No sex. It's a boy!

Harry Potter - J. K. Rowling
M/M
G
No sex. It's a boy!
Summary
Secondo sequel di "No sex. We are english" continuano le avventure/disavventure della coppietta più adorabile del mondo. Tanti nuovi amici, tante sorprese e tanto tanto sesso.Veramente tanto sesso, non sto scherzando... e non solo dolce sesso "vaniglia" quindi... ritenetevi avvisati...Attenzione: rischiate di non capirci molto se prima non leggete almeno "No sex. We are english!"
Note
Buon venerdì meravigliose persone che leggete e commentate, lo so che aspettavate questa storia con ansia, ma lasciatemi dire un paio di cosine prima di cominciare a leggere. Questa è una MPREG in tutto e per tutto, se non vi piace genere per favore non leggete, perché non farò sconti! Dal concepimento al parto nove lunghissimi mesi di sesso sfrenato e sempre più spinto, siatene consapevoli! Detto questo se ve la sentite, buona lettura e come sempre grazie alla fantastica GiadaSacchetti per la beta e grazie a Krystarka per la copertina.
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Nove mesi all'alba 1

-Maledizione! Dove diavolo si è cacciata quella dannatissima provetta?- Urlò alla stanza vuota, posando il grosso vaso di radici di rododendro in bilico sul piano di lavoro.
Com'era naturale il vaso cadde andando in mille pezzi e spargendo le radici sottili come fili di seta su tutto il pavimento.
Ecco, adesso avrebbe dovuto ricomprarle, come se non ne avesse a sufficienza di tutto il resto.

Si voltò per frugare nuovamente sullo scaffale dove avrebbe dovuto trovarsi la provetta fuggiasca, e inavvertitamente urtò col piede un grosso frammento di vetro, ferendosi.
-Maledettissimo inferno! Ma che cavolo!- Gridò, saltellando su un piede solo fino al divanetto sistemato nell'angolo, a fianco al camino.

Frustrato si guardò attorno.
Nel suo laboratorio, solitamente immacolato, regnava il caos. Un tripudio di vetri rotti e provette rovesciate che gocciolavano il loro contenuto sul pavimento, ovunque ingredienti di varia natura si mescolavano in combinazioni incontrollate.
Era una fortuna che non fosse esploso tutto.

Si prese il viso fra le mani, cercando di racimolare un po' di calma e di pensare in modo razionale.
-Sono sicuro che c'era ieri sera, ne sono certo. L'ho imbottigliata e posata su quel ripiano. Ok, ho tralasciato di etichettarla... ma non potrei mai confonderla con nessun'altra cosa...- Rifletteva fra sé.
-Non troverai più nulla comunque, in questo caos- Una fastidiosa voce nasale venne ad interrompere i suoi pensieri.
-E che cazzo!- Imprecò lui, perdendo l'ultimo briciolo di raziocinio.

-Linguaggio, Signor Malfoy!- Lo interruppe una voce. Draco scattò in piedi, non ci poteva credere!
-Davvero? Davvero l'unica cosa che sai fare è rimproverarmi per il mio linguaggio, zio Sev?- Aveva attraversato tutto il laboratorio con grandi falcate furiose e si era fermato dritto davanti al piccolo quadro, solo per un caso molto fortunato nessun frammento di vetro gli si era conficcato nei piedi, protetti solo da un paio d'infradito.
L'immagine del suo padrino gli rivolse uno sguardo indifferente.

-Dovresti indossare delle calzature più adatte, in laboratorio- Lo istruì, alzando un sopracciglio.
-Certo che sei incredibile!- Gli urlò contro in tutta risposta. -Questo disastro è anche colpa tua, sai? Se non ti nascondessi continuamente ad Hogwarts, avresti potuto tenere d'occhio la provetta, com'era tuo dovere!- Lo redarguì lui puntandogli contro un dito accusatore. Il suo padrino alzò anche l'altro sopracciglio.

-Incolpare gli altri per le nostre manchevolezze è sintomo di debolezza- Proferì, assumendo un'aria particolarmente compiaciuta.
-Grf! Più passa il tempo più assomigli a Silente!- Gli disse, con un gesto di stizza, mentre si allontanava. -E comunque, siamo a luglio! Quelli di noi che hanno ancora un corpo sentono caldo, sai?- Proseguì, inginocchiandosi sul pavimento pieno di cocci e rischiando di ferirsi, per guardare, per l'ennesima volta, sotto lo scaffale da cui era scomparsa la preziosa provetta.

