
L'alba
-Allora sei proprio sicuro?- Chiese Draco per l'ennesima volta, Harry, completamente bagnato lo fissava con i suoi grandi occhi liquidi, da dentro la doccia.
-Mai stato più sicuro di così- Il suo pene svettava già rigido e congestionato, ma Harry non osava toccarsi dopo che Draco glielo aveva proibito.
Ce la fai a reggerti in piedi? O preferisci stenderti?- Gli chiese, premurosamente, tamponandogli la pelle con una morbida spugna per asciugarlo. Harry ea caldo e profumato, ed aveva qualcosa di languido nello sguardo.
-Preferisco stare in piedi, se per te fa lo stesso- Draco annuì e lo fece appoggiare al muro, con le natiche sporgenti. Appellò alcune boccette di lubrificante e se ne cosparse la mano.
-Dimmi quando sei pronto- Disse ad Harry, dopo aver trasformato la parete della doccia in uno specchio ed essersi inginocchiato alle sue spalle. Il fantastico sedere di suo marito era proprio all'altezza della sua faccia. Gli venne l'acquolina in bocca, quanto avrebbe desiderato infilarci la lingua, ma aveva promesso di metterci tutt'altro.
🔞-Pronto- Rispose suo marito, e lui, con circospezione infilò un paio di dita nel suo buco, non voleva fargli male, quella era una pratica un po' estrema e loro non l'avevano mai provata, quindi tenne d'occhio la sua espressione.
Harry contrasse l'ano attorno a quella misera intrusione.
-Draco...- Lo chiamò, un tono d'urgenza nella voce. Voleva di più. Draco aggiunse un altro dito e poi subito ancora uno. Ruotò la mano in modo che le dita potessero affondare maggiormente, fino alle nocche ed aspettò un istante che Harry si abituasse alla sensazione, prima di forzare il suo anello di muscoli ed introdurre quasi tutta la mano.
-Ahu!- Urlò il ragazzo, ma non disse nient'altro, la sua espressione non cambiò, sembrava che gli piacesse. Ora solo il pollice restava fuori.
Draco fece uscire e rientrare le nocche diverse volte, in modo che l'ano si abituasse anche a quella intrusione, prima di appiattire l'ultimo dito sul palmo della mano e, lentamente introdurre anche quello. Harry spalancò gli occhi, l'articolazione del pollice era il punto più largo e non era ancora passato. Sembrava impossibile che l'ano di Harry si dilatasse più di quanto già non aveva fatto e Draco, preoccupato di fargli male, ritirò la mano.
-No! Posso farcela, non toglierla- Gli ordinò Harry e lui, obbediente, la rimise al suo posto. La mosse leggermente su e giù, per farsi spazio e, con un forte rumore di risucchio, l'articolazione del pollice entrò.
Aveva la mano completamente infilata nel culo di Harry, la vedeva sparire, appena dopo il polso, nella carne tenera del suo amante e non aveva mai visto nulla di tanto erotico.
Prudentemente provò a muoversi, ogni piccolo movimento causava gemiti sonori in suo marito. Stava praticamente urlando dal piacere ed il suo pene svettava alto e duro fra le sue gambe.
Draco tirava indietro la mano, come per toglierla, ma senza mai uscire veramente e poi la rispingeva all'interno, ruotandola e aprendo le dita. Harry sembrava in presa al delirio. Incapace di reggersi ancora era scivolato sulle ginocchia e spingeva in fuori il culo offrendoglisi per essere riempito ancora. Draco ruotò il pugno, immerso dentro suo marito e a ogni rotazione colpiva la prostata di Harry che ormai urlava senza freni incitandolo.
-Ancora! Di più! Ancora!!- Gridava, cercando di andare in contro ai suoi movimenti. Draco non resistette, strappò fuori la mano dal culo di Harry e la sostituì col su cazzo durissimo e bisognoso di attenzioni.
-Ahi!- Si lamentò il grifone, ma Draco non lo sentiva più, il culo fin troppo largo di suo marito gli si contrasse attorno all'uccello, strizzandolo e rilasciandolo ritmicamente.
-Ma come fai! Dannazione! Ti ho appena infilato tutta una mano!- Venne senza neppure spingere, vinto dalla paradisiaca sensazione di essere "munto" da quell'antro stretto e stimolante. Immediatamente anche Harry rilasciò il suo orgasmo sul pavimento della doccia.🔞
-Draco io... non credo di riuscire ad alzarmi in piedi- Mugugnò il ragazzo, ansimante. Era stremato e si reggeva tremante alla parete resa scivolosa dall'acqua e dal vapore.
