No sex. It's a boy!

Harry Potter - J. K. Rowling
M/M
G
No sex. It's a boy!
Summary
Secondo sequel di "No sex. We are english" continuano le avventure/disavventure della coppietta più adorabile del mondo. Tanti nuovi amici, tante sorprese e tanto tanto sesso.Veramente tanto sesso, non sto scherzando... e non solo dolce sesso "vaniglia" quindi... ritenetevi avvisati...Attenzione: rischiate di non capirci molto se prima non leggete almeno "No sex. We are english!"
Note
Buon venerdì meravigliose persone che leggete e commentate, lo so che aspettavate questa storia con ansia, ma lasciatemi dire un paio di cosine prima di cominciare a leggere. Questa è una MPREG in tutto e per tutto, se non vi piace genere per favore non leggete, perché non farò sconti! Dal concepimento al parto nove lunghissimi mesi di sesso sfrenato e sempre più spinto, siatene consapevoli! Detto questo se ve la sentite, buona lettura e come sempre grazie alla fantastica GiadaSacchetti per la beta e grazie a Krystarka per la copertina.
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Otto mesi all'alba

-Dannazione!- La provetta andò in frantumi fra le sue mani. Un paio di frammenti gli si infilarono nelle dita ferendolo, una piccola doccia di sangue color rubino si formò sul suo polpastrello.
-Ecco! Ci mancava solo questo- Si lamentò imprecando. Con un paio di incantesimi ripulì e richiuse la ferita. La pelle appena rigenerata era rosata e faceva uno strano contrasto con quella pallida delle sue mani. Non riusciva a concentrarsi, aveva la testa da un'altra parte.
-Non combinerò nulla oggi, tanto vale piantarla qui- Avrebbe dedicato il resto della giornata preparando qualche canapè da offrire agli ospiti.

Doveva assolutamente ricordarsi di cucinare qualcosa con le acciughe, Harry sembrava esserne diventato dipendente. Acciughe e fragole... ne compravano una quantità esagerata, e le fragole fresche in quel periodo costavano uno sproposito, non potevano permettersi di continuare così, il loro budget era molto limitato.
Il suo ragazzo doveva darsi una regolata, gliene avrebbe parlato dopo cena... se Harry gli avrebbe lasciato sufficiente energia...

-Stai solo sprecando il tuo tempo, ragazzo. E anche il mio- La voce nasale del suo padrino lo fece sussultare, interrompendolo a metà di una fantasia culinaria piuttosto piccante... (fragole... panna... Harry...).

-Guarda chi ha decido di farsi rivedere. Era ora! Quel maledetto ritratto è costato un occhio della testa, il minimo che potresti fare è svolgere il tuo lavoro e assistermi con questa pozione- Urlò al ritratto, aveva bisogno di sfogarsi e Harry non era nei paraggi.
-Te l'ho detto più di una volta, ragazzino, l'ultimo lotto era perfetto.- Replicò l'immagine di Severus, senza mostrare il minimo turbamento.
-Può darsi, ma la provetta è scomparsa- Concesse Draco, avvicinandosi al ritratto.
-Hai i tuoi appunti, sei più che in grado di replicarla- Considerò il suo padrino, alzando appena un sopracciglio.
-E poi non sono affatto sicuro che funzionerebbe a dovere- Rispose Draco, aveva appoggiato le mani al muro, ai lati della piccola tela. La testa incassata nelle spalle lo sguardo basso, perso in invisibili calcoli.

-La pozione era perfetta, i calcoli erano esatti. Funzionerà, anche se hai messo un po' troppo peperoncino... è un afrodisiaco molto potente in quella forma...- Gli ricordò il suo padrino, ammiccante. Piton che faceva certe allusioni era un po' troppo... destabilizzante.
-Pensi... tu credi... no! Andiamo non può essere tanto semplice- Ragionò tra sé.

