Drabble event 1

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Summary
Questa è una raccolta di piccole fanfiction scritte per quest'evento    Ogni capitolo è una storia a se, fandom, rating e coppia sono scritte nella descrizione del capitolo. Ho preferito pubblicare tutto qui su AO3 ma alcune delle storie le pubblicherò anche sul mio profilo EFP.
Note
La prima storia è:Rating: Teen and up (giallo)Pairing: Thorin/BilboWarning: Angst, Spoiler per l'ultimo filmPrompt: Donnie TZ ---> Se per far rinsavire Thorin dalla sua follia Bilbo decidesse per la via di una (timida) seduzione?
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Non posso perderti

Il rapporto diceva che Greg era stato ferito, nient’altro, non diceva se era grave, se era solo un graffio, solo “ferito in una sparatoria”.

Mycroft si precipitò in ospedale il prima possibile. La sola idea di poter perdere il suo Gregory dopo essere appena riuscito a conquistarlo era inaccettabile. Quando arrivò gli venne indicata una stanza. L’ispettore era in coma farmacologico, il suo cuore si era fermato due volte durante l’intervento di estrazione del proiettile che lo aveva colpito al fianco, per colpa del dissanguamento, ma ora era fuori pericolo e sarebbe potuto tornare presto come era prima, erano bastate un po’ di flebo di sangue per salvargli la vita.

Mycroft rimase con lui tutto il tempo fino a che non venne ritenuto che potessero tornare a casa. Greg accettò di vivere alla villa di Mycroft fino a quando non sarebbe guarito del tutto.

L’unico problema della sistemazione era che il politico si rifiutava di condividere il letto per timore di riaprire la ferita.

Stufo di attendere che Mycroft si lasciasse andare, l’ispettore si decise di fare lui la prima mossa. Quando si sentì abbastanza in forma, la cicatrice ridotta ad una sottile linea rosa dove il proiettile lo aveva graffiato prima di conficcarsi nella pelle. I punti si erano riassorbiti ormai da un giorno o due e a lui non faceva più male muoversi.

Quella notte si diresse con decisione verso la stanza del suo fidanzato, la loro stanza quando Greg restava a dormire da lui, molto più spesso del normale a dirla tutta, con soltanto un accappatoio addosso, ed entrò senza nemmeno bussare. Mycroft era in fase di svestizione, scalzo, pantaloni aperti, camicia, cravatta, panciotto e giacca erano riposti ordinatamente su una sedia sotto la quale erano state lasciate le scarpe.

Era una bella visione per l’ispettore. Si leccò le labbra prima di abbracciare l’altro uomo da dietro, spingendosi contro quel corpo leggermente più alto di lui. “Ti voglio Myc” gli sussurrò all’orecchio. Il politico sentì un brivido percorrergli la schiena, il suo battito accelerò ed il sangue si diresse verso sud in pochi secondi procurandogli una quasi istantanea erezione.

Nonostante questo, il politico tentò di ragionare. “La tua ferita…”

“È perfettamente guarita” sussurrò lo Yarder. Quella rassicurazione parve essere tutto ciò di cui Mycroft aveva bisogno per girarsi e invertire le loro posizioni, pareva che l’uomo avesse bisogno di comandare quel giorno, Greg non aveva nulla da ridire.

“Non hai idea di quanto ti voglio, di quanta paura ho avuto quando non sapevo se eri vivo o morto…” Iniziò a dire mentre si sfilava mutande e pantaloni lasciandoli disordinatamente sul pavimento (decisamente non da lui), gli tolse l’accappatoio e rimasero entrambi nudi. Mycroft spinse l’ispettore sul letto e si mise sopra di lui, una gamba tra le sue in modo che entrambi avessero frizione sui loro membri rigidi.

Il politico esaminò la cicatrice con sospetto ma fu felice di vedere che era effettivamente guarita, sorrise, vi poggiò un bacio e continuò a baciare ogni centimetro del corpo del suo fidanzato fino a raggiungere le labbra dove si soffermò per un po’, mentre si strusciavano sempre più freneticamente l’uno contro l’altro.

Mycroft portò una mano all’inguine di Greg e lo afferrò con decisione, si allineò con lui e strinse la mano attorno ai loro membri uniti spingendo nel cerchio delle sue dita. Quando Greg tentò di invertire i ruoli, il politico prese i suoi polsi con la mano libera e li tenne fermi sopra la sua testa.

Aveva bisogno di averlo così, sotto il suo controllo, dopo il terrore di perderlo che aveva provato. “Non posso rischiare di perderti, mai più” gli sussurrò. “Prometti che tornerai sempre da me”

Greg annuì, incapace di pronunciare parola. Mycroft incrementò il ritmo delle proprie spinte e lo baciò di nuovo, sgraziatamente, solo per sentire il respiro del suo uomo sotto di se. Vennero insieme, i loro gemiti soffocati dalle labbra dell’altro.

“Ti amo” ansimò il politico. Sapeva di non averlo mai detto ad alta voce, ma ora ne aveva bisogno, era cambiato per quest’uomo, quest’ispettore, era sempre se stesso ma non era più quell’uomo di ghiaccio che tutti vedevano, non lì, nel loro letto.

“Non ti lascerò mai Mycroft. Ti amo anch’io” fu la risposta carica di emozione del suo compagno. Rimasero li, avvinghiati tra loro, assaporando il momento. Mycroft tenne l’orecchio attaccato al petto del suo compagno, tranquillizzato dal suo battito costante.

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