-Non preoccuparti, ci penso io- Draco non era meno stanco, anche se le sensazioni che avevano straziato il corpo di Harry dovevano essere state parecchio intense.
Con un colpo di bacchetta cercò di sollevarlo, ma immediatamente Harry si mise ad urlare dal dolore, tenendosi l'addome. Draco si interruppe immediatamente.
-La magia ti fa stare male? Non riesci a sopportare neppure un incantesimo di levitazione?- Chiese preoccupato, inginocchiandosi a fianco ad Harry che ora era incastrato metà dentro e metà fuori dalla doccia.
-Tirami fuori. Ti prego, non resisto... fa... così... male!- La voce di Harry era poco più di un rantolo roco, era palesemente sofferente e Draco cominciò a preoccuparsi sul serio.
-Certo amore, ti tiro fuori subito- Più facile a dirsi che a farsi! Harry era in una posizione particolarmente scomoda, e in più era reso scivoloso dall'acqua e dal lubrificante che era finito un po' dappertutto.
Alla fine Draco riuscì in qualche modo ad afferrarlo e sollevarlo. Harry era molle fra le sue braccia non sembrava reagire e Draco dovette trascinarlo fino al letto.
-Harry, che succede tesoro?- Chiese, allarmato. Harry si sforzò di fargli un piccolissimo sorriso.
-Sono solo stanco amore... è stato... oh mio Dio, non trovo le parole...- Rispose, ansimando pesantemente, prima di cedere al torpore. Draco lo coprì con una coperta calda e si infilò il pigiama... perché era senz'altro sexy dormire nudi, ma lì si gelava la notte e lui aveva freddo!
Si sdraiò a fianco ad Harry, il bellissimo viso addormentato, l'espressione serena, quanto lo amava! Gli scostò un ciuffo di capelli ribelli dal viso, approfittando per rubargli una carezza, e vide la bocca di suo marito contrarsi, che lo avesse disturbato? Ma la smorfia si ripeté dopo pochi minuti. Messo in allarme Draco si mise a sedere sul letto, osservando attentamente il viso addormentato di Harry.
-AHahhhaah- Harry si svegliò urlando, una mano a sostenerlo l'altra attorno alla pancia. -Miodiomiodiomiodio! COS'E'?- Urlò, gli occhi sbarrati, in preda al panico.
-Amore che succede? Forse è meglio che ti vesta, ti porto al San mungo- Gli disse Draco. Harry lo guardò come volesse levargli la pelle.
-VESTIRMI? CHE CAZZO ME NE FREGA DI ESSERE NUDO! DEVO VEDERE UN MEDICO! ADESSO- Sembrava un incrocio fra un poltergeist e un ippogrifo mestruato. Draco scattò come una molla, afferrando al volo una coperta ed accendendo il camino.
-CHE FAI MALEDETTO IDIOTA! NON CI PASSO LI' DENTRO! PRENDI LA MACCHINA- Da dove spuntava quella voce acuta? Perché in quel momento gli ricordava la Granger? Draco scattò verso la porta d'ingresso, afferrando la volo le chiavi e in un istante la macchina era parcheggiata a pochi centimetri dalla casa.
Non seppe mai come aveva fatto a far entrare Harry in macchina, ne a percorrere tutti quei chilometri senza neppure un incidente, visto lo stato in cui era, ma non avrebbe mai scordato la faccia di Harry.
Lo fissava ora con un viso sofferente e carico di speranza, ora con odio aperto e lo rendeva a pugni ogni volta che una contrazione lo faceva gemere dal male.
-Amore mio, tesoro, ti amo tantissimo- Pigolava fra le lacrime, piegato in due dal dolore. -TI ODIO STRONZO E' TUTTA COLPA TUA- Urlava un secondo dopo. Draco non vedeva più neanche la strada.
-Il guaritore Smirne! Dovete chiamarlo subito- Urlò Draco nella hall del pronto soccorso. La guaritrice di guardia, un'attempata strega dall'aria annoiata, lo fissò per un istante, valutando con occhio critico il suo pigiama e le pantofole a forma di orsetto, poi dirottò la sua attenzione su Harry.
Piegato in due dal dolore suo marito si reggeva pesantemente a lui, stritolandogli il braccio. I capelli madidi di sudore, il viso deformato dalla sofferenza, la coperta posata sulle spalle lo copriva a malapena.
