
Virgilio, dolcissimo patre
Dov’era finito? Quell’uomo che lo aveva accompagnato fino a quel momento. Colui che era rimasto con lui tutto il viaggio. Quell’uomo che per lui era stato come un padre, come un fratello. Dov’era?
Si guardò intorno e vide una luce davanti a se. Era alle porte del Paradiso, era evidente che a Virgilio non fosse data la possibilità di entrarvi, qualcun altro avrebbe preso il suo posto dunque.
Una sagoma con un cappuccio rosso gli si parò dinnanzi, la bellezza della donna era incommensurabile, la sua donna, la sua Beatrice, colei che lui aveva creduto di amare in vita. Sapeva che per tornare alla vita dei suoi giorni doveva proseguire il suo viaggio. Si guardò indietro nuovamente per cercare il suo Virgilio e dirgli addio ma non lo trovò da nessuna parte.
Una lacrima gli scivolò lungo il viso e Dante iniziò a piangere. Beatrice lo guardava senza comprendere, il dolore per lei era una cosa ormai sconosciuta nel Paradiso in cui viveva. Perché il suo bel poeta stava piangendo?
Dante alzò lo sguardo colmo di lacrime e decise che no, lui non sarebbe andato avanti. Tornò indietro sui suoi passi, diede le spalle al Paradiso, a Beatrice e corse a cercare l’uomo che era decisamente più di un padre per lui. “Virgilio!”