Revenir

Harry Potter - J. K. Rowling
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Revenir
Summary
Regulus Black è morto.Almeno fino a quando lui non decide di perdonarlo.Tornando indietro, aiuterà altre persone lungo la strada. This Fanfiction is in italian but can be read in other languages using online browser translation 😊 I hope you enjoy it!
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T r e n t a s e t t e

D r a c o

 

Mi sveglio ancora confuso, non riconoscendo il posto in cui mi trovo.

Prendo un profondo respiro cercando di riorganizzare i ricordi che affollano la mia mente.

 

Theo e Richard entrano nella sala del dormitorio correndo, i volti spaventati e si guardano l'un l'altro prima che Theo parli, Richard deglutisce vicino a lui.

"È sistemato, è il momento"

 

Tutto crolla, ogni momento felice dell'ultimo anno viene sostituito dalla sua voce, dai suoi occhi, dal suo odore.

 

Crollo sul letto guardando impotente mio fratello e il mio amico.

"Non voglio uccidere nessuno" dico cercando di ingoiare un conato di vomito.

Theo mi fissa con le lacrime agli occhi, Richard in un attimo è inginocchiato davanti a me.

"Draco" mormora prendendo la mia testa tra le sue mani "non ucciderai nessuno, Piton lo farà per te, vai fuori e fai quello che devi, fai la tua parte"

 

Se non fossi stato così sconvolto, forse, mi sarei domandato come facesse a sapere di Severus ma il mio cervello era troppo sopraffatto per elaborare l'informazione.

 

"Ho paura" dico iniziando a singhiozzare, stretto tra le sue braccia, Theo ora è seduto a terra con il grosso cane nero di Rich vicino a lui.

 

"Non ti accadrà nulla Draco, te lo prometto, ma ora dovete andare" 

 

Theo annuisce rialzandosi lentamente, si avvicina alla scrivania tirando fuori una bottiglia di Whiskey Incendiario quasi finita.

La sventola davanti a me, forzando un sorriso.

"Un po' di coraggio liquido?"

 

Mi appoggio alla spalla di Rich alzandomi lentamente e afferro subito la bottiglia che mi passa Nott, bevendone più di metà.

 

Di nuovo, se fossi stato più lucido avrei sentito il sapore diverso del Whiskey ma ancora una volta, non ero nelle condizioni di poterlo capire.

 

I pensieri si confondono sempre di più, la testa inizia a farmi troppo male e devo sforzarmi per ricordare cosa è successo in seguito.

 

Sto puntando la bacchetta verso Albus Silente, Theo è al mio fianco, la bacchetta sempre nella direzione del nostro preside.

"Non dovete farlo per forza" ci dice con una strana apprensione negli occhi.

 

Ingoio un conato di vomito scoprendo il Marchio sul mio braccio, evocando i Mangiamorte.

"Devo farlo! Devo farlo o lui ucciderà la mia famiglia"

 

Sento la risata di mia zia che si avvicina, la bile sale lungo la mia gola.

Devo farlo, per mamma e papà, per Theo.

Ma le parole non vogliono uscire dalle mie labbra.

 

Sapevo già che per lanciare una maledizione imperdonabile avrei dovuto volerlo ma come posso desiderare la morte di qualcun altro? Come posso uccidere l'uomo che ho di fronte a me?

 

Lentamente abbasso la bacchetta.

Non posso farlo, io non sono cattivo, io non sono questo. 

Ha ragione Potter, forse posso ancora fare una scelta.

 

Prima che l'asta di legno possa solo abbassarsi di un centimetro però, Severus Piton è al mio fianco.

Lancia l'Avada Kedavra al mio posto, il corpo di Silente cade dalla Torre di Astronomia.

 

"L'ha fatto!! L'ha fatto!" 

Le grida di Bellatrix mi fanno accartocciare lo stomaco.

 

Un lampo viola è al mio fianco, un altro ancora e ancora un altro.

Una ragazza dai capelli rosa si smaterializza davanti a me, sorridendomi felice.

"È bello conoscerti, cugino" 

 

Vorrei davvero replicare, agire, fuggire. 

Ma le mie gambe sono intorpidite, la visione poco chiara, tutto diventa sempre più buio.

L'ultima cosa che sento è la voce di Theodore.

