
Regalo
Era il suo regalo di Natale. Sherlock aveva deciso che siccome non voleva festeggiare la festività con nessuno se non John, avrebbe fatto qualcosa di bello per lui. Lo avrebbe fatto rilassare.
Preparò un bagno caldo e lo riempì di petali di rose che sparse per tutta la stanza lasciando una scia che partiva dall'ingresso. Mise un messaggio che informava il blogger di spogliarsi e andare in bagno, si tolse i vestiti, mise un accappatoio, abbassò le luci, illuminò la stanza con delle candele e rimase ad attendere. L'aveva visto fare in molti film quindi doveva funzionare.
John arrivò pochi minuti dopo, Sherlock si morse le labbra nervoso.
Quando vide la testa bionda sbirciare nel bagno sorrise. John si era spogliato sul serio e guardava tutto intorno estasiato e Sherlock come se fosse un'apparizione angelica.
Giornata difficile al lavoro, gli hanno vomitato addosso quattro volte, gente con l'influenza, qualcuno è quasi morto sotto i ferri, ed era la notte di Natale, a John serviva proprio un po' di relax. Sherlock sorrise e aprì le braccia. "Buon Natale" sussurrò.
Il dottore lo guardò con sorpresa e dolcezza, si avvicinò a lui e lo baciò sulle labbra. "Posso aprire il mio regalo?" chiese indicando la cintura dell'accappatoio. Entrambi risero data la stupidità della domanda. John sfilò l'accappatoio dalle braccia del detective e lo spinse verso la vasca.
Sherlock non discusse ed entrò in acqua. John lo seguì e si mise tra le sue gambe, con la testa poggiata al petto del detective.
Questi iniziò a carezzare il corpo del suo partner con un olio profumato, massaggiandogli le spalle per distendere i muscoli indolenziti. John faceva piccoli suoni di piacere sotto le sue mani.
"Cosa ho fatto per meritarmi questo?" chiese piano il dottore.
"Normalmente lo dici per gli esperimenti in cucina..."
Entrambi ridacchiarono piano. "Sei la cosa migliore della mia vita Sherlock..."
"E tu della mia..." sussurrò girandosi verso di lui e poggiando il mento sul suo petto. Lo baciò dolcemente sulle labbra, sulla mascella, lungo il collo per arrivare a poggiare la bocca sul suo cuore. Applicò un po' di suzione con le labbra e mordicchiò la pelle fino a che non lasciò un segno. Sherlock arcuava la schiena sotto di lui, gemendo di piacere alla sensazione di essere marchiato. Quando guardò il suo petto vide il segno che John aveva lasciato, proprio sul suo cuore.
"Buon Natale", sussurrò il dottore.
"Anche a te John"