Revenir

Harry Potter - J. K. Rowling
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Revenir
Summary
Regulus Black è morto.Almeno fino a quando lui non decide di perdonarlo.Tornando indietro, aiuterà altre persone lungo la strada. This Fanfiction is in italian but can be read in other languages using online browser translation 😊 I hope you enjoy it!
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D i e c i

R e g u l u s

 

Siamo sulla Torre di Astronomia. 

Non ho ben chiare le dinamiche grazie alle quali siamo arrivati quassù.

Draco è appoggiato al parapetto e guarda assente verso il lago nero.

 

"Se ti dico un segreto, prometti che resterà solo nostro?"

 

"Si" 

È per questo che sono tornato ad Hogwarts, devo avvicinarmi abbastanza a lui cosicché si fidi di me. Potrò aiutarlo solo allora.

 

"Ho avuto un attacco di panico"

 

Incrocio le gambe davanti a me.

"Li avevo anche io"

 

Si gira verso di me, guardandomi per la prima volta da quando siamo venuti quassù.

La luna si riflette sui suoi lineamenti. 

È visibilmente più stanco di quando abbiamo iniziato l'anno scolastico.

 

"Come ne uscivi?"

"Ognuno li gestisce come vuole, io non riuscivo a stare bene senza qualcuno vicino ed era un problema visto che ero sempre solo, ho chiesto aiuto ad un elfo domestico, lui mi aiutava a stare meglio"

 

"Ne ho avuto uno perché mi hanno minacciato e incredibilmente, anche io sono stato aiutato oggi, è stata la prima volta"

Lo guardo curioso. 

Lo hanno minacciato i mangiamorte?

Si è fatto vedere debole e spaventato da qualcuno?

"Da chi?" chiedo cercando di avere le risposte a due domande diverse.

 

Deglutisce un paio di volte, lo sguardo puntato verso le stelle.

"Harry Potter"

 

Ovviamente risponde solo ad una delle due, strano che abbia deciso di rispondere proprio a questa.

"E?"

 

"E ha funzionato" ridacchia sconsolato "ora ho paura che inizi a seguirmi o non so che altro, ho già troppi problemi con questo" dice indicandosi il braccio sinistro "non mi serve anche il Prescelto come segugio"

 

"Non so che incarico tu abbia" ammetto "ma sarebbe tanto male se venissi scoperto? Se avessi una possibilità di fuga?"

 

Apre la bocca un'infinità di volte.

"Non puoi essere serio" mormora "mio padre è ad Azkaban, mia madre da sola con i mangiamorte, non posso fallire o lei.." 

Non finisce la frase. 

So cosa potrebbe fare Voldemort.

E lo sa anche lui.

 

"E se loro fossero al sicuro? Se dipendesse solo da te?" domando.

Se trovassimo un modo per "salvare" la sua famiglia, lui sarebbe disposto a lasciar perdere tutto? Sarebbe disposto a voltargli le spalle?

 

"Scapperei via a gambe levate, mi farei proteggere da Silente anche a costo di implorarlo" sussurra piano, non deve essere facile per lui ammettere una cosa simile.

Io non sono mai riuscito a chiedere aiuto.

 

"Ehi stronzetti" ci saluta Theo con un sorriso a trentadue denti che si spegne lentamente vedendo le nostre facce.

"Che succede?" domanda preoccupato.

 

Malfoy fa un cenno con la testa verso di me.

"Racconta tutto tu, io ho bisogno di distrarmi un po', vi aspetto dopo" dice andandosene.

 

E io, ovviamente, ripeto a Theo tutto quello che mi è stato detto.

 

"Io lo farei" 

"Cosa?" 

Mi guarda come se volesse farmi percepire la serietà delle sue parole.

"Io abbandonerei tutto, non ho niente da perdere, gli volterei le spalle già adesso"

 

"Fallo allora, no?"

Muove la testa, un sorriso tirato sul volto.