-Semplice? Da quanto tempo ci lavori? Due, tre anni? E ti sembra "semplice" testa vuota?- Berciò il ritratto perdendo le staffe, mentre lo guardava con odio.
Ecco, questo sì che era il suo padrino!
-Cinque- Rispose, allontanandosi per lasciarsi cadere sul divano e prendere Kitty fra le braccia. Aveva bisogno di un po' di conforto.
-Come dici?- Chiese il ritratto.
-Cinque anni, sono cinque anni che ci lavoro. Sei sicuro che funzionerà?- Indagò il ragazzo balzando su dal divano. Si sentiva improvvisamente pieno di energia. Se davvero quella pozione era ciò che stava cercando di creare... tutta la loro vita sarebbe cambiata.
Avrebbero finalmente smesso di fare i conti con i centesimi ogni dannato mese, tanto per cominciare!
E poi... finalmente avrebbe dato ad Harry quello che aveva sempre desiderato: una famiglia.

................

-Draco! Si può sapere cos'è questa storia che Ron e Hermione vengono a cena?- Con la sua solita grazia da grifone grossolano, Harry aveva fatto irruzione nel suo laboratorio, naturalmente nel momento in cui doveva fare più attenzione.
Un tremolio della mano e una piccola goccia di troppo cadde nella miscela.

Rassegnato Draco guardò il prezioso composto gonfiarsi e fuoriuscire dal calderone evaporando a contatto con la fiamma.
Affascinanti volute di fumo azzurrino si alzarono dalla mistura ormai inservibile.

-Wow!- Sospirò Harry ammirato, poi vedendo il suo sguardo deluso, aggiunse. -Non doveva fare così, vero?- Draco scosse la testa.
-No, Potter, non doveva fare così- Replicò con una punta di sarcasmo. -Si può sapere che vuoi? È un problema se invito Ron a cena?- Berciò acido. Lavorava a quella pozione da tutto il giorno ed era quasi riuscito a ricreare il suo capolavoro, prima che arrivasse Harry.

-Lo sai che viene anche Hermione, vero?- Precisò lui, sedendosi sul divano a gambe larghe, i pantaloni della divisa tesi fino al limite, stavano per esplodere.
"No, tesoro, te lo sogni! Stasera vai in bianco così impari a farmi saltare tutto". Pensava, anche se il suo amichetto del piano di sotto già iniziava a mostrare un certo interesse "Maledizione! Ma come fanno le donne?" Avrebbe ceduto alla prima allusione, già si sentiva diventare duro "Sto diventando un drogato di sesso".

-Immaginavo che Weasley non si sarebbe mosso senza di lei, ma che ci vuoi fare? Purtroppo temo che dovremo rassegnarci- Rispose, incrociando le braccia e appoggiandosi al piano di lavoro.
-E credi che abbiamo tempo per stare un po' assieme, prima che arrivino?- Chiese Harry, con gli occhioni da cucciolo, si sfregava il pacco, cercando un po' di sollievo, ma non si era ancora azzardato ad abbassare la lampo.
-Non so, magari, se tu fossi disposto a fare qualcosa per me...- Insinuò Draco, drappeggiando una spessa sciarpa scura sul ritratto del suo padrino.
Harry abbassò la lampo, il rumore secco echeggiò fra le pareti, carico di sottintesi.

-E cosa ti piacerebbe che ti facessi?- Chiese Harry, la voce roca per l'eccitazione.
-Diciamo che non mi dispiacerebbe un po' di... reciprocità- Lasciò cadere, allusivo. Harry sembrava deluso, non era esattamente la reazione in cui sperava.

-Ok... penso che vada bene, tu mi accontenti sempre... non posso essere egoista- "Ma che dice? È un sacrificio per lui?"
Ma non ebbe il tempo di chiederglielo perché Harry gli era già addosso e lo stava baciando, un bacio aggressivo, tutto denti e lingua.
Senza rendersene conto si trovò completamente nudo, probabilmente Harry gli aveva fatto sparire i vestiti con un incantesimo non verbale.

