
Q u a r a n t a c i n q u e
H a r r y
Aspetto di sentire la porta chiudersi per la seconda volta, segno che Theo è appena uscito dalla sua stanza insieme a Regulus.
Sono tornato a casa due ore fa, dopo aver cenato dai Weasley, la chiacchierata con Ginny si ripete all'infinito nella mia testa, le sue parole sono una cantilena che non mi lascia riposare nemmeno un secondo.
Non voglio avere rimpianti.
Afferro la maniglia della mia camera così forte da sentire la forma del ferro imprimersi sulla mia pelle, la stringo fino a quando non fa male, cercando di prendere coraggio.
L'amore è qualcosa che merita di essere vissuto.
Apro la porta, percorrendo il corridoio fino a davanti alla sua porta, alzo il braccio con il pugno già pronto per bussare.
Non ce la faccio, sento lo stomaco accartocciarsi su se stesso, vorrei piegarmi in due e sparire da qui.
Se dovesse andare tutto male, voglio davvero sia questa la situazione tra noi due?
Prendo un profondo respiro, chiudendo gli occhi, le mie nocche colpiscono il legno due volte, il cuore mi martella ad un ritmo insostenibile.
Sento il click della porta e spalanco gli occhi, trovandomi finalmente faccia a faccia con Draco Malfoy, è di una bellezza eterea.
La sua espressione si indurisce non appena capisce che sono io, la sua mascella si stringe e i suoi occhi diventano freddi.
"Draco.." inizio titubante, non sapendo nemmeno come continuare.
La sua mano arriva dritta sul mio collo, sento il freddo del suo anello premermi al lato della gola.
Mi sposta di lato, facendomi sbattere la schiena contro il muro della sua camera, chiudendo la porta alla mia destra.
"Ti è venuta voglia, Potter?" chiede, un sorriso sadico si apre sul suo volto, "è da un bel po' che non mi diverto nemmeno io, sai?"
Sto per iniziare a parlare, provando a dirgli che non sono qui per quello, che non è mai stato solo qualcosa di fisico, ma la sua bocca sulla mia non mi lascia pronunciare nemmeno una parola.
Inizia a mordere le mie labbra, spogliandomi nel mentre e rimango immobile sotto il suo tocco, mi lascia completamente nudo, con graffi e morsi su tutto il corpo.
Le mani di Draco mi afferrano, trascinandomi fino alla scrivania, a faccia in giù.
La superficie fredda manda dei brividi lungo la mia schiena, il palmo delle mani e il petto appoggiate sul gelo sono in netto contrasto con le mani bollenti di Draco che viaggiano sulla mia pelle.
Chiudo gli occhi, concentrandomi per un attimo sul suo tocco prima che si stacchi da me velocemente.
Il suo respiro raggiunge il mio orecchio.
"Non ti muovere" sibila a bassa voce, mi ritrovo ad annuire senza pronunciare una sola parola.
Questa è la sua vendetta, smetterei di fare qualsiasi cosa se lui me lo chiedesse.
Le sue dita, adesso molto più fredde, mi colpiscono in pieno, esigenti e bagnate.
Draco mi allarga con cura, nonostante tutto, nonostante sia arrabbiato con me.
Le sue mani scivolano sui miei fianchi, mi stringe leggermente prima che si faccia strada dentro di me con un paio di spinte.
"Draco" mormoro quando sento che non accenna a muoversi.
"Draco, ti prego.."
Mi tiene sdraiato sulla scrivania, la sua mano che spinge sulla mia schiena, a pregare per un suo tocco, un suo movimento.
"Non pensi di aver fatto la scelta sbagliata, Potter?"
Continua a non muoversi e io cerco inutilmente di alleviare la pressione dentro di me, muovendomi di poco.
La sua mano si scaglia contro la mia natica con una forza che non credevo che potesse avere.
"Non ho detto che potevi muoverti" sibila, avvicinandosi di poco verso il mio orecchio.
"Mi hai visto, hai visto la paura nei miei occhi, hai visto il dolore che stavo provando e hai scelto di non dirmi nulla, non è così? Hai continuato a mentirmi giorno dopo giorno facendomi vivere nel terrore, mi hai asciugato le lacrime mentre stavo piangendo"
Vorrei davvero dirgli qualcosa ma i miei pensieri sono confusi, la mente annebbiata.
Draco si tira indietro, quasi facendolo uscire del tutto, prima di spingersi di nuovo in avanti più brutale che mai.
"Ricordi che sono svenuto quando hai visto il Marchio? Ricordi che ti ho supplicato di non farmi male?"
Lo fa di nuovo e sento il modo cadermi addosso, la sua mano che ora stringe i miei capelli spingendomi la guancia contro il legno.
"Sapevi tutto"
Un'altra botta.
Draco continua a parlare, sa tutto quello che ho fatto durante questo anno.
Sa tutto e mi sta distruggendo.
Io lo accolgo in silenzio, sento le lacrime scivolarmi sulle guance nonostante gli occhi chiusi e stretti forte.
Mi da un'ultima spinta che mi lascia senza fiato, che mi squarta.
