Mio
Thor amava suo fratello, si non erano proprio fratelli ma il solo pensare a lui in quel modo mentre facevano certe cose lo rendeva ancora più eccitato. La sensazione di avere il corpo sottile di Loki sotto il suo, completamente inerme, legato fermamente alla testiera del letto da manette anti magia che gli impedivano qualunque incantesimo, le gambe aperte per lui in una posizione sottomessa che solo Thor poteva vedere.
Sapeva che il suo fratellino si sarebbe lasciato fare qualunque cosa da lui. Una volta era andato in giro per giorni con un vibratore addosso senza avere il permesso di venire. Un'altra volta lo aveva torturato con le dita e la lingua per ore. Si divertivano molto in camera da letto. Non era l'unico motivo per cui lo amava però.
L'altro motivo erano i dolci momenti in cui Loki si metteva in ginocchio tra le sue gambe e si lasciava carezzare i lunghi capelli neri, era un momento di pace per entrambi nel caos delle loro giornate.
In quel momento però, era specialmente il primo motivo che faceva pensare a Thor di amare suo fratello. La sua mente tornò al presente. Era ovvio che Loki fosse stanco, delirante, era quasi un ora che Thor lo obbligava a cavalcarlo, muovendo il bacino avanti indieto, su e giù, senza creare mai abbastanza pressione per far venire nessuno dei due ma comunque provocando in entrambi un piacere incredibile.
Il dio dei fulmini guardò con desiderio il corpo nudo del fratello, le braccia legate davanti a se in modo da potersi reggere mentre si muoveva. La pelle bianca era ricoperta di morsi, graffi e succhiotti. La sua erezione giaceva rigida sul suo addome, senza altra frizione se non quella che provocava con il movimento sempre più flebile. Thor sapeva che era il momento. Suo fratello era sfinito, era il momento di concedere ad entrambi di venire.
Senza preavviso scambiò le loro posizioni , tenendo le braccia del fratello ferme sopra la sua testa, ed iniziò a spingere dentro al suo corpo violentemente. Loki gridò di piacere e sorpresa al cambio repentino di posizione e di velocità. Non ci volle molto perchè entrambi raggiungessero il culmine del loro piacere.
Thor morse per un ultima volta il collo del fratello fino a sentire il sapore del sangue mentre il suo orgasmo lo colpiva con forza e sentiva i gemiti del fratello sotto di lui e la sensazione dello sperma tra i loro corpi uniti. I loro corpi tremavano dalle sensazioni. Thor si lasciò cadere di fianco al suo compagno e guardò il suo volto esausto, il nuovo morso sanguinolento sul collo. Si alzò su un braccio e passò una mano sopra il ventre sporco di sperma, per poi mettere le dita di fronte al viso soddisfatto del fratello che le pulì felicemente.
Thor gli sfilò le manette dai polsi e leccò le sue ferite, se le sarebbe rimarginate poi da solo con la magia. Poi lo avvolse tra le sue braccia e si addormentarono contenti.
"Sono tuo, fratellone... Lo sarò per sempre" sussurrò Loki tra i capelli del dio del tuono prima di addormentarsi esausto tra le sue braccia.