
Suona per me
Suo padre era completamente incapace di cantare senza una base musicale. Quando la mamma era intorno, lei lo bloccava sempre prima di poter iniziare. Un colpetto sul braccio e il padre chiudeva subito la bocca.
Quando la mamma non c’era però, Sherlock si metteva d’impegno a suonare tutte le canzoni preferite di suo padre con il violino. Mycroft lo guardava sempre divertito quando si accorgeva che i due stavano cantando insieme. Beh, uno cantava e l’altro suonava. Erano una bella coppia.
Sembrava che solo Mycroft avesse capito perché Sherlock suonasse.
La mamma non se n’era mai accorta di certo. Non c’era mai quando i due facevano il loro duetto. Fu solo quando Sherlock partì per il college che il padre si avvicinò a lui e gli sussurrò all’orecchio.
“Non smettere mai di suonare solo perché non ci sarò io a cantare insieme a te”
Il ragazzo aveva sorriso a suo padre quella volta e lo aveva abbracciato forse per la prima volta fin da quando era piccolo. Non aveva mai smesso da allora. Sentimentale come cosa per un sociopatico iperattivo, non trovate?