-Ti farai male e basta ragazzino!- Replicò il quadro. Era inutile! Per quanto l'artista che lo aveva realizzato lo avesse rassicurato che era il più possibile simile all'originale, l'immagine del suo padrino non riusciva ad avere lo stesso carattere mordace e la stessa perfidia. Per un offesa simile Severus lo avrebbe scuoiato vivo, ne era certo.
-Davvero non hai visto che fine ha fatto, zio?- Chiese ancora, disperato.
-Non ne ho idea, Draco, ma faresti meglio a muoverti, sei in ritardo e quel coso peloso comincerà a miagolare fra poco- Rispose il dipinto, fissando con astio il piccolo, morbido cuscino a forma di gatto che sonnecchiava sul divano, proprio di rimpetto alla parete su cui era appeso.

-Faresti meglio a smetterla di litigare con Kitty. Lei è qui da molto prima di te, è stato il primo regalo di Harry- Spiegò lui, con un sorriso che gli si allargava sul viso al ricordo.
Il suo Harry, una sera, si era presentato con quel pacchetto.
Non gli aveva mai fatto un regalo prima e non era neppure un'occasione particolare. Semplicemente aveva visto l'oggetto in una vetrina e aveva pensato a lui.
E Draco, che viveva con lui da poco, si era sentito improvvisamente amato e coccolato, molto più di prima, se mai fosse possibile.
Dal pacchetto era saltato fuori un cuscino bianco, a forma di gattino, che lo aveva fissato con gli occhietti vispi, facendo le fusa e strusciandosi contro le sue mani.
Draco lo aveva adorato, ed Harry gli aveva spiegato che era una specie di una sveglia, si sarebbe svegliato all'ora stabilita e avrebbe fatto le fusa e miagolato fino a che Draco non si fosse alzato.
All'epoca il ragazzo non aveva nessun bisogno di una sveglia, gli bastavano gli spettacolari pompini che gli faceva il suo ragazzo mentre ancora stava dormendo, per svegliarsi completamente ed in modo molto piacevole, ma aveva pensato che era comunque un gesto carino.

A distanza di sei anni Harry non lo svegliava più a quel modo tutte le mattine, e Draco ne sentiva un po' la mancanza, ma il suo dolce maritino trovava sempre un modo per farlo sentire speciale ed amato.
-Accipicchia com'è tardi- Urlò, guardando il piccolo orologio sul collare del micio, che stava già cominciando a svegliarsi stiracchiando le buffe zampette. -Non ce la farò mai ad essere pronto in tempo!- Proseguì, raggiungendo la porta.
-Miao?- Lo salutò il cuscino, con un miagolio interrogativo.
-Dannato botolo fastidioso! Vuoi tacere?- Lo zio Sev non si smentiva mai. Anche nella sua versione più "morbida" era sempre il solito acido serpente.
-Shhhht- Sibilò la gatta, rabbiosa, proprio mentre lui si chiudeva la porta dietro le spalle.

Avrebbe lasciato che Severus combattesse la sua battaglia contro il cuscino.
Alla peggio avrebbe sempre potuto rifugiarsi nel suo altro ritratto, nell'ufficio della preside McGranitt, pensava, con un ghigno soddisfatto che gli si allargava sul volto.

-Sei in ritardo signor Malfoy! Harry è già tornato- Lo apostrofò la donna, una vestaglia scolorita chiusa malamente da una lisa cintura di stoffa che faticava a contenere il seno prosperoso e una vecchia scopa spelacchiata fra le mani.
-La ringrazio signora Flick, ora vado- Le rispose lui, sforzandosi di sembrare gentile. A quanto pareva, in ogni luogo dove lui abitasse c'era un Flich che faceva da custode... e che non lo trovava particolarmente simpatico. Rifletté, percorrendo i pochi metri che lo separavano dalla porta del loro appartamento.

Harry era effettivamente già rientrato, sentiva l'acqua della doccia scorrere nel piccolo bagno in fondo al corridoio.
"Porca pluffa! Gli avevo promesso che lo avrei aspettato già pronto per uscire"
Harry si sarebbe infuriato, Draco era costantemente in ritardo e il suo ragazzo era fin troppo comprensivo, ma quella sera per Harry era veramente importante e si era tanto raccomandato.

-Che faccio adesso?- Chiese ad alta voce entrando in camera da letto, stavolta nessun ritratto gli rispose. Velocemente si tolse i bermuda e la maglietta che aveva indossato sotto il camice, mentre perlustrava con gli occhi il piccolo guardaroba che condivideva con Harry.
Non aveva molta scelta.

Scelse un paio di pantaloni e una camicia per sé e dei jeans e una maglietta per suo marito, poi ci ripensò e aggiunse una camicia a maniche corte per Harry.
Forse, vista la particolarità della serata, sarebbe riuscito a fargliela indossare.
Rapidamente pescò della biancheria da un cassetto e la gettò sul letto a fianco ai vestiti, prima di fondarsi in bagno.