-Ahug!- Si lamentò Harry, appoggiandosi di più a lui. La coperta scivolò a terra, rivelando la pancia gonfia e tesa.
-Per Merlino e tutti e quattro i fondatori! Che diamine ha in pancia?- Chiese la donna alzandosi da dietro la sua scrivania.
-Nonna quel signore è nudo!- Urlò un bambino da dietro le loro spalle. La sala d'attesa era piena di gente e loro stavano decisamente dando spettacolo. Si chinò a prendere la coperta, ma Harry era in uno di quei momenti...
-DANNATO STUPIDO IMBECILLE! CHE VUOI CHE ME NE FREGHI SE MI GUARDANO IL CULO!- Urlò cercando di prenderlo a calci.
-Signore la prego di calmarsi!- Ordinò l'infermiera avvicinandosi con fare autoritario e coprendo Harry con uno dei lenzuoli dell'ospedale.
-Signora, la prego, lei non capisce... dobbiamo vedere il guaritore Smirne... è urgente!- Draco cercava di spiegarsi ma la strega non sembrava affatto propensa a dargli retta.
-Il guaritore di cui chiede è specializzato in ginecologia, signore, non credo che possa esservi utile. Ora, vuole gentilmente dirmi con cosa stavate "sperimentando"?-
-Cosa?- Draco non capiva, cosa voleva sapere quella donna?
-Non si imbarazzi, ne vediamo arrivare di tutti i colori qui, qualsiasi cosa si sia infilata nello sfintere del suo compagno glielo tireremo fuori, non si preoccupi- Proseguì in tono quasi rassicurante.
-Ma è... non ci posso credere! Non c'è niente infilato lì- Obbiettò Draco.
-Non ne sono così sicuro...- aggiunse Harry a mezza voce.
-Non lo vede che è incinto?- La medistrega si immobilizzò, fissandoli a occhi sgranati.
-Forse dovremmo allertare il reparto psichiatrico... mi dia il tempo di evocare un patronus- Ed Harry lanciò un urlo, che fece voltare tutti i presenti, mentre si accasciava fra le braccia della donna. -O merlino benedetto... non può essere... questa era... era una contrazione! Non è possibile!- Una piccola folla si era raccolta attorno a loro, mentre la donna urlava in preda al panico e il lenzuolo cadeva per l'ennesima volta e il culo ancora lucido di lubrificante di Harry deliziava tutti i presenti
-Portate una barella, presto! Ed allertate il guaritore Smirne- Finalmente si era convinta! Draco si lasciò cadere su una seggiolina, sarebbe stato imbarazzante restare in sala d'attesa vestito con il pigiama, chissà se poteva fare un salto a casa e recuperare i suoi vestiti? -E lei cosa crede di fare? Non penserà di restare lì ad aspettare? Il suo compagno ha bisogno di lei, si muova!- Oh no! No no no! Non potevano chiedergli quello... lui non ci voleva entrare in quella stanza!
Da dietro qualcuno lo spingeva.
"No! Non voglio vedere quello che succede lì dentro! Vi prego no!"
La mano sulla sua schiena erano diventate due e poi tre, le persone cercavano di farlo muovere, ma lui non cedeva.
"Non entrerò là dentro, è la mia ultima parola!"
-Draco...- Harry lo chiamò, una vocina piccola e sottile, -Se non te la senti non fa nulla...-
-Certo che vengo, amore!- Rispose, scattando in avanti. Un ragazzo dietro le sue spalle finì a terra.
-Non abbiamo ancora scelto il nome...- Gli disse Harry, prendendo la sua mano, dal lenzuolo accomodato sulla barella spuntava solo la faccia pallida e sudata.
-Non preoccupiamoci adesso, possiamo sceglierlo dopo che sarà nata- Harry gli sorrise.
-Hai ragione amore, sarà la bambina più fortunata del mondo- Gli rispose chiudendo gli occhi.
Li sistemarono in una stanza appartata, il medimago arrivò quasi subito.
-Allora, qualcuno ha deciso di venire al mondo un po' in anticipo? Non preoccupatevi, è perfettamente normale, mancano solo due settimane al termine, il bambino non avrà problemi- Li rassicurò, prendendo in mano un piccolo coltello dall'aria affilata e facendo sollevare il lenzuolo di Harry dalla parte delle gambe. -Purtroppo, signor Potter, lei non sopporta nessun intervento "magico", quindi dovremo procedere con metodi babbani, questo le farà un po' male- Diversi energumeni entrarono nella stanza e si posizionarono lungo il corpo di Harry, afferrandolo dove potevano e cercando di immobilizzarlo, Draco aveva a mala pena uno spaziettino per tenere la mano a suo marito.
