
Noi siamo i nostri personaggi
Erano ubriachi. Non tanto da non ricordarsi nulla il giorno dopo e parlare strascicato. Ma lo erano abbastanza da avere un tremendo mal di testa dopo sbronza e da perdere le inibizioni che impedivano loro di fare ciò che avevano sempre desiderato.
I due attori erano amici fin dal primo giorno che si erano conosciuti. Ben amava i pomeriggi liberi dal lavoro in cui potevano passare del tempo insieme a chiacchierare. Tom amava guardare il suo amico ridere e scherzare.
Quando erano insieme erano semplicemente Tom e Ben, nient’altro. I due attori più educati e carini della Gran Bretagna secondo l’opinione generale. Quella notte però erano tutt’altro. Quella notte erano Loki e Sherlock e la loro passione sembrava irrefrenabile.
Quante volte avevano sognato di accarezzarsi come stavano facendo in quel momento non lo sapevano, ma erano certamente tante. I due uomini si strinsero con passione. Tom spingeva il suo corpo nudo contro quello del suo amico prendendolo con forza.
I due uomini ansimavano di piacere. “Loki!”
“Sherlock” gemette Tom spingendo con forza contro quel punto all’interno del suo amico che si muoveva sotto di lui cercando frizione.
“Mio signore!”
“Si, piccolo humano?” chiese restando in character.
“Più forte… Più veloce!” Tom sorrise e spinse con forza sempre maggiore dentro di lui. Le sue mani stringevano la pelle nivea del suo compagno lasciandovi impronte che sarebbero durate per un po’.
La sensazione di marchiarlo come suo lo eccitò a tal punto da farlo venire con forza nel corpo spasmante dell’attore. Benedict non resistette alla vista del suo amico, così forte e bello che veniva dentro di lui con forza, il suo bel volto contorto nella passione.
Quando entrambi furono spenti tornarono in loro e si accoccolarono l’uno accanto all’altro. “Grazie Tom” sussurrò il moro.
“Il piacere è stato tutto mio” sussurrò l’altro in risposta.