Harry era sotto la doccia, l'acqua saponata scorreva sul suo corpo, facendo scintillare i muscoli tonici e gonfi.
Erano passati sei anni da quando convivevano e Draco non si era ancora stancato di ammirare il corpo perfetto del suo amante.
-Era ora che arrivassi- Lo sgridò Harry, insaponandosi un piede.
-Scusa amore, sono in ritardo- Si scusò, deglutendo.
Suo marito era così profondamente erotico, mentre si lavava, che il suo amichetto del piano di sotto si stava svegliando.
"Non abbiamo tempo per questo, adesso. Stai buono"
Cercò di convincere il suo uccello a stare a bada, ma non sembrava funzionare.
-Non è per quello... guarda- Gli spiegò Harry, indicando le sue parti basse mentre lo tirava sotto la doccia con sé. -Sono duro da tutto il giorno, Draco. Se non mi scopi ora giuro che esplodo- Terminò, con un urgenza nella voce che tradiva il bisogno.

Draco si trovò assalito.
Harry gli mangiava la faccia di baci, mordendo e succhiandogli le labbra, fino a farle diventare rosse e gonfie, mentre spingeva la sua erezione granitica contro il suo pube.
-Facciamo tardi.- Tentò una debole difesa, ma era evidente che avrebbe ceduto.
Quando mai non aveva ceduto alle voglie del suo amante?
Senza replicare Harry aveva afferrato il bagnoschiuma e Draco si era voltato per permettergli di prepararlo, non era la prima volta che lo facevano sotto la doccia e sapeva bene come comportarsi.
Ma Harry lo trattenne per un braccio.
-Stavolta tu- Gli ordinò, passandogli il bagnoschiuma.
Draco non se lo aspettava di certo. Anche se non era la regola, Harry raramente era passivo e a Draco non dispiaceva per niente.
Ma non si sarebbe certo tirato indietro.

Si versò il liquido vischioso sulle dita, aveva un forte aroma muschiato, quello che aveva imparato ad associare ad Harry, e dolcemente iniziò a massaggiare le natiche del suo amante che si era voltato ed appoggiato al muro.
-Draco ti prego- Harry lo esortò, spingendo indietro il sedere.
-Aspetta!- Lo stuzzicò lui, suscitando uno sbuffo frustrato.
Ma che diavolo gli prendeva? Non lo aveva mai visto tanto voglioso. Ansioso di accontentarlo, gli separò le terga, andando a stuzzicare l'anello di muscoli.
Sembrava strano... non era serrato come al solito, anzi, sembrava gonfio e dilatato.
Quasi come se fosse stato appena penetrato.

-Harry cosa è successo?- Chiese, preoccupato.
Che il suo Harry... suo marito... avesse fatto sesso con qualcun altro?
Lo aveva... tradito?
Tutto il suo mondo esplose in milioni di frammenti e lui si sentì andare a pezzi.
-Non riuscivo ad aspettare stasera... mi sono masturbato con il tuo vibratore... scusa- Bofonchiò Harry, la voce resa roca dal bisogno, stringeva le mani a pugno per cercare di resistere.
In effetti il suo vibratore era abbandonato su una mensola e lui non ricordava affatto di averlo lasciato in bagno... aveva un'aria piuttosto esausta... "Che idiota che sono! Come ho potuto pensare una cosa tanto sciocca"

-Dannazione Draco, sono pronto! SCOPAMI CAZZO- Urlò Harry al limite della sopportazione.
Draco non se lo fece ripetere, si spinse nel buco voglioso del suo amante.
Si sentiva quasi risucchiare.
Harry emise un lungo verso di soddisfazione
-Sei bollente!- Ansimò nel suo orecchio.
-Spingi, ti prego, più forte!- Lo incitò l'ex grifone. Draco lo accontentò subito, iniziando a pompare con forza nel suo buco caldo e viscido.
Harry si reggeva sulle punte dei piedi, sporgendosi in avanti quanto gli permettevano le ridotte dimensioni della cabina doccia.
I muscoli tesi fino allo spasimo e il viso contratto in una smorfia quasi dolorosa.

L'acqua scorreva sul suo corpo perfetto in rivoli invitanti.
Harry si spingeva contro di lui, andando incontro alle sue spinte. Draco, si sentiva travolto in un turbine di passione, era tempo che non lo facevano a quel modo, sembrava che Harry fosse tornato quello dei primi giorni, quando si saltavano addosso a vicenda ad ogni occasione.
-Di più- Urlò Harry, una mano sul muro per sostenersi e l'altra fra le gambe, pompava la sua erezione con forza. Draco lo afferrò per un fianco, tirandoselo contro, mentre sostituiva la propria mano a quella di suo marito. Con entrambe le mani Harry poteva spingere con più forza, Draco quasi non resse all'assalto.
Si piantò saldamente nel culo del suo ragazzo e venne urlando il suo nome.