"Dimmi di fidarmi di nuovo di te, Potter, se ne hai il coraggio" sibila al mio orecchio prima di sfilarsi del tutto.
Crollo a terra, fatto a pezzi sotto ogni punto di vista.
Sento il suo respiro affannato dall'altra parte della stanza, sento il rumore dei suoi pantaloni.
Si sta rivestendo.
"Vado in bagno, non voglio trovarti qui quando torno" dice a denti stretti, crudelmente.
Io sono ancora inginocchiato a terra, stremato e nudo mentre il sudore mi si asciuga addosso.
Sento la porta che si apre ed inizio a singhiozzare. È questo il momento esatto in cui mi sento crollare definitamente.
"Mi piaci, mi piaci sul serio e tanto" riesco a dire, tra un singhiozzo e l'altro, "non avrei mai voluto ferirti, davvero"
"Volevo solo aiutarti" mormoro, non sentendo più alcun rumore, se ne è appena andato? Mi ha lasciato da solo?
Sento i suoi passi che si avvicinano, il mondo potrebbe crollare adesso e fare comunque meno male.
Una sua mano, sempre calda, si poggia delicatamente sotto il mio braccio, aiutandomi a tornare in piedi.
Non lo guardo negli occhi, so già cosa ci troverei, so già cosa sta per dire e cerco di preparare inutilmente il mio cuore ad essere spezzato.
Non mi aspetto la sua mano dietro la testa, non mi aspetto le sue dita tra i capelli, non mi aspetto di essere tirato verso di lui.
Non mi aspetto la sua bocca sulla mia.
Mi aggrappo alla sua camicia, stringendolo più forte.
"Anche io"
"Cosa?" domando confuso dalla sua reazione.
"Mi piaci anche tu, Harry"
Appoggio la testa sul suo petto, lasciandomi riscaldare dalle sue mani lungo la mia schiena.
"Scusa" mormoro, cercando di fermare le lacrime.
D r a c o
Avevo aperto la porta aspettando di trovarmi Theo davanti, non mi aspettavo di trovare lui sulla soglia della mia camera.
Non credevo sarebbe mai venuto da me, ho dato il peggio che potessi, cercando di fargli sentire tutto il male che mi ha fatto.
Ad ogni spinta aspettavo che dicesse basta, che si tirasse indietro, non lo ha fatto, nemmeno quando ero sicuro di essere vicino a romperlo.
Mi aspettavo una sua uscita trionfale dalla mia camera da letto, non mi aspettavo di vederlo piangere e tremare ai piedi della scrivania, non pensavo di vederlo così vulnerabile.
Dopo aver parlato con la Granger, ero preparato per qualsiasi sua bugia, per ogni patetica giustificazione da parte sua, ero pronto ad affrontarlo, volevo fargliela pagare, vederlo soffrire.
Ma non ci sono riuscito, le parole di Lily hanno rimbombato nella mia testa un'infinità di volte.
Voglio amare senza riserve, anche se fa paura.
Sorreggo il suo corpo ancora nudo, trascinandolo verso il letto, premo il mio corpo contro il suo non appena ci sdraiamo.
"Scusa, ti prego, scusa" continua a mormorare di continuo, aggrappandosi con le dita alla mia schiena, cercando un appiglio.
"Ti credo, Harry" mormoro sulla sua testa appoggiata al mio petto, sento le sue lacrime sulla mia pelle.
"Non è mai stato solo sesso, Draco, mi piace sentirti parlare, raccontare, mi piace toccarti dopo averlo fatto e stare insieme a te.." sussurra piano, la sua fronte ancora premuta sul mio collo.
Mi tiro indietro, cercando i suoi occhi verdi che mi nega di nuovo, riportando la testa dove prima.
"Solo un altro po', per favore"
Faccio scorrere una mano tra i suoi capelli, di continuo, aggrappando una gamba intorno alla sua vita.
"Nemmeno per me, ho una cotta per te dal quarto anno" ammetto ridacchiando, Potter solleva lo sguardo rapidamente, puro stupore si riflette nei suoi occhi.
"E perché hai detto solo qualcosa di fisico?"
"Lo hai deciso tu" gli ricordo, dandogli un piccolo pignolo sulla fronte, "mi sarebbe andato bene anche solo quello, per un po'"
Harry schiude la bocca, probabilmente ripensando alla nostra conversazione quel giorno, prima di sbuffare e sdraiarsi praticamente sopra di me.
"Santo Godric, che idioti che siamo" bofonchia lasciandomi un piccolo bacio sul collo, proprio sotto l'orecchio.
"Mi perdoni, Draco?"
Gli alzo il mento con due dita, sorridendogli.
"Prima perdono Regulus e poi te, dovrai aspettare un po'"
Sorride malizioso, iniziando a baciarmi il petto scendendo sempre di più.
"Credo di conoscere un modo per velocizzare il processo" dice soddisfatto, strofinando la guancia sulla mia erezione.
Lo afferro per un braccio, tirandolo di nuovo verso l'alto, capovolgendo le posizioni.
"Meriti di venire Potter, questa non sarà una vendetta"
Per la prima volta, è la mia faccia quella tra le sue gambe.