.

<< Sisi, quando avrò bisogno del tuo parere chiamerò il numero 555-01 vaffanculo. Darò solo un’occhiata dai, torno subito >> E si allontanò dagli altri due raggiungendo la vettura. Buffy ed Angel si scambiarono uno sguardo seccato e poi Angel aggiunse:

<< Magari è la volta buona che lo ammazzano >> Ma Buffy lo fulminò con lo sguardo.

<< Che c’è? Facevo per dire, è bello sognare no? >> replicò lui divertito e si incamminarono verso il castello.

<< Ok vediamo un po' >> Dichiarò Spike avvicinandosi all’impala e cercando di aprirla << Ma tu guarda qualcuno ha lasciato le luci accese, deve essere un incompetente bello e buono. Ah! Ok l’ho aperta. È permesso splendore? Posso entrare? >> L’uomo si mise a sedere nell’auto e iniziò a controllare gli interni e a frugare per tutta la macchina.

Nel frattempo Dean Winchester stava tornando alla macchina gustandosi delle ciambelle calde << Che buone queste ciambelle, quel paesino in Ohio fa le migliori d’America. Ecco le cose che amo di più, le ciambelle e la mia Bab… >> Ma si interruppe facendo cadere il sacchetto con le ciambelle per terra.

<< Figlio di puttana! Chi accidenti è quello? Ora lo sistemo io >> Dichiarò Dean facendo più piano possibile e facendo il giro da dietro.

<< Guarda qua che sventola >> dichiarò l’uomo seduto nell’Impala che aveva trovato una vecchia foto di Mary Winchester con il figlio Dean.

<< Bella la macchina vero? >> Approcciò Dean con fare gentile appoggiandosi al finestrino.

<< Deve essere un'Impala vero? >> Chiese all’uomo al volante.

<< Esatto amico. Te ne intendi eh? Ma non una Impala qualsiasi, una del 67, uno spettacolo. È tenuta benissimo, peccato solo che il proprietario sia un incompetente e abbia lasciato le luci accese >> Dichiarò il ragazzo con un ghigno

<< Già è vero, deve essere davvero un idiota >> aggiunse Dean facendo scivolare la mano al fianco dove teneva la pistola << ma quello che è entrato nella macchina dell’idiota è un uomo morto >> Dichiarò Dean puntando di scatto la pistola su Spike il quale rimase inizialmente sorpreso ma si trasformò presto in un ghigno divertito

<< Bene bene. Dunque sei tu il proprietario eh? Che vogliamo fare? La vogliamo risolvere con le buone o con le cattive? >> Rivolse un sorriso al biondo che con il volto serio disse << fammi pensare: secondo te spararti in testa è con le buone o con le cattive? Dipende da come la vedi no? E ora scendi dalla macchina >> Aprì la portiera facendo scendere l’uomo il quale improvvisamente cambiò volto, mostrando un aspetto grottesco e con le zanne aguzze.

<< Ma che cosa accidenti sei, un mostro platinato? >> Gridò Dean sparando un colpo che lo ferì alla spalla.

<< Bella mira >> il biondo lo prese e lo scaraventò contro un albero lì vicino.

<< Sembra un demone, ma ha le zanne da vampiro? Cos’è un nuovo incrocio? Un Demopiro? >> farfugliò Dean rialzandosi a fatica e appena in tempo per vedere Spike piombare su di lui e sollevarlo da terra con le spalle contro l’albero.

<< Ti insegno io a rovinarmi la camicia nuova >> Gracchiò Spike ma Dean riuscì a mettere una mano sotto la giacca e a sfilare una boccetta che stappò e tirò il contenuto in faccia al ragazzo che iniziò ad urlare e a fumare.

<< Non mi importa che cosa sei, ti riempio di acqua santa e poi per essere sicuro ti taglierò la testa e ti darò fuoco. In genere funziona, dovrebbe bastare anche con te >> ringhiò il ragazzo riprendendo fiato mentre l’altro era a terra fumante ma l’uomo riuscì a girarsi di scatto e afferrare un piede a Dean che cadde a terra perdendo la boccetta.

