Revenir

H a r r y

Perdere la vita o dannarsi l'anima.

Non la avevo mai vista in questo modo prima d'ora.

Individuo Mione su una poltrona nella nostra Sala Comune e mi siedo sul tappeto sotto di lei.

Il camino è sempre acceso, non che adesso servi per fare calore ma è comunque di compagnia.

"Tu daresti la vita per qualcuno che ami?" le chiedo facendole alzare gli occhi dal libro, sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Si, credo di sì, ci sono un paio di persone per cui mi sacrificherei"

Annuisco guardando le fiamme che viaggiano in aria. Perché io sento il bisogno di farlo per tutti? 

"E uccideresti qualcuno per difendere chi ami?"

Mi stringe leggermente la spalla, facendomi voltare nuovamente verso di lei.

Mi guarda preoccupata, sorridendomi a malapena.

"Tutto bene, Harry?"

Annuisco forzando un sorriso, sospira portandosi le mani in grembo.

"Non ucciderei nessuno, mai, non credo riuscirei a farlo" ammette.

"Perché?" chiedo curioso.

Io lo farei, io ucciderei qualcuno se dovesse essere necessario.

Sospira gettando la schiena all'indietro.

"Non lo so" ammette "non potrei farlo però, nessuna vita deve essere strappata per un'altra, posso donare la mia ma perché voglio farlo, capisci cosa intendo?"

Mormoro un sì poco convinto continuando a guardare le fiamme.

I miei genitori hanno dato la loro vita per me, Regulus ha dato la sua vita per tutti, cercando di sconfiggere Voldemort, io sarei morto anche al posto di Cedric.

Chi ha mai ucciso per amore? Conosco qualcuno che lo ha mai fatto? 

Perché dovrebbe essere diverso? Ciò nonostante sia Herm che Malfoy non farebbero entrambe le cose, perché io si?

La mia anima e la mia vita contano così poco per me? Contano così poco che sarei disposta a sacrificarle per chiunque?

Perché mi sento così vuoto?

"Herm" mormoro piano, attirando la sua attenzione "credo di provare qualcosa per Malfoy"

La sua mano trova immediatamente i miei capelli, inizia a giocare con le ciocche riuscendo a farmi chiudere gli occhi.

"Non è un male Harry"

"Non voglio Mione, non voglio provare nulla"

Le dita disegnano piccoli cerchi sulla mia testa, il suo sospiro mi colpisce dietro il collo.

"Perché?"

"Perché ho paura, è tutto troppo complicato e mi vengono in mente solo scenari in cui tutto questo potrebbe solo finire male" ammetto.

"Devi prenderla con leggerezza, non è tutto bianco o nero, puoi anche semplicemente seguire il corso degli eventi e non programmare tutto"

Sospiro buttando la testa sulle sue gambe, Herm mi lascia un bacio lieve sulla fronte.

"Vorrei solo riuscire a controllare almeno una piccola parte della mia vita" mormoro sconfitto.

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T h e o d o r e

"Piacere di conoscerti come si deve Theodore Nott, sono Sirius Black" sibila la voce alle mie spalle.

Deglutisco il groppo che ho in gola.

La paura mi ha paralizzato, non riesco a parlare, non riesco a muovermi.

Non voglio morire.

"Nonché mio fratello" mi sorride soddisfatto "sono Regulus Black"

"Impossibile" riesco a mormorare, Regulus è morto, era una mangiamorte ed è morto.

Narcissa ci ha raccontato tanto su di lui.

"Eppure sono in piedi davanti a te" ripone entrambe le bacchette nella tasca posteriore dei pantaloni facendo un segno a Sirius dietro di me.

La sua bacchetta non preme più sul mio collo.

"Sediamoci e parliamone con calma, okay?"

Trascino i piedi fino ad una sedia, sento le gambe di marmo.

"Inutile girarci intorno, arriviamo subito al dunque" dice Regulus sistemandosi davanti a me.

"Siete mangiamorte, dovete riparare l'armadio e uccidere Silente, ovviamente lui è già a conoscenza di tutto, so anche che Severus deve ucciderlo per voi se non ci riuscite"

Silente sa già tutto? Come faccio ad avvertire Draco? Lui deve scappare, deve nascondersi, fuggire.

"E come penso sai, siamo gli zii di Draco, io sarei dovuto essere il suo padrino, se si, insomma, non fossi morto"

"Ora, il punto è questo, sono tornato ad Hogwarts solo per salvare Draco da quel pazzo, tu non eri previsto nell'equazione ma sei compreso anche tu ormai"

Salvare? Non vogliono farci del male?

Devo fidarmi di qualcuno condannato all'ergastolo ad Azkaban e di un Mangiamorte?

Di qualcuno condannato ingiustamente e di qualcuno a cui Narcissa affiderebbe la sua vita e quella di Draco.

"Come sei entrato qui? Come fa Silente a saperlo?" chiedo a Sirius Black seduto tranquillamente vicino a suo fratello.

Sorride prima di trasformarsi in un cane.

Cazzo, è stato con noi per tutto il tempo.

Cazzo.

Regulus racconta tutta la storia dal loro punto di vista, i pezzi si collegano tutti insieme.

R.A.B.

La sua non reazione al Malfoy Manor.

Il francese.

La protezione della mente.

Il sigillo di sangue.

La sua non paura di Voldemort.

"Draco ed io non abbandoneremo Narcissa e Lucius" dico convinto una volta che ha finito di parlare, sa come la penso, mi sono confidato con lui.

"Lo so, per questo vi rapiremo, ti metterò anche sotto Imperius se servirà Nott, l'ho promesso a Cissy" dice Richard/Regulus puntando un dito alla mia faccia.

"Tu ci hai parlato.." mi ricordo.

"Si, le ho promesso che non sareste tornati al Manor alla fine di quest'anno"

Mille sentimenti vorticano dentro di me.

Sollievo e senso di colpa prima di tutto.

"E come avreste intenzione di fare?"

Mi racconta del piano, spiegandomi la loro idea.

"Verreste a vivere a casa mia poi, sareste al sicuro e Narcissa e Lucius non correrebbero pericoli visto che non vi siete tirati indietro dalla missione ma vi hanno rapiti" aggiunge Sirius guardandomi speranzoso.

"Io non.." mormoro confuso, alternando lo sguardo tra i due fratelli "non posso decidere per Draco, non posso farlo e io seguirei lui"

"Devi decidere Nott" dice Regulus puntandomi la bacchetta "o lo salvi e stringi un Voto Infrangibile o non prendi una decisione e ti cancello la memoria"

Lo scenario finale sarà sempre lo stesso, alla fine di questo anno né io né Draco torneremo al Malfoy Manor.

L'alternativa è essere consapevole di tutto o esserne ignaro.

Prendere una decisione per il nostro bene o non farlo.

Si riduce tutto a questo, alla resa dei conti.

Una scelta.

"Pansy, Daphne e Blaise, devono sapere tutto" 

"No" sentenzia Sirius subito "non ci si può fidare"

Guardo Regulus sperando riesca a capire.

"Loro sanno già ogni cosa, ci sono sempre stati vicini e non ci hanno mai abbandonato, meritano di sapere che staremo al sicuro, meritano di sapere che non saremo davvero prigionieri, anche perché potrebbero fare qualcosa di stupido"

Un'ora dopo, io e Regulus Black ci stiamo dirigendo verso la Stamberga Strillante, Sirius Black di fianco a me nella sua forma animagus.