Il lenzuolo tenuto sollevato da un'incantesimo impediva a Draco di vedere cosa stesse facendo il guaritore alle parti basse di suo marito, ma ad un tratto Harry urlò e il suo grido avrebbe svegliato i morti nelle tombe.
-Solo un istante, ho finito- Disse il guaritore, tirandosi in braccio un fagottino sporco di sangue e prendendo la bacchetta. Harry si rilassò immediatamente e riprese colore mentre il medimago mormorava gli incantesimi di guarigione.
E poi lo sentirono.
Alto e chiaro e fortissimo.
Il suono più bello del mondo.
La loro principessa urlava al mondo che era arrivata.
-E' meravigliosa!- Disse Draco che, dalla sua posizione, riusciva a intravedere la bambina nelle braccia delle infermiere che la lavavano. -E quello? E' il cordone ombelicale?- Chiese curioso. L'infermiera ridacchiò.
-No, che dice... quello è un pene. E' un bel maschietto! Signore? SIGNORE?-
-Non preoccuparti, è normale che i mariti svengano in sala parto... solo che di solito lo fanno durante, non dopo!- La rassicurò la collega.
L'ALBA
Un'alba luminosa sorrideva all'orizzonte, ma il suo sole era tutto in quella stanzetta, al quarto piano, ala est del San Mungo.
Harry, sfinito, sonnecchiava, a tratti scosso da brividi di febbre.
La pancia di nuovo piatta, i capelli incollati al viso, un'espressione soddisfatta sul volto.
Tra le sue braccia, talmente piccolo da non avere quasi peso, il loro meraviglioso piccolo miracolo dormiva, anche lui stremato dal parto.
Di tanto in tanto, una manina, scappata dalla copertina, scattava in cerca di contatto.
Draco allungò una mano e il piccolo gli afferrò il mignolo.
Le piccole dita perfette erano talmente minuscole da non circondargli neppure il dito, e Draco non faceva altro che ammirarle. Erano proprio uguali a quelle del suo Harry, solo molto più piccole.
Un mugugno e un gemito lo riscossero dal suo ammirare innamorato.
-Ehi, ben svegliato- Sussurrò, vedendo Harry aprire i suoi luminoso occhioni verdi. Con una mano afferrò gli occhiali e glieli fece scivolare sul naso, per fare in modo che potesse vedere il loro bambino.
-Oh Draco... mi dispiace... è un maschietto, ci tenevi tanto!- Si scusò il suo Harry, guardandolo inquieto, non aveva ancora posato lo sguardo sul loro piccino.
-Sì, amore, è un maschio... ed è assolutamente perfetto! Ha una bella presa, perfetta per un cercatore! Vedrai amore che bella la cameretta che ti hanno preparato i tuoi papà, ti sembrerà di volare!- Harry gli sorrise, lo aveva già visto parlare con qualcosa di piccolo e morbido che non avrebbe mai risposto, ma quella volta era meglio, quella volta era vero!
-E per il nome? Sai... se sei d'accordo... visto che è un maschio... io pensavo, magari... che ne dici di Sirius?- Chiese Harry, cincischiando con le parole. Quanto era adorabile...
-io credo che sarebbe meglio James- Harry lo fissò stupefatto -James Sirius Potter. Che ne dici?- Con le lacrime agli occhi Harry annuì.
-Non "Malfoy-Potter"?- Chiese, sforzandosi di sorridere mentre si asciugava le lacrime.
-Naa. Non voglio che mio figlio abbia un cognome diverso dal mio... e poi, il doppio cognome rovina tutto l'effetto d'insieme- Rispose, facendo levitare un foglio sul lenzuolo di Harry. Suo marito strabuzzò gli occhi leggendolo.
-Signor Draco Potter... ma come hai fatto?- Chiese Harry, sempre più incredulo. Draco gli depose il piccolo fra le braccia e lui per la prima volta si concesse di guardare il minuscolo viso.
-E' passato l'addetto all'anagrafe a registrare il nome del bambino ma tu non eri ancora sveglio e io non ho voluto farlo senza prima sentire te... però gli ho chiesto un favore...- Draco rivelò il suo piccolo stratagemma a suo marito, ma lui non sembrava ascoltarlo più, era troppo preso ad ammirare loro figlio. -Mi sa che mi ruberai tutte le attenzioni del tuo papà, piccolo monello.-