
Salvare il mondo insieme
Quando il TARDIS atterrò in un giardino davanti ad un castello nel bel mezzo del nulla, il Dottore si stupì non poco. La sua macchina del tempo lo portava sempre in un posto, non gli era mai capitato che non capisse dove si trovavano, era come se il posto fosse incantato. Quando uscì dalla porta era infinitamente curioso. Non si aspettava di certo due suoi vecchi amici proprio davanti al suo naso.
"Dottore, abbiamo un problema"
"Che novità Albus... Tu hai sempre un problema... A cosa ti serve un alieno ed un Consulente Detective?" chiese indicando l'uomo alto accanto al vecchio preside di Hogwarts (ecco perchè non sapeva dove si trovava, la scuola era protetta dalla magia!).
"Sempre un piacere rivederti Dottore... Mi stavo ponendo la stessa domanda..." Entrambi si voltarono a guardare Silente.
"Il mondo della magia ha bisogno di voi" annunciò solennemente l'altro.
"Professore... lei sa perfettamente che io e John abbiamo rinunciato al mondo della magia, non vogliamo aver nulla a che fare con esso"
"Ed io non so assolutamente nulla del vostro mondo quindi non saprei come aiutarvi..."
Il preside alzò le mani per bloccarli, li guardò da dietro quei suoi occhiali a mezzaluna, poi indicò il TARDIS. "Potremmo parlarne dentro?" Gli altri due annuirono e il Dottore li invitò ad entrare.
"Il fatto è che Voldemort è tornato... Ricordi quella volta che ti chiesi di dedurre dove si trovava la dimora dei Potter sotto l'incanto Fidelius, Sherlock?"
Il detective annuì. "Volevi salvarli, mandare qualcuno ad avvertirli, ti dissi che Sirius Black non era il custode segreto ma tu non mi credesti e poi i Potter morirono tutti, tranne uno"
"Esatto... Il Dottore lo salvò... Non fu il sacrificio di sua madre come tutti credono..."
"Fu il TARDIS per essere esatti, nemmeno Voldemort stesso lo ricorda... Arrivai troppo tardi per salvare i genitori ma proprio mentre stava per uccidere il ragazzino, lo investii con il mio TARDIS, pensavo si fosse disintegrato..."
Sherlock guardava entrambi a bocca aperta.
"No, sta tornando, ed è più forte che mai" Annunciò il preside.
Sherlock lo guardò e sembrò prendere una decisione, guardò il Dottore che sembrò acconsentire perchè si girò e prese una scatolina allungata, la aprì e glie la porse. "Mi avevi chiesto di tenertele Sherlock... Credo ti serviranno"
Il detective prese la bacchetta tra le mani e chiuse gli occhi per assaporare la sensazione della magia che fluiva nel suo corpo.
"Sono pronto a cosa le serve la mia esperienza Professore?"
"Devi scoprire dove si nasconde Voldemort, dirmi le sue mosse future. Tu invece Dottore, dovrai portarmi a vedere l'infanzia di Tom Riddle, devo capire cosa ha fatto per restare immortale"