
My Alpha!
Sherlock era sparito di nuovo. Come sempre Mycroft aveva chiamato il DI Lestrade per aiutarlo nelle indagini. Non era perchè l'Omega fosse particolarmente bravo nel suo lavoro (anche se lo era) e neanche per qualche stupido motivo sentimentale (in parte era così in realtà) Era soprattutto perchè il Detective teneva particolarmente a Sherlock e avrebbe aiutato volentieri.
Quando se lo ritrovò davanti però, strabuzzò gli occhi dalla sorpresa. L'Omega non aveva mai chiesto ferie in tutta la sua carriera (a parte quelle dopo il divorzio e per Baskerville), di questo Mycroft era al corrente, ma ora poteva vedere una falla a cui non aveva pensato.
Il DI nel suo studio in quel momento era evidentemente un Omega in calore. Mycroft credeva che l'uomo prendesse dei medicinali per non avere tale problema o avrebbe perso molte giornate di lavoro. Non immaginava certo che l'uomo andasse a lavorare quando in calore! Lo guardò con più rispetto. Sapeva che l'esperienza era particolarmente intensa per gli Omega, quando avevano un calore perdevano completamente la loro umanità. Diventavano delle bestie con come unico desiderio accoppiarsi, gli Alpha saltavano loro addosso solo a sentirne l'odore da lontano. E invece ecco li Lestrade, in pieno calore, completamente padrone di se, concentrato sul trovare Sherlock invece che sul proprio corpo, davanti ad un Alpha come lui senza battere ciglio, replicando con prontezza a tutto ciò che diceva.
Per Mycroft era difficilissimo non saltargli addosso in quelle condizioni anche se l'odore di Omega in calore era evidentemente nascosto sotto un qualche profumo che lo mascherava. Eppure Lestrade non pareva minimamente toccato dai suoi ormoni. Con un gesto della mano lo scacciò via e il DI parve comprendere il suo disagio perchè gli fece un sorrisetto e se ne andò dalla stanza. A Mycroft parve che mentre l'uomo usciva ci fosse un movimento dei fianchi più accentuato, provocatorio.
Il politico cercò di calmarsi e ritornare al suo compito di tornare a lavorare per trovare suo fratello.
Non fu difficile, fu lui stesso a rivelarsi. Ovviamente Mycroft era preoccupato, suo fratello era nuovamente in ospedale! Eppure quell'odore di Omega in calore non gli si toglieva dalla testa. Gia in condizioni normali l'Ispettore lo attraeva come un insetto alla luce, quell'odore... Il pensiero dell'uomo lo distraeva a tal punto che si ritrovò a spingere i numeri sul telefono per chiamarlo senza accorgersene. Voleva sapere come faceva ad essere così in controllo di se stesso, come poteva avere la forza di lavorare in quelle condizioni, come nascondeva il suo odore e come teneva alla larga gli altri Alpha. Voleva dissolvere quella sua calma e farlo diventare l'Omega in calore che era, voleva montarlo, marchiarlo con il suo morso, farlo suo! Era stata una provocazione quella di prima, era sicuro che l'Omega volesse lo stesso. Lo sperava quanto meno.
Il fatto che quindici minuti dopo l'Omega fosse davanti a lui con un sorriso compiaciuto indicava quanto avesse avuto ragione. Solo che non si aspettava un comportamento del genere anche se non lo sorprendeva.
L'uomo non si gettò addosso a lui, pronto a farsi montare, no. Il poliziotto lo guardò con un sorrisetto e poi iniziò a spogliarsi, li nel suo ufficio, lo stesso ufficio da cui il giorno prima era stato cacciato, dal quale era stato cacciato più di una volta con un gesto noncurante.
Mycroft era senza fiato, ogni centimentro di quella pelle dorata lo faceva diventare sempre più eretto ma non osava avvicinarsi. Più pelle vedeva, più l'odore si faceva forte. Strinse le mani ai braccioli della sedia, se l'Omega poteva resistere lo avrebbe fatto anche lui.
