
Q u i n d i c i
H a r r y
Devono fare entrare i Mangiamorte nel castello.
Devono farli entrare o moriranno entrambi.
Corro verso il bagno con le gambe che mi tremano.
Ho bisogno di tranquillizzarmi un attimo.
Che cazzo di psicopatico.
Sta terrorizzando due adolescenti, affidandogli una missione impossibile.
Mi sciacquo il viso, ancora e ancora.
Io sarei già impazzito al posto loro.
Alla fine, sono i più coraggiosi di tutti.
Dio, come potevo solo pensare che Draco si sentisse fiero di trovarsi in questa situazione?
"Tutto bene?" alzo lo sguardo, il riflesso del biondino sullo specchio mi fa notare che è dietro di me.
Gli sorrido debolmente mentre annuisco.
"I-io, non volevo impicciarmi ma ti ho visto correre qui e.." sbuffa "niente, lascia stare, non sarei dovuto venire"
Si è preoccupato per me? Perché mi ha visto turbato?
Ha addirittura preso il coraggio di seguirmi?
Cazzo, questa si che è una sorpresa.
Mi giro verso di lui asciugandomi la faccia con la maglietta.
I suoi occhi finiscono subito sul lembo di pelle scoperto.
Godric, non pensavo mica di fargli questo effetto.
Nascondo un sorriso più grande del dovuto dietro il tessuto.
"Sto bene, avevo solo bisogno di riprendermi un attimo" dico riabbassando la maglietta, obbligandolo così a spostare lo sguardo verso la mia faccia.
Da un colpo secco con la testa prima di girarsi per uscire dal bagno.
È stato...premuroso da parte sua.
"Bastardo mangiamorte! Allontanati da lui!" urla il mio migliore amico entrando con la bacchetta in alto, salda nella sua mano.
Il mio libro di pozioni usato e la Mappa del malandrino nell'altra.
"Sectumsempra!" urla ancora e un fascio rosso esce dalla punta del bastoncino di legno che ha in mano, centrando in pieno il petto di Malfoy.
Draco è per terra, ricoperto di sangue.
Urla mentre la sua pelle si lacera.
"Che cazzo hai fatto?" domando sconvolto mentre cerco di premergli sulle ferite per bloccare l'uscita di sangue.
Lascia cadere la bacchetta, rendendosi conto di quello che ha causato.
"Qui c'è scritto "da usare contro i nemici" e-e ho visto sulla Mappa che stavate da soli in bagno e-e cazzo!" urla guardando sconvolto Draco sul pavimento.
"Io non pensavo che...Godric"
Si tira i capelli con una mano.
"Chiama qualcuno!" urlo.
Draco è sempre più bianco, non riesco a fermare il sangue.
Cazzo.
Cazzo.
Le sue urla mi stanno uccidendo.
La porta sbatte di nuovo e Reg è in piedi di fronte a noi.
In un attimo è inginocchiato al fianco di Draco, i pantaloni pieni del suo sangue.
Mormora qualcosa che non riesco a capire, facendo scorrere le mani sul suo corpo.
Le ferite si rimarginano.
Lentamente.
"Come sta?" chiede Hermione.
Quando è arrivata? Dove è Ron?
"È qui fuori" risponde come se mi avesse letto nella mente "gli ho proibito di entrare"
"Sta bene" dice Reg sedendosi vicino a Draco, ancora sveglio ma palesemente scosso da quanto è successo.
"C'è mancato poco, quella cazzo di maledizione è potente" mormora.
"Come hai fatto a fermarla?"
"L'ho inventata io, insieme al Principe Mezzosangue" dice lasciando me ed Hermione a bocca aperta.
Cambia subito discorso, riportandoci alla realtà.
"Harry, porta Draco nella Stanza delle Necessità, vado a prendere le sue cose nel dormitorio per stanotte" dice lui avvicinandosi al lavandino per sciacquarsi le mani piene di sangue.