"Scusa"

 

Dove sono quindi? Il panico mi assale. Non è il Manor, nessuna stanza di casa mia assomiglia a questa e tanto meno è Hogwarts.

Dove è Theo?

Mamma e papà sono al sicuro?

 

Cerco di alzarmi per cercare la mia bacchetta ma non riesco a muovermi.

Delle catene sono avvolte intorno al mio corpo.

Inutilmente cerco di liberarmi ma queste si stringono sempre di più, non abbastanza però da lasciare segni.

 

"Ben svegliato" dice Richard entrando nella stanza.

 

"Cazzo! Sei tu, liberami" dico tirando un sospiro di sollievo.

Sollievo che si affievolisce quando lo vedo scuotere la testa, la speranza muore nel momento in cui vedo la mia bacchetta tra le sue dita, il terrore nasce dopo che noto il Marchio sul suo braccio sinistro.

 

"No.." inizio a balbettare incoerentemente cercando di capire cosa sta succedendo.

 

Perché lui ha il Marchio? 

 

Si avvicina di qualche passo e cerco di scappare di nuovo ma le catene me lo impediscono.

Mi stringe le guance facendomi ingoiare qualcosa e sento il battito cardiaco rallentare.

 

"Pozione della Pace, non preoccuparti" dice tranquillo prima di prendere una sedia e trascinarla vicino al mio letto.

 

"Sei al sicuro, Draco" ripete mille volte mentre l'effetto calmante del siero inizia a fare effetto.

 

Quando finalmente riesco ad emettere più che mormorii confusi apro di nuovo gli occhi nella sua direzione.

"Chi sei tu?" chiedo, vorrei dire che non fa male, vorrei dire di non sentirmi tradito ma sarebbe una bugia, il mio cuore sta sanguinando.

 

"Regulus Arcturus Black" dice sorridendomi "lasciami spiegare tutto e poi mi riempi di domande, va bene?"

 

Scuoto la testa, fermando dal principio il suo discorso.

Tutto questo è secondario.

"Theo?" domando in preda al panico.

 

"È al sicuro, non preoccuparti" risponde e mi sorride di nuovo.

 

Annuisco di continuo, non riuscendo a processare nulla di quello che mi sta dicendo.

 

La sua mano arriva tra i miei capelli, massaggiandomi leggermente la cute.

"Non posso slegarti senza averti prima raccontato tutto, rilassati e inizierò a parlare quando sarai concentrato, va bene? Non ti succederà nulla Draco"

 

Mi concentro sui movimenti delle sue dita, sul respiro regolare grazie alla pozione, cerco di fidarmi di Richard ancora una volta.

No, Regulus.

Regulus Black.

 

 

—————

R e g u l u s

 

Guardo Draco aprire di nuovo gli occhi, stavolta sembrano più lucidi e credo sia in grado di ascoltare tutto quello che ho da dirgli, mi spezza il cuore vederlo in questo modo.

 

"Posso?" gli domando e annuisce con la testa.

 

Racconto per la centesima volta tutta la storia, omettendo nuovamente la parte degli horcrux, fissa il soffitto stringendo i pugni al lato del corpo, la mascella è contratta come mai prima d'ora.

 

"I miei genitori, puoi vederli quindi?" chiede non appena ho finito di parlare.

Annuisco.

"Lucius è ancora ad Azkaban, Narcissa è a casa, sta bene, Bellatrix gli sta dicendo che è un onore che tu sia stato catturato servendo il Signore Oscuro" 

 

"Mia madre sa la verità, quindi?"

"Si"

 

"Tu, Theo, Potter e gli altri sapevate tutto questo?" sibila a denti stretti e di nuovo, mi ritrovo ad annuire senza aggiungere altro.

 

"E sei mio zio, Regulus Black" 

 

Cerco di sorridergli, cerco di infondergli fiducia ma il suo sguardo assente mi pugnala l'anima.

 

"Vattene" dice dopo aver preso un lungo respiro "vattene e non fare venire nessuno"

 

Apro bocca per ribattere ma la lacrima che gli scende sulla guancia mi fa cambiare idea.

"Scusa Draco, spero potrai perdonarmi" dico lasciando la stanza dopo averlo liberato dalle catene.

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