Revenir

Harry Potter - J. K. Rowling
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Revenir
Summary
Regulus Black è morto.Almeno fino a quando lui non decide di perdonarlo.Tornando indietro, aiuterà altre persone lungo la strada. This Fanfiction is in italian but can be read in other languages using online browser translation 😊 I hope you enjoy it!
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V e n t u n o

H a r r y

 

Devo passare più tempo con lui, obbligarlo a passare più tempo con me.

 

Fosse facile.

 

Sta attuando la stessa tecnica della settimana prima delle vacanze, cerca di rendersi invisibile.

Non parla, mi evita e non è mai da solo.

Non riesco ad avvicinarmi a lui.

 

La luce del sole si riflette sulla sua mascella contratta, i capelli sembrano addirittura più biondi visti da qui, i profondi segni sotto gli occhi sono sempre più evidenti.

È diventato più magro, molto più magro.

Lo stress deve avergli fatto passare la fame o comunque non ha più tempo per mangiare.

 

Il Professore spiega per la milionesima volta una guerra avvenuta mille anni fa, come se non ci dovessimo preparare ad affrontarne una tra poco.

 

"..lettere minatorie.." riesco a captare durante il discorso.

 

Prendo subito in mano la mia piuma prima di scribacchiare orario e lungo su un pezzo di carta.

Non sono riuscito ad avvicinarmi a lui con le buone, adesso farò come mi hanno consigliato.

Ricatto e minacce.

 

Lascio cadere il bigliettino nel suo libro mentre esco dalla classe.

—————

D r a c o

 

Ore 14 alla quercia vicino al Lago Nero. Non tardare.

HJP

 

Vuole dire a Silente che sono un Mangiamorte? Vuole farmi mandare ad Azkaban? Vuole darmi un ultimatum? Oppure mi vuole vedere solo per dirmi che ha già avvisato tutti?

 

Mi incammino verso la quercia con le gambe che tremano.

È tutto cambiato dalle vacanze, anche il potere che Potter ha su di me, purtroppo.

Se dovesse consegnarmi ora, per me, Theo e i miei genitori si metterebbe male, molto male, visto che lui vive a casa mia, mangia al mio stesso tavolo, seduto al posto di mio padre.

 

Lo vedo esattamente dove la scorsa volta, il maglione di Grifondoro abbandonato vicino a lui, le gambe distese e un libro tra le mani.

Gli occhiali riflettono la luce del sole, non permettendomi di vedere i suoi occhi.

 

"Potter" lo saluto una volta che sono arrivato davanti a lui.

 

"Ehi Malfoy" mormora senza alzare gli occhi dal libro.

Aspetto che dica qualcosa come un condannato a morte aspetta l'ultima sentenza.

Sento il pranzo che lotta lungo la mia gola per risalire.

Passano minuti che sembrano ore.

 

"Non ti siedi?" domanda continuando a leggere.

 

Prendo un profondo respiro prima di sedermi al suo lato ma abbastanza lontano. 

A che gioco sta giocando?

 

Non sono nella posizione per dire qualcosa, assolutamente. 

Però mi sto incazzando, perché non mi parla? 

 

"Potter, perché hai chiesto di vedermi?"

 

Lo vedo che percorre con il dito le lettere della pagina fino ad arrivare all'ultima parola, chiudendo poi il libro con uno scatto veloce.

 

"Ci ho riflettuto Malfoy, soprattutto durante le vacanze, non credo di aver sfruttato a pieno la situazione"

Allunga la mano verso la sua bacchetta e io mi ritratto subito, schiacciandomi un po' di più verso il tronco dell'albero.

 

"Tranquillo, incantesimo di occultamento intorno a noi" la rimette dove prima e si gira verso di me.

 

"Dicevo, sono convinto che posso ricavare molto di più da queste nuove dinamiche"

 

Stronzo. Stringo così forte i denti che sento potrebbero spezzarsi da un momento all'altro.

 

"Quindi che vuoi che faccia?" domando subito, non ho voglia di giochetti.

 

Fa un ghigno soddisfatto mentre appoggia la testa sul tronco, il suo pomo d'adamo in bella vista.

