Revenir

Harry Potter - J. K. Rowling
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Revenir
Summary
Regulus Black è morto.Almeno fino a quando lui non decide di perdonarlo.Tornando indietro, aiuterà altre persone lungo la strada. This Fanfiction is in italian but can be read in other languages using online browser translation 😊 I hope you enjoy it!
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V e n t i s e t t e

D r a c o

 

Potter è strano.

Strano come non è mai stato, o almeno ora, lo è più del solito.

 

Durante questa settimana, come la scorsa, l'ho trovato sempre seduto sotto la quercia a leggere.

Mi sono seduto vicino a lui e, nonostante le domande che provassi a fare, non mi ha mai risposto, non alzando gli occhi dal libro fino a quando non mi addormentavo.

Si è addormentato anche lui con me, ogni volta.

 

Ieri ho finto, ho finto di dormire e lo ho squadrato con la coda dell'occhio. Mi ha guardato, per un po'. Ha anche sorriso e io ho sentito lo stomaco stringersi.

 

Perché mi guarda così?

 

Si è addormentato alla fine, io ero ancora sveglio. Ha appoggiato la testa sulla mia spalla e il suo stupido profumo mi ha riempito le narici.

 

Non sono riuscito a chiudere occhio ovviamente, come avrei potuto farlo?

È dal quarto anno, da quando l'ho visto in quella fossa con il drago, che sognavo tutto questo, che speravo, anche se credevo inutilmente, di averlo così vicino.

 

È un duro colpo per il mio orgoglio ammetterlo ma Harry Potter mi piace, sul serio.

Soprattutto mi piace parlare con lui, mi manca addirittura parlare con lui.

 

Lo guardo mentre gira pigramente la pagina. Le domande personali non funzionano quindi..

 

"I miei genitori mi amano, più di ogni altra cosa al mondo" dico e vedo i suoi occhi spostarsi dalle lettere per puntare verso le sue gambe, ho attirato la sua attenzione.

"Non mi amano da proteggermi, da dare la loro vita per me, mi amano diversamente ma in maniera altrettanto potente, mi amano da mentire, imbrogliare e uccidere per me"

 

"È la stessa cosa" risponde, finalmente sono riuscito a fargli dire qualcosa.

 

"No, non lo è" ammetto "se qualcuno dovesse provare ad uccidermi non farebbero da scudo con il loro corpo per proteggermi, aggirerebbero la minaccia per ucciderlo alle spalle"

 

"Malfoy, non vedo differenza, ti proteggerebbero comunque"

 

"No Potter, sono cose completamente diverse, si tratta di gettare via la tua vita o la tua anima"

Per un millisecondo ho visto i suoi occhi puntare nella mia direzione.

"Noi Malfoy siamo egoisti, non diamo la vita per nessuno, io stesso preferirei uccidere per difendere piuttosto che morire"

 

"Non ti sacrificheresti per proteggere qualcuno che ami?"

 

Morirei per qualcuno? Metterei a rischio la mia stessa vita per qualcuno?

No. È egoista, lo riconosco.

Posso giocare e vendere la mia anima, macchiandomi di omicidio e altri gesti imperdonabili ma in nessun caso darei la mia vita per qualcun altro.

 

"No, tu?"

 

"Mi sacrificherei anche per chi non conosco" dice solenne.

Lo farebbe davvero?

 

Fisso l'anello che ho al dito con la grande M nera sopra. 

Mamma e papà.

Sto facendo esattamente questo, no? Imbroglio e uccido pur di difenderli, è il nostro modo di agire.

Mettere a rischio la mia vita tradendo Voldemort, scappare e nascondermi dopo aver scelto il loro lato, espormi in questo modo, non è qualcosa che farei mai, per nessuno. Forse solo per me stesso.

 

Potter, già ora, sta mettendo a rischio la sua vita, per me, per salvare solamente la mia anima.

Se ne fossi stato in grado, avrei potuto ucciderlo. Lui, al contrario, dorme al mio fianco, fidandosi di me.

 

"Questa è la differenza tra noi, Potter" dico sinceramente prima di addormentarmi, per davvero oggi.

 

—————

T h e o d o r e

 

Cammino in silenzio verso il settimo piano, Richard e il suo stupido cane dietro di me.

 

Sono due settimane che cerco di capire chi sia e cosa stia combinando.

 

Rianalizzando tutto quello che ha detto o fatto dall'inizio di questo anno sono giunto a diverse conclusioni:

 

- è ricco, non si è impressionato davanti alle dimensioni del Malfoy Manor

- in qualche modo è un Black, il sigillo del sangue con lui non ha funzionato

- ha un'etica discutibile, chiunque si sarebbe tirato indietro dopo aver saputo della missione

- la sua famiglia è antica, quasi nessuno riesce a resistere alla lettura della mente da parte di Draco, devono averlo educato bene e secondo metodi particolari

- conosce bene Harry Potter ed Hermione Granger e questo non mi piace per niente

 

Ma soprattutto, e cosa più importante: non ha paura di Voldemort, lo capisco da come pronuncia il suo nome, da come non rabbrividisce quando lo nominiamo o raccontiamo di cosa ha fatto.

 

Quindi, la conclusione possibile è solo una, anche se spero di sbagliarmi.

 

Arriviamo dentro la stanza e dopo essere abbastanza lontani dall'uscita mi giro velocemente verso di lui, con la bacchetta puntata alla sua testa prima che possa muoversi.

 

"La tua bacchetta, dammela"

 

La sua faccia passa da sorpresa a divertita in un instante, cosa ci trova di buffo?

Sposta la mano lentamente verso la schiena, porgendomi l'asticella di legno.

 

"Togliti la camicia"

 

Adesso sta quasi sorridendo.

"Perché?"

 

"Voglio vedere se lo hai, non ti sei mai spogliato davanti a noi"

 

Con una faccia soddisfatta, inizia ad aprire i bottoni uno alla volta, gli addominali in bella vista.

Sfila molto lentamente la manica destra, lasciando ancora coperto il braccio sinistro.

 

"Sei davvero intelligente Theo, veramente, peccato solo che tu non sia un grande osservatore, avresti potuto gestire meglio questa partita"

 

Mi avvicino a lui tenendo sempre la punta della mia bacchetta verso la sua faccia, non mi farò intimidire.

"Toglitela"

 

"Conosci Sirius Black?" chiede inclinando leggermente la testa di lato.

 

Certo che conosco Sirius Black, Narcissa ci ha parlato di lui, come se non fosse già abbastanza conosciuto dopo tutti gli articoli sui giornali.

 

"Che c'entra?"

Non riesco a finire la frase che una bacchetta mi preme sul collo.

 

Cazzo.

 

Richard fa cadere anche l'altra manica, rilevando il Marchio sul suo braccio sinistro.

È un mangiamorte.

 

Voglio scappare, voglio andarmene da qui. Devo avvisare Draco, devo metterlo al sicuro.

 

"La tua poca attenzione ti ha fatto perdere" ghigna riprendendosi la sua bacchetta e togliendomi la mia.

 

Sono morto.

Mi viene da piangere.

 

"Piacere di conoscerti come si deve Theodore Nott, sono Sirius Black" sibila la voce alle mie spalle.

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