<< Questa non dovevi farmela >> ringhiò Spike dolorante << ti faccio male sul serio ora >> ma per tutta risposta ricevette un pugno in faccia che lo fece rotolare di qualche metro.

<< E sta zitto >> blaterò l’altro che avanzò verso di lui e lo sollevò ma l’uomo gli sferrò un pugno allo stomaco e uno in faccia facendolo piegare in due.

<< Vediamo chi starà zitto per primo >> lo canzonò Spike e si avvicinò preparando un altro pugno ma Dean fu veloce e si scagliò contro di lui tuffandosi su un’altra macchina poco lontano dalla quale partì l’allarme.

Il rumore attirò soldati in avvicinamento e Andrea che accorsero per vedere i due che si stavano massacrando di botte sul cofano di un’auto.

<< Reggi bene per essere tinto >> Lo sfotté l’altro.

<< Reggi bene per uno che ama così tanto la flanella >> rispose di rimando Spike.

Si susseguirono diversi colpi molto violenti ma furono interrotti dall’arrivo di Andrea e soldati Shadowhunters che li separarono puntandogli le spade alla gola.

<< Calma calma! Abbassate le spade, mi occupo io di loro, andate >> Dichiarò Andrea visibilmente scosso << cosa accidenti vi passa per il cervello? Spike e Dean ma sapete che potrebbero rinchiudervi quelli del Clave vero? >> il ragazzo li fece rialzare e li aiutò a sistemarsi.

<< Questo bastardo con i colpi di sole voleva fregarmi l’auto ok? Che dovevo fare? >> Dichiarò Dean sull’orlo di una crisi di nervi.

<< Hey pensa alla tua camicia di flanella bel boscaiolo >> gli gridò l’altro sistemandosi i vestiti e in un lampo il viso di Spike tornò normale.

<< Ma poi cosa diavolo sei? >> chiese l’altro tamponandosi il labbro.

<< Un vampiro ok? >> spiegò seccato.

<< O no, non sei un vampiro, io li caccio e ti dico che non sei un vampiro >> Puntò il dito contro Spike urlando.

<< Fatela finita entrambi. Venite entrambi da due mondi differenti, non sono i vampiri che conosci nel tuo mondo Dean. Ora venite con me o vi ci porto in catene >> li sgridò infuriato il giovane

<< Vaffanculo anche te biondino >> Gridò Dean prima di essere trascinato insieme all’altro dentro la sala riunioni.

La porta si spalancò e i due furono scortati ai propri posti pieni di tagli e ferite e con i vestiti scompigliati.

<< Dean cosa accidenti è successo? >> Gli sussurrò Sam all’orecchio << Possibile? >>

<< Oh non cominciare, sono stato aggredito dal biondino che è un vampiro molto strano a quanto pare >> Spiegò al fratello

<< Un vampiro hai detto? Ma li fanno entrare qua? >> Chiese Sam sorpreso.

<< Forza sistemati >> e Castiel toccando la fronte di Dean lo sistemò dalle ferite facendole richiudere subito.

<< Coff coff >>

I tre alzarono lo sguardo e videro Victor che li guardava serio.

<< Possiamo iniziare? >> chiese l’uomo << Perfetto allora. Siamo qua per un concilio d’urgenza. Sono stati convocati molti universi conosciuti per discutere di una minaccia in arrivo. Stando alle nostre fonti e rilevazioni, è stata rilevata una intensa attività demoniaca come mai prima d’ora. Alcuni di voi forse non sanno come stanno le cose, lasciate che ve le spieghi >> l’uomo fece una pausa mentre dall’alto Michael e Cloe ascoltavano il discorso.

