
Immaginazione
Era da solo in casa, Ian era fuori e lui aveva un po’ di tempo per se stesso… e per una sua fantasia. Ogni volta che si guardava allo specchio quando era nei panni di Mycroft era impressionato da se stesso, quasi innamorato. Era decisamente un pensiero narcisistico e frustrante ma non poteva farci nulla.
C’erano delle volte in cui gli veniva un’erezione solo al pensiero di come era bello in quel contesto. Ogni volta che teneva tra le mani l’ombrello nero si ritrovava a rigirarsi il manico tra le mani e carezzare la stoffa di cui era fatto.
Ora era a casa, sul letto, disteso con indosso il suo completo da Mycroft ed un enorme specchio di fronte a se. La catena dell’orologio da taschino cadeva sul suo panciotto con grazia verso il basso ed i pantaloni erano leggermente abbassati quel tanto che bastava per tenere tra le mani il suo membro turgido.
Non era difficile immaginare che fosse l’aristocratico Governo Inglese che lo toccava. Immaginava che Mycroft a letto fosse metodico ma che fosse in grado di lasciarsi andare dopo un po’ con le giuste sollecitazioni. Era convinto che l’uomo di ghiaccio avrebbe trovato il suo kink interessante. Desiderare se stesso. Decisamente da lui.
Eppure c’era qualcosa che mancava. Mark voleva di più, voleva possedere ed essere posseduto dal politico ma non sapeva come. Forse avrebbe potuto usare un qualche giochino sessuale? Era tanto che non ne usava uno. In quel momento si accontentò di bagnarsi le dita con il lubrificante e usarle per penetrarsi.
Un dito per volta fino ad averne tre dentro il suo corpo che si muovevano cercando il punto che gli avrebbe fatto vedere le stelle. Era frustrante! Nonostante la lunghezza delle proprie dita pareva proprio non riuscire ad arrivare dove voleva.
Fu allora che sentì un gemito venire dalla porta e saltò in piedi rimuovendo le dita da dentro di se. Ian era in piedi sull’uscio della porta e lo guardava con occhi pieni di desiderio. Mark era inizialmente imbarazzato ma la presenza di suo marito in quell’ambito così privato lo fece eccitare ancora di più.
“Cosa abbiamo qui?” chiese Ian con fare predatore levandosi velocemente i vestiti per rivelare il suo corpo tonico e bello. “Giochiamo con Mr Holmes per caso?” Chiese divertito leccandosi le labbra e prendendo tra le mani l’ombrello che Mark aveva ignorato fino a quel momento.
Mark lo guardò con gli occhi spalancati, le iridi completamente assorbite dal nero delle sue pupille dilatate dal desiderio. “Ci divertiremo stasera” sussurrò Ian minaccioso battendosi l’ombrello contro il palmo. “O si che ci divertiremo ragazzi miei”