
Segni di appartenenza
Erano entrambi nudi. I loro corpi sudati uno sopra l’altro. Non sapevano come erano arrivati a quella situazione ma era evidente che in qualche modo era successo. Così come era successo tante altre volte.
Dean era dentro al corpo del suo fratellino, i loro fianchi si muovevano insieme in una danza vecchia quanto il mondo. Una danza a cui loro non avrebbero dovuto partecipare, non insieme almeno.
Quello era parte del problema. L’essere fratelli non era un ostacolo fisico insormontabile. Era psicologico. Loro avevano superato da tempo i problemi e le crisi che ciò causava loro però.
Quando avevano capito i loro sentimenti veri era stato difficile. L’illegalità di ciò che facevano era un problema di cui non si curavano. Cacciavano demoni per vivere, più illegali di così!
La difficoltà era nel fatto che erano troppo simili e troppo diversi l’uno dall’altro. Erano sangue del proprio sangue, si erano visti nei momenti migliori ed in quelli peggiori e avevano condiviso tutto.
Ora condividevano di più. Dean strinse tra le braccia suo fratello con amore. Sam girò la testa per avere un bacio dal suo compagno e questi glie lo diede sorridendo. Ogni gesto li rendeva sempre più eccitati. Più vicini a venire. Dean prese suo fratello per i fianchi e baciò una spalla tatuata prima di iniziare a spingere con forza i fianchi e masturbarlo con la mano destra poggiandosi invece sulla sinistra per tenersi.
Non ci volle molto per venire con forza gemendo e sussurrando parole proibite. Parole d’amore. Rimasero abbracciati, le mani che carezzavano i simboli che avevano inciso sulla pelle. Le loro iniziali rilucevano sulla spalla l’uno dell’altro. Sam aveva tatuato le iniziali DW la prima volta che aveva rischiato di perderlo, poco dopo la morte di suo padre. Dean aveva tatuato le lettere SW dopo la prima volta che avevano fatto l’amore.
Quei segni indicavano a chi appartenevano, l’uno all’altro.