 

"Godric Malfoy, sei così disperato? Ho addirittura più potere di quanto pensassi"

 

Non rispondere Draco, non mandarlo a fanculo adesso.

Per Theo.

Per mamma e papà.

 

"Non è così?" aggiunge quasi divertito verso di me.

 

"Si" ammetto e sento lo stomaco sprofondare su se stesso per l'umiliazione e la paura.

 

"Bene, allora questo diventerà un appuntamento giornaliero, tranne che per il venerdì che hai gli allenamenti di Quidditch, in quel caso ci vedremo la sera"

 

Mi sta ricattando.

 

"Va bene" mormoro sconfitto tenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi.

"Che devo fare quando siamo qui?"

 

Mi sorride prima di riprendere il suo libro.

"Dormire"

 

Non può essere serio, non posso buttare le mie ore libere dormendo, devo aggiustare l'armadio, devo pensare ad un piano per uccidere Silente, devo farlo.

O la mia famiglia..

 

"Non posso"

 

"Ogni anno, il primo giorno di scuola, Silente mi da una pergamena con su scritta la parola per il suo studio, si aggiorna automaticamente" dice cercando la pagina di prima "fallo o vado dritto da lui Malfoy, non ho problemi per questo"

 

Potrei lavorare all'armadio di notte.

No, il corridoio del settimo piano ha sempre sorveglianza, non riuscirei mai a fare dai sotterranei fino a lì senza essere scoperto.

Non posso mancare alle lezioni o agli allenamenti senza destare troppi sospetti.

Avevo solo questa manciata di ore libere al giorno e Potter me le ha appena rubate.

Sono fottuto.

Theo dovrà pensarci da solo.

Cazzo.

 

"Va bene" dico rassegnato "come vuoi tu"

 

"Bravo Malfoy" ghigna prima di riniziare a leggere.

 

Ha vinto lui.

 

—————

R e g u l u s

 

Draco entra nel dormitorio lanciando la cravatta dall'altra parte della stanza, urlando qualcosa di poco carino.

 

"Bastardo!"

 

Theo si mette subito al suo fianco.

"Che succede?"

 

Il biondino lo guarda distrutto, portando poi i suoi occhi su di me.

"Devo dirglielo" mormora.

E lo fa, si siede raccontando a Theo tutto quello che è successo nel bagno, racconta perfino di Harry e del Marchio.

 

"Te lo giuro Theo, ho detto che lo ho solo io, non sa di te, sei al sicuro" mormora di nuovo finita la storia.

 

"E ora?"

 

"Mi sta ricattando, passerò praticamente tutto il tempo libero con lui e non potrò portare a termine l'incarico e, non lo so, è tutto più grande di me"

 

"Faccio io la tua parte" mi propongo.

 

Se dovesse accettare potrei rallentare i progressi di Nott con l'armadio, finché Sirius non avrà trovato una soluzione.

Anche perché, in tutta onestà, so come si ripara, posso gestire la situazione a mio favore.

 

"Non sai nemmeno che devo fare"

 

"È uguale, sei in una situazione di merda ed in parte è anche colpa mia, quindi, se me lo permetti, vorrei aiutarti"

 

Mi guardano entrambi prima di scambiarsi occhiate tra di loro.

"Non abbiamo molta scelta" mormora Draco.

 

"Richard ti stai immischiando in cose pericolose, si parla di mangiamorte e Voldemort, lo capisci?" mi chiede Theo preoccupato.

 

Caro Nott, credo di saperne più di te, sono morto in fondo ad un lago per questo, ho sacrificato la mia vita.

"Lo capisco, voglio comunque aiutarvi"

 

"Dobbiamo riparare un armadio svanitore, nella Stanza delle Necessità, per far entrare i mangiamorte ad Hogwarts"

 

Rimango imperturbabile anche se sono felice che mi abbia detto la verità.

"Va bene, aiuto io Theo, tu tieni buono Potter"

 

In un attimo Draco mi sta abbracciando.

"Non hai idea di quanto significhi per me, grazie amico"

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