
Stupidi regali
Non aveva mai sbagliato tanto a fare un regalo in vita sua! Tony chiuse gli occhi alle sensazioni che il suo corpo gli stava comunicando. Era legato al letto, nudo, le mani legate in alto alla spalliera con un paio di manette di peluche rosa e il suo capo era tra le sue gambe e lo prendeva con lentezza.
Tony non amava essere legato ma effettivamente la posizione aveva i suoi pregi. Era completamente alla mercè del suo capo, il suo amante e non poteva fare nulla per portarsi all’orgasmo. Gibbs per un uomo della sua età aveva una forza ed una pazienza incredibili.
Erano ore che andavano avanti così. Ogni volta che sentiva che il suo orgasmo si avvicinava, il capo si fermava per poi riprendere con più forza.
“Capo! Ti prego” gemette l’agente molto speciale.
“Ti prego cosa?” stuzzicò l’altro.
“Ho bisogno di venire!” gemette stancamente il più giovane. Anche il capo doveva essere stufo perché iniziò ad accelerare i suoi movimenti e non ci volle molto prima che entrambi venissero con forza.
Lo sforzo di venire senza neanche essere toccato era incredibile. Tony si sentiva prosciugato. Giaceva ansimante, legato ancora al letto da quelle stupide manette rosa.
Gibbs lo liberò e carezzò la pelliccia rosa che le ricopriva con le dita.
“Mi piace questo regalo di Natale Tony…” sussurrò all’orecchio del suo amante. Tony non potè fare a meno di annuire e addormentarsi tra le braccia del suo capo.