-Quanta foga!- Lo prese in giro, ma Harry aveva uno sguardo scuro e determinato.
-Voltati e piegati sul tavolo- Gli ordinò con un tono duro, una volta Draco avrebbe tremato sentendolo rivolgersi a lui a quel modo, ma Harry si era guadagnato la sua fiducia molti anni prima.
Quindi con la massima tranquillità si voltò e appoggiò la parte superiore del dorso al tavolo.
-Incarceratus- All'improvviso si trovò le mani legate dietro la schiena, non troppo strette... Harry sapeva fare bene il suo lavoro. -Allarga le gambe, Malfoy! Adesso vedrai cosa succede ai poco di buono come te!- "!" Esultò entusiasta, era il suo gioco preferito.

-Non ti dirò niente Auror Potter- Berciò, entrando nella parte. Un sonoro schiaffo a mano aperta su una natica fu la risposta del suo amante.
-Adesso ti perquisisco con cura, poi vedremo se non parlerai come un uccellino- Disse, Harry, appoggiandosi alla sua schiena ed allungandosi fino a raggiungere il suo orecchio. Ci posò sopra un dolce bacio, in contrasto con il tono duro che aveva usato prima e gli sussurrò.

-Ti ricordi al safe word?- Gli chiese, la sua voce improvvisamente premurosa e dolce era quasi una delusione, ma Draco sapeva che lo faceva per la sua sicurezza e gliene fu grato. Annuì sperando che ad Harry bastasse. -Dimmela, Draco, per favore ho bisogno che tu me la dica ora, prima di cominciare.- Il pene duro e gonfio di Harry aveva trovato alloggiamento fra le natiche aperte di Draco e pulsava e si strusciava in maniera a dir poco deliziosa, facendolo fremere d'aspettativa.
-È.... Teddy Bear...- Sussurrò Draco a voce bassissima, ma Harry lo udì comunque.

-Molto bene Malfoy! Vedrai cosa ti aspetta! Cosa pensavi, di poter giocare con le tue provette tutto il giorno e farla franca?- Ecco, adesso che le aveva nominate, gli era saltato in mente un altro giochetto che avrebbe voluto provare.
"Sarà per la prossima volta" Pensava adocchiando con desiderio le provette dalla forma allungata.
Harry nel frattempo gli aveva fatto scivolare le mani sul petto e glielo tastava e strizzava con forza.
-Cosa abbiamo qua, Malfoy?- Chiese, afferrandogli i capezzoli e tirandoli con forza.

-Ahia. Niente Auror Potter. Ahi!- Rispose, non faceva poi così male, ma sapeva di dover fare almeno un po' di scena.
-Niente dici? A me invece sembra che tu sia in possesso di un paio di capezzoli indebitamente sexy! O mi sbaglio?- Aggiunse strizzando e torcendo i turgidi bottoncini di carne.
Draco di lasciò sfuggire un -Ahu!- Questa volta non era una scena ed Harry lo sapeva.
-E qui invece cosa c'è?- Domandò passandogli la mano sugli addominali.
Li tastava con cura a mano aperta, seguendone il contorno con le dita e, mentre lo accarezzava, si spingeva fra le sue natiche, il suo uccello gonfio che gli sfiorava l'apertura ad ogni passaggio, lo stava facendo impazzire.
Provò a spingersi verso Harry per fargli capire che voleva di più, ma fu punito da un'altra sculacciata a mano aperta, dovevano distinguersi chiaramente le sagome delle dita sulla pelle pallida delle sue terga, ma in quel momento non gliene poteva importare di meno.

-Ecco qui! Eccolo il corpo del reato- Esultò Harry, trovando finalmente la strada per il suo uccello. Lo afferrò saldamente e si spinse contro di lui, il cazzo duro di Harry incastrato fra i loro corpi premeva nel solco fra le sue chiappe, le palle che sfregavano contro le sue.
Era una tortura.
Draco gemette eccitato e frustrato oltre ogni limite.

-Hai qualcosa da obbiettare, Malfoy?- Berciò Harry cattivo, strizzandogli i testicoli. Ne separò uno, rigirando fra le dita, stuzzicandolo e strizzandolo, mentre l'altra mano giocava con la punta del suo uccello.
Draco scosse la testa ed Harry gli strinse lo scroto facendolo guaire di dolore.
-Hai. Qualcosa. Da. Obbiettare. MALFOY?- Ripeté Harry scandendo le parole.
-No... no Signore... niente da obbiettare Auror Potter- Balbettò, le palle gli facevano veramente male, erano gonfie, piene fino a scoppiare e lui gliele strizzava a quel modo?
Ma non osò lamentarsi, si stava divertendo troppo.

