Drabble sunday del 26 aprile 2015

Harry Potter - J. K. Rowling Supernatural Sherlock (TV) Doctor Who Hunger Games Trilogy - Suzanne Collins Torchwood Bones (TV) Castle The Imitation Game (2014) Sherlock (TV) RPF
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Drabble sunday del 26 aprile 2015
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Summary
Raccolta di drabble scritte per un drabble event di un giorno svoltosi domenica 26 aprile nel gruppo facebook "We are out for prompts"Le drabble non sono collegate tra loro e appartengono a fandom, rating e pairing diversi!!! Ci sono anche crossover!!!!Nel riassunto di ogni capitolo troverete il prompter, il prompt, il pairing, il fandom, il rating ed eventuali warning... DIVERTITEVI!
Note
Karla Katakthonios Watson. Hunger Games. Finnick/Annie. "Annie pensa a suo marito, lo sente vicino anche se non lo può vedere. " Rating verde.
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Disinibiti

 

Era stupido. Non capiva perché era necessario tutto quel trambusto. Era un giorno come un altro che Mycroft avrebbe potuto tranquillamente passare a lavorare. Perché doveva invece ballare con tutte quelle stupide ragazze e quelle vecchie e vecchi del paese?

Lui odiava il Natale! Era una festa inutile in cui non si otteneva nulla di buono. Ogni volta era da solo e si annoiava. Non si aspettava di certo che Sherlock gli si avvicinasse e lo obbligasse a ballare! Suo fratello era quasi sicuramente ubriaco. Non si sarebbe mai comportato in quel modo con lui se non lo fosse stato.

“L’alcohol disinibisce. Non cambia le persone. Vuol dire che Sherlock vuole essere così sul serio, vuole la mia compagnia” pensò con sorpresa il politico.

Fu così che piano piano cominciò a divertirsi a quella festa della vigilia di Natale. Tutti ballavano in abiti eleganti e mangiavano da camerieri con i vassoi. Come sempre avevano ospiti ad Holmes Manor quantomeno.

Era certo che Sherlock si sarebbe presto stancato di lui e lo avrebbe mollato da solo nuovamente ad annoiarsi. Invece si ritrovò a ridere di gusto e dedurre ogni singolo danzatore assieme a suo fratello, a ballare con lui le canzoni più tradizionali e mangiare e bere felice.

Il suo fratellino doveva aver bevuto veramente tanto. Quando questi gli disse di andare in camera non ci pensò due volte. Sherlock non barcollava affatto, come se l’alcohol non facesse effetto sul corpo  del genio. Solo sulla sua mente.

Mycroft aveva imparato ad aspettarsi di tutto da Sherlock. Non si aspettava di certo un bacio però.

Sherlock si era spinto contro di lui appena entrati in camera e lo aveva baciato sulle labbra. La lingua si era spinta ad accarezzare le sue labbra e lui aveva finito per accettarla e ricambiare. Ma Sherlock lo odiava, non era possibile una cosa del genere, l’alcohol… Mycroft non voleva approfittarsi della sua situazione.

Il detective dovette sentire l’esitazione nell’altro perché si fermò.

“Siamo ubriachi… Dormiamoci su. Se domani lo vogliamo ancora…” suggerì il politico. Sherlock annuì e si sfilò i vestiti. Mycroft lo imitò e si posizionò accanto a lui nel letto. Si scambiarono altri dolci baci prima di addormentarsi.

“Mi hai fatto passare un Natale divertente per la prima volta nella mia vita” sussurrò Mycroft “Grazie fratellino”

“Non c’è di che, fratello. Non c’è di che” sussurrò l’altro prima di addormentarsi.

Inutile dirsi che al mattino seguente continuarono a desiderare le stesse cose anche se da sobri. Che altro potevano fare se non lasciarsi andare?

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