"Non possiamo portarlo in infermeria o avvertirebbero sua madre e tanto meno nel dormitorio, si creerebbe il caos"
Annuisco avvicinandomi a Malfoy, lo aiuto ad alzarsi e lo faccio appoggiare a me per camminare.
Non sta dicendo una parola.
È veramente sconvolto.
—————
R e g u l u s
Appena Draco ed Harry escono dalla stanza, io ed Hermione restiamo da soli.
"Come sarebbe a dire che l'hai inventata tu?" chiede sbigottita.
"Sono il Re Purosangue, Jean, il Principe Mezzosangue è Severus"
Boccheggia realizzando ora a chi appartenga il libro di pozioni di Harry.
"E non hai pensato di dirmelo prima?"
Cerco il suo sguardo nel riflesso dello specchio.
"Non me ne hai mai parlato direttamente"
"Mi sono lamentata con te di quel libro, dicendoti che era strano"
"No" la correggo "ti sei lamentata perché Harry andava bene a pozioni seguendo quel libro, sono due cose diverse"
"Avresti dovuto dirmelo uguale" borbotta offesa "e si può sapere perché cazzo avete inventato una cosa simile?"
Mi asciugo le mani sui pantaloni, sono da buttare ormai.
Mi sta facendo incazzare.
Cosa vuole insinuare?
"Hai presente, non so, adolescenti di diciassette anni con il marchio, ovviamente spaventati? Non creeresti nuovi modi per combattere?"
"È da incoscienti!" urla.
"È sopravvivenza, Granger" le dico brusco prima di uscire dal bagno.
Non ho tempo per stare dietro ai suoi discorsi moralistici. Devo occuparmi di Draco adesso.
—————
D r a c o
Ho freddo.
Tanto.
Mi appoggio a Potter per uscire dal bagno.
Weasley è davanti a noi.
Provo ad indietreggiare, spaventato.
Cazzo, adesso ho paura della Donnola.
Che cazzo di maledizione era quella?
"I-io.." inizia balbettando il rosso.
Potter alza una mano.
"Non dire una cazzo di parola, vattene"
Alterna lo sguardo da me a Harry, preoccupato.
È preoccupato davvero che io possa fargli del male? Come potrei? Non riesco nemmeno a stare sulle mie gambe.
"Va via ora, Ron" sentenzia Harry riprendendo a camminare.
In un attimo siamo nella Stanza delle Necessità, fortunatamente il bagno era al settimo piano, non credo sarei riuscito a camminare a lungo altrimenti.
Potter mi appoggia a terra prima di iniziare a trasfigurare cose a caso in modo che possano formare un letto con coperte e cuscini.
"Ehi" dice Richard entrando "ti ho portato un cambio pulito"
Poggia i vestiti al mio fianco.
"Aiutami a cambiarlo Harry"
"Faccio da solo" mormoro cercando di alzarmi.
Cado di nuovo a terra.
Le mie gambe non vogliono collaborare.
Harry si fa avanti, prendendo i vestiti e poggiandoli sul letto.
"Non fare l'orgoglioso Malfoy, fatti dare una mano"
Rassegnato, collaboro con loro.
Le dita di Harry arrivano ai bottoni della camicia, si impegna per aprirne uno alla volta senza fare la minima pressione sul mio petto, ricoperto dalle ferite.
L'aria fredda mi pizzica la pelle, ho il corpo gelato e non avere niente a coprirmi non aiuta.
Non ho niente a coprirmi.
Ho la pelle esposta.
Sgrano gli occhi.
Il Marchio.
Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
Harry sta tenendo il mio braccio sinistro.
Come ho fatto a non pensarci prima?
Cerco lo sguardo di Richard, implorandolo per un aiuto silenzioso.
I suoi occhi però sono già fissi su Harry che guarda il tatuaggio sulla mia pelle.
Sto vomitando.
Questo, unito a tutto il sangue perso, mi fanno svenire.
O forse il mio corpo ha provato a farmi fuggire da questa situazione del cazzo.
Come se servisse a qualcosa.