
In and out
Era tutta colpa di quello stupido reporter. Quel cretino che aveva intervistato Sherlock. E il suo fratellino doveva proprio lasciarsi sfuggire una bomba come quella, vero?
Doveva proprio dire che lui, Mycroft Holmes, il Governo Inglese in persona, era gay. Non poteva tenerselo per se? Per una volta non poteva tenersi una deduzione delle sue per se?
Era stato quello a farlo decidere alla fine. Aveva deciso di dimostrare a tutti che non era affatto gay e che suo fratello si sbagliava. Non poteva permettersi di fare "coming out" in quel modo. Gia le telecamere erano troppo puntate su di lui!
Così aveva chiesto ad Anthea, la sua fidata assistente personale, di sposarlo. Entrambi sapevano che tra loro non c'era che una profonda amicizia e non ci sarebbe mai stato nulla di più. Ma la ragazza aveva accettato ugualmente.
Un politico come Mycroft Holmes non sarebbe stato visto di buon occhio, avrebbe certamente perso importanza politica se si fosse scoperto che era veramente gay.
Ora era all'altare. Perso nel suo palazzo mentale, le memorie dell'uomo per cui provava veramente qualcosa erano tutto ciò a cui riusciva a pensare. Anthea (anzi Andrea) aveva appena fatto i suoi voti, ora toccava a lui. Guardò la ragazza con incertezza. Fu in quel momento che vide Gregory, era seduto accanto a John, non lo guardava, sembrava sofferente, come se non potesse guardare l'uomo che amava sposare un altra.
"Non posso sposarmi" sentì se stesso dire. Greg si girò verso di lui con gli occhi spalancati. "Io non amo questa donna. Amo quell'uomo" Indicò il DI che sorrise stupito. Mycroft si avvicinò a lui e lo fece alzare, lo baciò con decisione. Tutto il resto del mondo sparì attorno a loro e rimasero solo loro due.
Avrebbe pensato alle ripercussioni in seguito. In quel momento era felice.