
Un uomo speciale
Non ci poteva credere. Com'era possibile che Alan fosse morto? Quell'uomo era un genio, senza di lui, senza la sua macchina, molte persone sarebbero morte. Nessuno lo sapeva però. Nessuno aveva la minima idea di chi fosse l'uomo che si era tolto la vita.
Hugh lo sapeva, l'aveva conosciuto, l'aveva amato come un fratello, forse un po' più di un fratello ma non aveva mai analizzato quei sentimenti. Quei sentimenti e desideri che avevano portato quel genio al suicidio.
Come poteva essere un reato così grave da meritare un simile castigo amare un altro uomo?
Era così brutto? Così antinatura? Così sbagliato? Alla gente cosa importava della vita privata di un uomo?
Hugh rimase a guardare l'articolo di giornale per molto tempo. Gli occhi inondati dalle lacrime, guardavano tutto ciò che restava di quell'uomo stupendo. Un misero articolo di giornale.
Fu in quel momento che gli venne in mente. C'era qualcos'altro che era rimasto di lui!
Due giorni dopo era li, dentro casa sua. Christofer. La macchina che li aveva salvati. Le scoperte di Alan non sarebbero andate perse, se ne sarebbe occupato lui.
Probabilmente Hugh non era un genio come Turing ma sapeva anche lui il fatto suo. Aveva aiutato nella creazione di quella macchina. Ora stava a lui fare in modo che quella scoperta non andasse perduta.
L'avrebbe fatto per Alan. Per fare in modo che venisse ricordato. Che non fosse morto per essere dimenticato ma perchè tutti lo ricordassero. Per sempre.