Solo quando si fu votato in lui, Harry raggiunse l'orgasmo schizzando sulle mattonelle della doccia.
-Grazie, amore mio, grazie. Non ne potevo più- Lo ringraziò Harry ansimando ed appoggiando la fronte bollente sulle mattonelle fresche. Quando era bello e perfetto quel momento, Draco si lasciò colmare dalla felicità e dalla serenità post orgasmica.
Come aveva potuto essere tanto sciocco da pensare che Harry lo tradisse? Si chiedeva, abbracciandolo da dietro.
Poi prese la spugna e insaponò il corpo di suo marito, che sembrava troppo esausto per compiere anche il gesto più semplice.
Quando arrivò alla sua parte preferita però, con sua grande sorpresa, Harry lo fermò.
-Ahia! Aspetta amore, credo di essermi toccato un po' troppo oggi, devo essermi irritato- Si lamentò, scostandogli la mano. -E poi siamo in ritardo- Concluse, rubandogli la spugna per ricambiare il favore.
Si baciarono come ragazzini mentre la spugna compiva cerchi pigri sulla sua schiena.

Era così rilassante lasciarsi andare a quel modo, fregarsene degli impegni e prendersi del tempo per loro stessi.
Le loro vite erano diventate talmente frenetiche negli ultimi anni.
Il lavoro di Draco lo assorbiva completamente, si scordava di mangiare o di dormire mentre lavorava, ed Harry si ammazzava di straordinari per arrivare a fine mese... spesso non si vedevano per giorni.
E quella sera era veramente un'occasione speciale.

-Dobbiamo andare- Gli ricordò, sorridendo sulle sue labbra. Harry allontanò il viso quel tanto che bastava a guardarlo negli occhi, sorrideva era... radioso. Draco non ricordava di averlo visto tanto felice da anni.
-Hai ragione, amore, ma voglio che tu sappia che mi aspetto una replica, stasera, dopo cena- Disse, con un occhiolino, prima di uscire dalla doccia ed afferrare al volo un asciugamano. Stava flirtando con lui? Suo marito stava flirtando con lui!
-Si può sapere che ti è successo?- Gli chiese, seguendolo -Perché se è per qualcosa che ho fatto... la rifarò ogni giorno- Nel frattempo Harry si era infilato i jeans, ignorando i boxer che lui gli aveva preparato ed aveva afferrato la maglietta. Draco aveva sbuffato, guardando la camicia con desiderio, mentre si vestiva a sua volta, più velocemente possibile.
-Vuoi che metta quella, vero?- Gli chiese Harry, dolcemente.
-Se è per quello, desidererei anche che ti mettessi le mutande. Ma so che è una battaglia persa- Berciò, stortando il naso, mentre si abbottonava la camicia. Senza dire una parola, Harry si tolse i jeans, si infilò i boxer ubbidiente e afferrò la camicia.
-Perché non mi cerchi un paio di pantaloni che stiano bene sotto a questa?- Gli chiese, con un sorriso. Draco non poteva crederci.
-Chi sei tu e che fine hai fatto fare al mio grosso grifone impulsivo?- Harry scoppiò a ridere.
-Sono solo felice, ed ho voglia di viziarti un po ', non mi sembra tanto male- Gli rivelò, fra le risate.
-Questo è il tuo giorno speciale, tesoro, sei tu che dovresti essere viziato e coccolato- Replicò lui. Dopo che Harry gli aveva confessato di non aver mai festeggiato un solo compleanno, Draco si era sempre impegnato per fargli passare dei compleanni indimenticabili. E finora ci era riuscito...

-Sono stato appena scopato alla grande. Vale?- Chiese Harry infilandosi le scarpe. -Come vado?- Gli domandò poi, esibendosi in una comica passerella.
Draco scoppiò a ridere, ma era a dir poco affascinato da suo marito, non gli era capitato spesso di vederlo così elegante, la camicia color acqua metteva in risalto i suoi occhi facendoli risplendere e esaltando la sua carnagione dorata, i pantaloni dal taglio classico gli fasciavano le cosce e le natiche in modo estremamente sexy e persino le ciocche disordinate dei suoi indomabili capelli sembravano aver raggiunto un compromesso.

Era splendido e Draco lo amava.

-Meraviglioso- Sussurrò quasi fra sè ed Harry arrossì al complimento e si avvicinò a Draco per rubargli un bacio. E lui ne approfittò per smarerializzarli nel locale dove tutti i loro amici li stavano aspettando

 

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