Harry fece scorrere le mani aperte sulle sue gambe, dai fianchi alle caviglie, fermandosi a massaggiare con i pollici il retro delle ginocchia, un punto sensibilissimo che gli fece tremare tutto il corpo. Poi risalì fino all'inguine sul lato interno, per proseguire lentamente fino sui glutei.
-Credo proprio di dover controllare approfonditamente questo buco. Non è vero, Malfoy?- Si accucciò per portare il viso all'altezza del suo culo, gli separò le terga, spalancandole il più possibile e sputò diritto sul suo ano.

La saliva scivolò in basso, fino ai testicoli ma lui la raccolse con un dito e la usò per lubrificarlo mentre si faceva strada dentro di lui.
L'indice di Harry lo esplorò con cura, dentro e fuori aprendolo, poi Harry introdusse il secondo dito e cominciò a torcerle.
-È un buco bello profondo da esplorare, mi sa che le dita non basteranno... dovrei trovare qualcosa di più lungo, che ne dici?- Chiese, allungandosi sul tavolo per afferrare il pestello del suo mortaio. Era di legno lucido e levigato, lungo una quindicina di centimetri ma decisamente molto più largo del suo pene.

Draco lo guardò ad occhi sbarrati, deglutendo.
Non avevano mai usato niente del genere...
-Non credi che sarebbe assolutamente perfetto se adesso ti infilassi questo affare duro su per il culo?- Domandò, il tono allusivo e mellifluo gli irritò i nervi, facendogli venire la pelle d'oca. Le dita di Harry, ancora saldamente piantate nel suo ano, gli martellavano la prostata con piccoli colpetti veloci e lo facevano impazzire.
Poteva venire così, non serviva affrontare anche quella prova. Bastava che pronunciasse la safe word, e Harry sarebbe tornato ad essere il suo dolce, dolcissimo ragazzo, lo avrebbe scopato senza giochini strani e sarebbe stato magnifico.
Bastava che dicesse "Teddy Bear".

-Oh no! Auror Potter ti prego, no!- Disse invece, il tono esageratamente piagnucoloso.
-No dici? A me sembra invece che sia perfetto per sfondare il tuo bel sederino- Rispose prontamente Harry, sputacchiando sulla punta dell'oggetto e togliendogli le dita dal culo.
Appoggiò il pestello al suo ano, era freddo e molto più duro del pene di Harry, per fortuna la punta era almeno arrotondata.
-No, ti prego no- Piagnucolò ancora Draco.
-Prendi un bel respiro, Malfoy- Replicò Harry, ridacchiando, poi, senza nessun altro avvertimento, spinse lentamente la punta a forzare l'anello di muscoli.

-Porca pluffa! È enorme!- Urlò Draco, respirando profondamente per tenere a bada il dolore. Harry tirò il manico verso l'esterno e Draco si sentì strappare. Lo tolse quasi tutto prima di spingerglielo dentro di nuovo, un po' più in profondità.
Draco si sentiva aprire, era duro e scomodo, faceva male.
Ma era anche la cosa più fottutamente eccitante che avesse mai provato.

-Ti piace come ti apre, Malfoy? Ti eccita?- Anche Harry sembrava eccitatissimo. Spingeva il pestello sempre più in fondo e gli sfregava sulla prostata.
Draco non si era mai sentito tanto aperto ma cominciava ad abituarsi e non gli dispiaceva più tanto.
- Cazzo Cazzo CAZZO!- Imprecò mentre, con un ultima energica spinta Harry infilava l'oggetto fino in fondo nel suo canale.
Glielo aveva messo dentro del tutto, aveva sentito il suo ano richiudersi e adesso lo sentiva scavargli all'interno mentre Harry gli massaggiava i glutei per stimolare il movimento.
-Ti piace? Sei un porco insaziabile, Malfoy! Ma penso che non basti, devo ancora farti provare il mio cazzo!- Lo stuzzicò mentre le sue dita si facevano strada dentro di lui. Afferrò il coso che aveva piantato dentro e lo strappò fuori.
Draco si sentì come se gli avessero strappato fuori l'intestino, ma subito Harry lo riempì con il suo meraviglioso uccello duro.
Era decisamente piccolo rispetto a quello che aveva dentro prima, ma era caldo e gli batteva sulla prostata ad ogni affondo.

