Drabble event 1

Harry Potter - J. K. Rowling The Hobbit - All Media Types Marvel Cinematic Universe Sherlock (TV) Kuroshitsuji | Black Butler NCIS Castle
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Drabble event 1
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Summary
Questa è una raccolta di piccole fanfiction scritte per quest'evento    Ogni capitolo è una storia a se, fandom, rating e coppia sono scritte nella descrizione del capitolo. Ho preferito pubblicare tutto qui su AO3 ma alcune delle storie le pubblicherò anche sul mio profilo EFP.
Note
La prima storia è:Rating: Teen and up (giallo)Pairing: Thorin/BilboWarning: Angst, Spoiler per l'ultimo filmPrompt: Donnie TZ ---> Se per far rinsavire Thorin dalla sua follia Bilbo decidesse per la via di una (timida) seduzione?
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Regali rosso fuoco

“Sono mutande…” disse John guardando il suo regalo di Natale da parte di Sherlock, fortunatamente erano soli o sarebbe stato ancora più imbarazzato.

“Ovviamente” fu la spazientita risposta del detective.

“E sono rosse” aggiunse il dottore guardando il suo compagno negli occhi.

“Mi è stato detto che a capodanno vanno indossati indumenti nuovi e rossi…”

“E tu hai pensato di regalarmi un paio di mutande rosse per questo motivo… Sherlock questo è un regalo che si può fare ad un fidanzato non ad un migliore amico…”

Sherlock lo guardò spiazzato, poi arrossì e se ne andò. Per tutte le giornate seguenti il detective si rifiutò di rivolgergli la parola. John passò le serate a rigirarsi le mutande rosse tra le mani, pensando che cosa voleva dire Sherlock con quel regalo. E se avesse voluto che John le indossasse per lui? Forse voleva approfondire la loro relazione… Decise di provare a capodanno. Sperando che la giornata gli portasse bene. Erano le undici di notte, era quasi l’ora in cui scoccava l’anno nuovo.

Si mise i boxer rossi e si diresse verso la camera di Sherlock senza altro addosso. Il detective aveva passato cinque giorni in silenzio, rinchiuso nella sua stanza, muovendosi solo per andare in bagno, fare la doccia e prendere gli ingredienti per i suoi esperimenti dalla cucina. John aveva notato con sollievo che se lasciava del cibo e del the in cucina anche quelli sparivano.

Con un respiro profondo, John aprì la porta ed entrò nella camera del detective che non alzò lo sguardo dal proprio esperimento. “Sherlock mi sono stufato della tua reazione infantile. Guardami, ora!” disse incrociando le braccia al petto e guardando il detective.

Sherlock sbuffò ma alzò lo sguardo verso di lui. Quando si rese conto di cosa indossava o meglio non indossava John, gli occhi gli si spalancarono come piatti e deglutì vistosamente. Prese un cuscino e lo mise sulle proprie gambe incrociate.

Aveva ragione allora. Sherlock era eccitato da lui. Il solo pensiero lo fece diventare sempre più eccitato e non si preoccupò di nasconderlo al detective che fissava il suo inguine con desiderio, incertezza e sorpresa.

John avanzò verso di lui e lo prese per il colletto della camicia. “Se sei interessato puoi venire in camera mia senza vestiti tra cinque minuti oppure fare finta che questo non sia mai accaduto e riprendere semplicemente a parlarmi come amici… o diventare molto più di questo”

Sherlock sembrava scioccato, John uscì dalla stanza e salì nella sua camera. Ripensò allo sguardo del suo amico, al desiderio che aveva visto nei suoi occhi. Si stese sul letto ed iniziò a sfiorarsi da sopra i boxer, lentamente.

Il detective non tardò ad arrivare, completamente nudo e chiaramente eretto, il respiro affannato e le pupille dilatate. John sorrise e gli fece segno di unirsi a lui sul letto. Sherlock non se lo fece ripetere due volte. In un attimo fu sopra di lui, i loro corpi uniti per la prima volta, pelle nuda contro pelle nuda. “Lo vuoi sul serio John?” chiese il detective con incertezza nella voce.

“Non c’è nulla che io desideri di più al mondo” I due iniziarono a scambiarsi languidi baci mentre i loro corpi cercavano più contatto possibile, il membro di Sherlock sfregava contro la stoffa dei boxer ogni volta che spingeva contro di lui. I loro gemiti di piacere venivano soffocati dalle loro avide bocche che leccavano, baciavano e mordevano, lasciando segni sui loro corpi. Sherlock si lasciò posizionare sulla schiena con John tra le sue gambe.

Allungando una mano verso il cassetto del comodino, John prese una boccetta di lubrificante e ci si cosparse le dita per poi inserirle una ad una dentro il corpo del suo nuovo amante. Sherlock era incredibilmente recettivo e gemeva ad ogni movimento di quelle dita nel suo corpo, desiderando di essere riempito sempre di più.

Una volta soddisfatto, John si abbassò le mutande senza toglierle del tutto e si spinse nel corpo del detective, colpendo la prostata e creando una serie di scintille di piacere nel suo corpo. I loro baci si fecero sempre meno precisi fino a diventare una semplice pressione di labbra aperte contro labbra aperte.

Si strinsero tra loro, Sherlock carezzò la schiena del suo compagno fino ad arrivare al suo sedere e strinse i globi delle sue natiche tra le mani. John venne con un ultima spinta e Sherlock lo seguì a ruota senza aver quasi ricevuto alcuno stimolo diretto se non quello del ventre di John contro la sua erezione ad ogni spinta.

Erano entrambi sfiniti, si abbracciarono tra loro. In quel momento, sentirono il Big Ben suonare la mezzanotte. “Buon anno Sherlock” sussurrò il dottore.

“Buon anno John, spero che questa attività si continui a svolgere in futuro”

“Lo spero anche io” disse l’altro con un sorriso.

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