<< I nostri universi sono stati creati in modo diverso, in molti di loro è possibile che conosciate anche forme di demoni differenti ma la sostanza è che, intorno al primo universo creato, o meglio, intorno a questo universo dove ci troviamo ora che è l’universo dove la creazione ha avuto origine, le forze demoniache come quelle angeliche sono più potenti, proprio perché sono le prime ad essere nate. Più potenti, più grandi, più forti e astuti. Negli altri universi si sono generate altre versioni degli stessi demoni ma non forti come gli originali. Quelli che abbiamo nel nostro universo sono i peggiori >>

L’uomo fece una pausa e fissò i presenti, tra i quali Michael notò molti volti di personaggi leggendari comparse in molte opere, Sam e Dean Winchester insieme all’angelo Castiel, un ragazzo biondo con strani graffi sul viso, alto, con un mantello bianco con molti simboli, era Naruto. Accanto a lui, un ragazzo dai capelli lunghi, neri e folti avvolto in un mantello nero c’era Sasuke.

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Più in là, c’erano sedute altre persone; un uomo alto, di un biondo spento, quasi bianco come la sua pelle. Vestito elegante, con una camicia e una giacca molto pregiate, Eric Northman, un vampiro di origini Vichinghe dai lineamenti scolpiti, aveva un volto imperscrutabile bianchissimo. 

Eric Northman - Wikipedia

Michael riconobbe molti altri dei presenti, una ragazza di nome Hope Mikaelson, molto carina, con capelli castani lunghi che le ricadevano sul viso delicato, indossava un vestito lungo che ne accentuava la grazia, insieme a lei un ragazzo dai capelli folti e ricci, Landon Kirby.

Hope Mikaelson and Landon Kirby forever. 💜#Legacies | Legacy, Hope  mikaelson, Movie couples

Ne vide ancora altri, Nick Fury, un uomo alto, di colore, calvo e con una benda su un occhio.

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Intravide addirittura molti altri personaggi leggendari, cinque cavalieri avvolti in un’armatura argentata, i cavalieri dello zodiaco.

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Gli sembrò di distinguere persino un uomo con un farfallino ed un fez. Possibile che fosse il Dottore?

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Ma dalla distanza non riuscì a riconoscere tutti i presenti. 

 

<< Abbiamo motivo di credere che invaderanno gli universi. Non sappiamo né come e nemmeno quando ma sappiamo che sono sempre più numerosi e aggressivi cosa che in genere non dovrebbe essere possibile, come nemmeno dovrebbe essere possibile che assumano forma fisica. Eppure qualcosa sta cambiando >> L’uomo osservò la grande stanza circolare e tutti i presenti che lo osservavano attorno al tavolo silenziosi e cupi.

<< Abbiamo notato anche nel nostro universo attività demoniaca molto forte >> Intervenne Buffy guardando l’uomo che la ricambiò con un cenno del capo

<< Alcuni universi hanno più presenze demoniache rispetto ad altri. Il tuo e quello di Sam e Dean ne sono un chiaro esempio >> L’uomo fece un cenno ai due fratelli che si limitarono ad annuire.

<< Tuttavia non lo diciamo solo per dire, abbiamo anche una prova vera e propria >> Spiegò Victor con aria severa << Abbiamo salvato un ragazzo che era stato preso di mira, sta scendendo adesso. Voglio farvelo conoscere e spiegarvi cosa c’entra >>

Michael fu fatto scendere da una elegante scala rivestita in moquette e condotto nella sala conciliare. Si ritrovò con decine di occhi puntate su di lui, riuscì a distinguere meglio molti di loro. Vide Cisco Ramon, un ragazzo in grado di viaggiare tra gli universi,

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intravide un uomo dai capelli folti neri dagli occhi arrossati, vestito con una tuta da combattimento nera e a fianco a lui un uomo magro, dai capelli biondi e lunghi che gli cadevano sulle spalle. Erano l’eroe Erased Head e All Might.

Addirittura accanto ad Andrea seduti al tavolo c'erano figure mai viste, due di loro erano la copia spiccicata di Andrea ma uno era una pianta, alto, aveva rami al posto dei capelli ed era interamente coperto di corteccia e piante rampicanti. Gli sorrise e Michael dovette trattenersi per non ridere.