Draco non poteva più resistere.
-Non ce la faccio più Harry... Auror Potter...- Si corresse, balbettando, il suo amante lo sbatteva talmente forte da fargli perdere l'equilibrio a ogni spinta. Rinunciò a reggersi sulle gambe e si abbandonò sul ripiano. Harry allungò la mano per masturbarlo.
-Vieni allora. Vieni per me!- E Draco sparò il suo seme sul pavimento mentre suo marito si piantava saldamente nel suo ano riempiendolo.
Era il Paradiso, il Nirvana.

Si abbandonò sul tavolo, privo di forze, mentre Harry esausto si lasciava cadere sul pavimento.
-Dobbiamo proprio cenare con Ron e Hermione? Sono sfinito, vorrei solo dormire...- Piagnucolò Harry, sdraiato sul pavimento. Era ancora completamente vestito, solo il pene gli penzolava mollemente fuori dalla cerniera della divisa.
Ansimava senza fiato e non sembrava in grado di alzare neanche una mano.
-Vengono dopo cena. Hai tempo per riposarti prima che arrivino e, se non te la senti proprio, vai pure a dormire presto, ma non voglio annullare l'invito, Harry- Non poteva farlo, doveva parlare con Ron, scoprire cosa stava riducendo il suo Harry in quello stato e trovare una soluzione.
-Va bene- Concesse Harry, aggrappandosi alla sua mano per tirarsi in piedi -Ma non lamentarti se mi addormenterò sul divano- Aggiunse.

..........

E così fu... pochi minuti dopo l'arrivo degli ospiti Harry russava aggrappato al bracciolo del divano.
-Si può sapere cosa gli fai, Draco, per ridurlo in questo stato?- Chiese Ron, ridacchiando. Draco lo fissò ad occhi sbarrati.
-Pensavo che potessi dirmelo tu, magari... qualche magagna sul lavoro...- Postulò tremendamente preoccupato. Ron scosse la testa, tutta l'allegria svanita d'un colpo.

-Vuol dire che non ci sono problemi fra voi? Io credevo che...- Draco era allibito! Come poteva pensare che fra lui e Harry...
-Che dici? Sei impazzito? Torna a casa tutte le sere esausto. Non ha la forza di fare niente tranne... non importa! E poi stamattina ha detto che state lavorando su un caso importante.- Concluse, le mani chiuse a pugno. Harry si lamentò nel sonno cambiando posizione.
-Non so che dirti, Malfoy, è sempre nervoso, scatta per ogni sciocchezza e poi... sonnecchia sul divano dell'ufficio tutti i pomeriggi, faccio sempre più fatica a coprirlo- Gli rivelò Ron, fissando il suo amico, preoccupato.

Harry mugolò nel sonno e Draco rabbrividì, sapeva cosa significava quel suono: Harry si stava eccitando.
Di nuovo.
"Ma come diavolo fa?"
Non poteva permettere che succedesse davanti ai loro amici.
Doveva svegliarlo.

-Harry, amore. Svegliati. Ci sono Ron e Hermione- Gli sussurrò dolcemente chinandosi su di lui per scuoterlo.
Harry aprì gli occhi e gli sorrise. Un sorriso radioso, innamorato, tanto sincero da far male.
-Amore!- Sussurrò, prima di baciarlo appassionatamente.
Alle sue spalle Ron ridacchiava e Hermione tossicchiava imbarazzata.
Harry lo teneva ancorato alle sue labbra e lui non riusciva a staccarsi, non che ci stesse provando con particolare impegno.
-Forse è meglio che andiamo- Dedusse Hermione, trascinando suo marito nel camino, mentre invece Harry trascinava Draco direttamente sul tappeto del soggiorno.



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