Greg guardò l'uomo davanti a se con una risatina.
"Oh Mycroft, quanto ho desiderato questo momento, quanto ho immaginato di vederti perdere il controllo, essere l'Alpha animalesco e sudato che diventano tutti quando incontrano un Omega in calore. Nessuno di quelli che ho incontrato è riuscito mai a montarmi sai? Mia moglie era una beta dopotutto. Ho sempre disprezzato gli Alpha, così superbi e pieni di se... Eppure con te è diverso. Da quando ti ho visto la prima volta sapevo che se tu fossi riuscito a controllarti con un Omega in calore davanti... Con me in calore davanti, allora forse mi potevo fidare" si avvicinò al tavolo con un sorrisetto compiaciuto. Sorrise nel vedere l'ovvia erezione nei pantaloni del composto uomo di fronte a se. Era nudo se non per i pantaloni che piano piano si stava sfilando per rivelare ciò che vi era sotto. Una cintura di castità avvolgeva i fianchi del detective impedendo alla sua erezione di nascere e farlo scoprire. Mycroft lo guardava preso completamente alla sprovvista forse per la prima volta nella sua vita. "Gli altri Alpha non se ne accorgono mai. Non immaginano che un Detective Ispettore di Scotland Yard possa essere un Omega, non sospettano che un uomo nel pieno possesso delle proprie capacità mentali possa essere in calore. Non mi serve un Alpha" Sussurrò girandosi per far vedere un dildo delle dimensioni di un pene Alpha con un "nodo" gonfiabile che teneva dentro di se tutto il lubrificante che il suo corpo produceva dandogli allo stesso tempo la soddisfazione di cui necessitava.
Mycroft aveva gli occhi spalancati davanti a quella visione. Il poliziotto ora era nudo davanti a lui, un paio di chiavi gli penzolavano dalle dita.
"Non mi serve un Alpha" ripetè "Ma vorresti essere il mio, Mycroft?"
Il politico deglutì con forza. I suoi occhi erano spalancati, i suoi istinti gli gridavano di prendere l'uomo davanti a se. Si ritrovò ad allungare la mano verso le chiavi quasi senza accorgersene. Liberò l'Omega dalla cintura e ben presto un erezione ben superiore alla media dell'Omega normale si fece notare e Mycroft immaginò di succhiarla, di essere penetrato da essa. Tutti i desideri che aveva sempre represso perchè non da Alpha erano nuovamente nella sua mente alla vista che gli si presentava davanti.
Greg si tolse il dildo da dentro il corpo e gemette. Il suo lubrificante iniziando a scendere copioso dal suo corpo e aumentando il profumo che inondava la stanza.
Presto Mycroft si ritrovò con i pantaloni abbassati, ogni pensiero di rovinare il suo bel completo lontano dalla sua mente. Greg si sedette su di lui, prendendolo senza bisogno di altri permessi.
Si possederono a vicenda con passione, sulla sedia, sul tavolo, per terra. Gemendo i rispettivi nomi con passione, desiderio.
Entrambi avevano perso il controllo ma non era importante, i desideri e i sentimenti che avevano in segreto provato l'uno per l'altro in tutti gli anni in cui si erano conosciuti riaffiorarono in quell'istante in cui erano connessi. Una volta sazi gemettero e si abbracciarono tenendosi stretti, i loro corpi uniti dal "nodo" dell'Alpha.
"Ti amo Gregory, credo di averlo fatto dal momento in cui ti ho visto per la prima volta"
"Wow" sussurrò il poliziotto carezzandogli la testa "Non pensavo l'avrei mai sentito dire al grande Mr Holmes, il governo inglese in persona che odia i sentimenti, l'uomo di ghiaccio"
Mycroft nascose il volto nel petto del compagno. "Non ti ci abituare non lo dirò spesso"
Greg ridacchiò "Anche io ti amo Mycroft Holmes" sussurrò il Detective. Mycroft era sul serio l'unico Alpha per lui. Erano uniti in quell'istante, al resto avrebbero pensato dopo.