
Q u a r a n t a q u a t t r o
D r a c o
Guardo l'ammasso di capelli crespi che penzolano dal mio letto, questa è una situazione surreale.
Sento ancora le voci dei cugini Black al piano inferiore, perché lei è qui e non con Regulus?
"Granger, quello è il mio letto"
Sporge ancora di più la testa dal bordo, è posizionata al contrario, i suoi piedi sono sul cuscino; i suoi occhi sono quasi gialli nella penombra, mi fissa divertita con il viso all'ingiù.
"Lo so"
Sbuffo rassegnato all'invadenza delle persone in questa casa, non capisco perché abbiano messo delle porte se tanto poi chiunque entra ovunque.
Continuo a fissarla sperando che capisca che non ho nessuna intenzione di parlare con lei o con nessun altro stasera, ho già troppo da digerire con Sirius, Andromeda e Ninfadora.
"Andiamo sul tetto?" domanda, allungando una mano lungo il fianco, alzando in aria un pacchetto di sigarette. Salazar, non fumo da troppo.
"Le ho rubate a Sirius"
"Questa è corruzione Granger" mormoro indicandole con il braccio la strada fuori dalla mia camera da letto, accettando la sua proposta.
Come posso rifiutare?
Si alza soddisfatta prima di iniziare a saltellare per tutti i corridoi, per tutta la casa, fino a raggiungere una scala a chiocciola in ferro che porta ad una piccola portoncina.
Non ci ero mai stato, tutto il tempo che ho trascorso in questa casa può dividersi tra la mia camera e la stanza di Lily.
L'aria fredda mi colpisce in pieno, nonostante sia estate, la notte non è poi così caldo.
Afferro al volo il pacchetto che mi lancia non appena mi siedo, la Granger si avvicina sempre di più fino a toccare la mia spalla con la sua.
"Dobbiamo parlare di Harry" dice convinta, guardando le stelle poco visibili in cielo.
Io, invece, quasi mi strozzo con il fumo della sigaretta alla menzione del suo nome.
"Non capisco di cosa tu stia parlando, non c'è niente di cui discutere"
"Senti" inizia a dire con lo stesso tono di quando in aula si lancia in un discorso di venti minuti.
"Il vostro stupido orgoglio mi ha nauseato, quindi ho deciso di darvi un piccolo aiutino"
Si gira nella mia direzione, cercando un contatto visivo che le nego, continuando a fissare dritto davanti a me.
"Ad Harry importa di te, è veramente dispiaciuto per tutto quello che è successo, non voleva ferirti; devi parlare con lui"
Mi giro di scatto nella sua direzione, ne ho fin troppo del dovere, degli obblighi, di sentirmi dire cosa devo fare.
"Io non devo fare assolutamente nulla Granger, non andrò io da lui dopo quello ha fatto" dico, il mento alto mentre continuo a fissarla.
"Lui voleva solo qualcosa di fisico, lui ha chiesto la mia fiducia, lui l'ha tradita nascondendomi tutto questo, lui ha scelto ogni cosa"
La grifondoro mi fissa a bocca aperta, si sposta una ciocca di capelli dietro la testa prima di alzarsi ed avvicinarsi alla porta.
"Ha fatto un casino e meriti delle scuse ma, Draco, anche Harry ha sempre avuto poche scelte, ora che ne aveva una ha sbagliato" le sue dita si avvolgono intorno alla maniglia di ferro, stringendola forte.
"Ti chiedo solo di ascoltarlo se dovesse capitare l'occasione, sei importante per lui, non sei mai stato solamente qualcosa di fisico" mormora, lasciandomi da solo nella notte.
Il pacchetto di sigarette di Sirius ancora vicino alla mia gamba.
H a r r y
Prendo un profondo tiro dalla sigaretta, fissando il cielo stellato dal tetto della Tana.
Senza alcuna luce artificiale, le stelle sono un'infinità, non basterebbero milioni di vite per contarle tutte.
"Ti ho portato una coperta"
Faccio un piccolo sorriso a Ginny che si sdraia al mio fianco, stendendo una pesante coperta di lana sui nostri corpi.
La sua testa si appoggia alla mia spalla mentre fissiamo il cielo, le sue dita si intrecciano alle mie mentre ci lasciamo cullare da un gufo in sottofondo.
"Credo di aver fatto una cazzata gigantesca" mormora, rubandomi la sigaretta dalle labbra.
Mi scappa una risatina, Theo mi ha detto tutto quello che è successo nell'ultimo periodo, raccontandomi ogni cosa dal punto di vista delle Serpi.
Non che Herm e Reggie non mi avessero già informato.
"Blaise Zabini ha fatto breccia nel tuo cuoricino?" domanda con voce melense, stuzzicandola.
Un pizzicotto mi arriva dritto al fianco destro.
"Sta zitto, idiota" ridacchia girandosi poi sul fianco, guardandomi di lato.
"Come faccio ora? Mi sono innamorata di una serpe"
"Benvenuta nel club, Gin"
Mi arriva una spinta che mi fa quasi rotolare di fianco, le sue mani continuano a colpire la mia spalla.
"Non dire cazzate! Di chi?"
Mi rimetto dritto, ridendo, cercando di placare il cuore che sembra voglia uscirmi dal
petto al solo pensiero di lui.
"Draco Malfoy"
Ginny appoggia tutto il peso sul gomito, alzandosi con il busto fino a quando non ho il suo viso proprio davanti al mio.
"Impossibile, tu e il furetto?" chiede stupita, una sua ciocca di capelli mi cade sul collo, facendomi il solletico.
"Giuro" confermo, spostandole i ciuffi ribelli dietro l'orecchio, "sono irrimediabilmente innamorato di Draco Malfoy"
"Cazzo.." mormora gettandosi con un tonfo secco sulla schiena, "lui lo sa? Cosa siete ora?"
"Non sa quello che provo per lui, crede sia solo qualcosa di fisico, del resto avevamo deciso così"
Prendo un profondo respiro, sto per ammettere a Ginny quello che non ho mai ammesso a nessun altro.
"Non ci parlo da quando è finita la scuola, non sono nemmeno andato a scusarmi con lui per avergli mentito; mi sento così in colpa che non credo di essere degno di parlargli"
"Ma sei stupido?" domanda, diretta e schietta come sempre.
"Ti rendi conto che sta per scoppiare una guerra? L'amore è l'unica cosa che merita di essere vissuta, se dovesse andare tutto male, vuoi davvero convivere con i rimpianti? Santo Godric, Harry, devi fare qualcosa"
Mi copro il viso con le mani, ignorando per il momento l'effetto che le parole di Ginny hanno avuto su di me; cosa sto aspettando?
"E tu, invece? Che problema hai con Zabini?"
Si accoccola nuovamente al mio fianco, incastonando per la seconda volta le sue dita con le mie.
"Io mi sono esposta, ho detto a Blaise quello che provavo per lui prima di scendere dal treno, non ha avuto il tempo di rispondermi sul momento ma non mi ha ancora scritto un gufo"
La sua voce si incrina verso la fine, tremando un po', le avvolgo un braccio intorno alle spalle tirandola verso di me.
"E se non ricambiasse, Harry? Non voglio spezzarmi il cuore"
"Lo hai detto tu, no? Ci hai provato, se dovesse finire male, ti aiuterò io a rimetterti insieme" sussurro baciandole una guancia, sentendo il sapore delle sue lacrime sulle mie labbra.