
Dessert
Mycroft era a dieta. Sherlock si sentiva incredibilmente in colpa. Per anni prima di intraprendere la sua relazione sentimentale con suo fratello lo aveva accusato di essere grasso. Cosa rivelatosi assolutamente falsa una volta che lo aveva visto senza vestiti. Doveva fare qualcosa per farsi perdonare.
“Baker Street. Ora”
Abituato com’era a suo fratello, Mycroft finì di fare ciò di cui doveva occuparsi quel giorno e poi si recò da lui. Di tutte le cose che si aspettava di trovare una volta dentro l’appartamento, una non era di certo uno Sherlock nel bagno in una vasca piena di cioccolato fuso ancora tiepido con una ciotola di fragole in mano ed un barattolo di panna nell’altra.
Il maggiore degli Holmes deglutì a quella vista squisita. Non aveva mai visto tanta cioccolata in vita sua e quello unito alla vista della nivea pelle di suo fratello immersa nel delizioso liquido rendeva la situazione ancora più interessante. “Sherlock? A cosa devo tutto questo…” indicò la stanza attorno a se.
“Devi smettere quella stupida dieta fratello… Quale modo migliore se non divertirci con la tua cosa preferita?” chiese intingendo una fragola nella cioccolata e portandosela alla bocca leccandola oscenamente.
Il profumo della cioccolata e la vista davanti a se bastarono a far decidere Mycroft il quale si spogliò e si avvicinò a suo fratello. Prese una fragola e la passò sul petto di Sherlock carezzandogli un capezzolo ed andando giù fino all’inguine lasciandosi dietro una scia bianca dove il cioccolato lasciava posto alla pelle del suo fratellino, per poi mangiarla dopo aver leccato via il cioccolato da essa.
Mycroft si dedicò a togliere tutta la cioccolata dal torso di Sherlock prima con le fragole e poi con la lingua. Prestò particolare attenzione alle mani e le dita del suo fratellino fino a che solo dalla vita in giù fosse ricoperto di cioccolato.
Lasciò la zona in cui Sherlock desiderava essere leccato di più per ultima. Si dedicò a leccare via il cioccolato prima da una gamba e poi dall’altra occupandosi anche dei piedi facendo uscire Sherlock dal liquido scuro.
Una volta soddisfatto del suo lavoro, Mycroft si concentrò sull’erezione che spuntava come un bellissimo lecca lecca. Vi spruzzò sopra la panna e si mise a leccare via ogni centimetro del membro di suo fratello fino a ritenerlo pulito. A quel punto Sherlock faceva difficoltà a tenersi in piedi tanto era intenso il suo piacere.
Mycroft lo portò in camera da letto e lo fece mettere a quattro zampe. Si dedicò a pulire ogni centimetro di lui ed usò la panna come lubrificante per prepararlo per lui. Quando lo prese, Sherlock era ormai ripulito di tutto il cioccolato e lo accolse con sollievo evidente.
Dopo tutti quei preliminari non ci volle molto prima che venissero insieme.
“Adesso ho della panna nel retto Mycroft!” si lamentò il detective.
“Non ti preoccupare fratellino, ci penso io” disse il politico leccando via il problema ed ignorando i gemiti di suo fratello. “Grazie del regalo” sussurrò contro di lui. Sherlock sbuffò e non rispose, era ancora imbarazzato.