Guardian of the Forest - Fantasy Illustration by JulieLohen on DeviantArt

Ne vide anche un'altra identica ad Andrea ma era più grande, più seria e più nervosa. A dirla tutta sembrava fosse un pò ubriaca. Si grattava la barba con quella che sembrava una bacchetta di legno, anche lui si voltò a guardarlo e gli fece l'occhiolino. Aveva capelli lunghi e biondi che gli ricadevano sulle spalle, un grosso mantello verde gli ricopriva le spalle. aveva un grosso bastone poggiato su una spalla che ogni tanto dondolava pericolosamente di lato.

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Ma non ebbe tempo di guardarsi attorno, perché Victor girò il tavolo e da una scatola di legno estrasse e gli pose una sfera di vetro opaca. Gliela pose in mano.

<< Vi ho spiegato molte volte nelle nostre precedenti riunioni tutto quello che so anche io, ci sono molte emanazioni divine in tutti gli universi, molti eroi e vi ho parlato del Soul Paladin. Ho ragione di credere che sia lui >> Distinse chiaramente il vociare dei presenti e gli sguardi puntati su di lui.

Michael afferrò la sfera di vetro e con il cuore che martellava la studiò. Inizialmente non successe nulla ma guardandoci dentro vide che emanava sempre più luce di molti colori. Blu, verde, rossa, gialla e biancastra. I presenti ammutolirono e fissarono la scena ancora più intensamente.

Michael si sentì pervadere da un brivido che scosse tutto il suo corpo da cima a fondo ma era piacevole. Si sentiva avvolto da un tepore e da una forza gentile. Improvvisamente la sfera emise una luce dorata che sovrastò le altre e assunse la forma di un angelo. I presenti sobbalzarono dalle poltrone finché la luce della sfera non si spense e rimase gelida tra le mani di Michael che aveva gli occhi di tutti puntati addosso e improvvisamente con le forze che lo abbandonarono cadde a terra in ginocchio.

<< Assurdo >> Vociavano intorno al tavolo << Incredibile >>

Michael sollevò gli occhi e vide che Sam Winchester si era alzato per aiutarlo << Tutto bene? >> gli chiese

<< Si grazie >> rispose lui spaventato.

<< Avete visto tutti come è andata. Scorteremo Michael fuori di qui per riposare e noi riprenderemo il nostro discorso >> continuò l’uomo che fece cenno a Sam e Andrea di accompagnarlo fuori. Una volta fuori la testa iniziò a ronzare e sentì una voce nella sua testa dire << Non puoi sfuggire dal tuo destino, presto, dovrai fare una scelta e non potrai tornare indietro >> 

Michael fu accompagnato in una stanza dove fu fatto stendere. Si prese la testa tra le mani improvvisamente scosso da fremiti e singhiozzi. Sentiva crescere una enorme forza in lui, una forza che non si spiegava e questo lo impauriva. 

<< Michael calmati, che succede? >> chiese Cloe stringendo le braccia di Michael scosse da singhiozzi.

<< Hey vuoi stenderti? >> chiese Sam guardando il giovane preoccupato.

Michael scosse la testa e poi a fatica disse: 

<< L’ho sentito >> si bloccò per lo shock. 

<< hai sentito cosa? Coraggio sei al sicuro >> spiegò la ragazza.

<< No non sono al sicuro, lui ha detto che ucciderà la mia famiglia se non vado da lui. In ogni caso morirò lo capisci?! >> gridò in lacrime il ragazzo.

<< lui chi? >> chiese spaventato Sam.

<< Ha detto di chiamarsi Astaroth >> sbiascicò distrutto Michael << Ha detto che mi distruggerà >>

I due lo guardarono esterrefatti quasi senza riuscire a parlare, i volti inorriditi cercarono di consolare Michael ma invano.

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