"Fino a quando Draco sarà coinvolto, io starò vicino a lui, qualsiasi cosa debba fare, non sarà mai solo"

 

"Perché?" 

Si, non riesco proprio a non impicciarmi della vita altrui.

 

"Quando mio padre era particolarmente sadico con me, lui si metteva in mezzo. Mio padre non poteva minacciare Draco, è pur sempre il figlio di Lucius e per le gerarchie purosangue sta al di sopra di lui, quindi semplicemente non mi faceva più del male.

E se invece Draco mi trovava dopo che lui aveva finito di torturarmi, mi portava a casa sua con qualche scusa. Lucius ci copriva sempre le spalle, mi invitavano spesso da loro, Narcissa, invece, mi curava ogni ferita" 

I suoi occhi traboccano di amore.

"Sono la mia famiglia, non li abbandonerò nemmeno io. Soprattutto non volterò le spalle a Draco. Lui è mio fratello"

 

Non posso che annuire di fronte alla sincerità delle sue parole.

Malfoy è consapevole di quello che sta facendo il suo amico per lui?

Non credo, non glie lo avrebbe mai lasciato fare altrimenti.

È fortunato però, quasi nessuno avrebbe sopportato questo per semplice amicizia.

Un po' lo invidio.

 

"Allora Alex, ora che sai quasi tutto di noi, vuoi integrarti davvero tra i Serpeverde?" mi chiede con il suo solito sorriso sul volto.

 

Finalmente. Ci sono voluti due mesi per arrivare a questo momento.

"Ovviamente" gli sorrido di rimando.

 

—————

 

Siamo alla Stamberga Strillante. 

Perché sono tutti fissati con questo posto?

 

Saliamo le scale fino al primo piano.

Draco ha la testa appoggiata sulle gambe di una ragazza con i capelli neri a caschetto, lei gioca con i suoi ciuffi biondi.

 

Il ragazzo che mi aveva guardato male il primo giorno quando mi ero seduto vicino a Malfoy, invece, è sdraiato accanto a loro mentre un'altra ragazza, dai capelli così biondi che sembrano bianchi, è appoggiata al davanzale della finestra.

 

Lo sguardo di tutti è puntato su di me. 

Vedo che cambiano postura, diventando più rigidi.

 

"Tutto apposto con lui, tranquilli" dice Draco richiudendo gli occhi.

 

"Ciao amore" dice con voce sdolcinata la ragazza dai capelli a caschetto prima che Theo si avvicini per baciarla.

 

Ah.

Non sapevo stesse con qualcuno.

Forse non sono abbastanza informato su di loro.

 

"Ragazzi vi presento Richard Alexander Baker, Alex loro invece sono Pansy, Daphne e Blaise"

 

"Ciao a tutti" saluto.

Salazar, era una vita che non provavo questo imbarazzo.

 

"Sembri più vecchio" mi dice la bionda.

Senza filtri, mi piace.

 

Beh, teoricamente sono nato trentacinque anni fa anche se ho il corpo e l'aspetto di un ventenne.

Ma loro hanno pur sempre sedici/diciassette anni.

Optiamo per una mezza verità.

 

"Sono più grande di voi" confermo "mi hanno bocciato un anno"

 

Draco apre un solo occhio, guardandomi curioso.

"Quando?"

 

Facciamo del drama? Ma perché no.

"Quando è morta mia madre.." dico piano.

Cazzo, avrei dovuto recitare.

L'argomento cade subito.

 

"Quindi ti sei conquistato la fiducia di Theo e Draco eh?" dice Blaise lanciandomi un biscotto.

 

"Così pare" 

 

"Beh adesso fai parte del nostro gruppetto" mi dice Pansy sorridendomi gentilmente "potrai fidarti di noi e noi lo faremo con te"

 

Daphne si avvicina a me, facendomi l'occhiolino.

"Qui tutti sappiamo tutto di tutti" 

 

Mi spaventa.

 

—————

H a r r y

 

"Ha avuto un attacco di panico Herm, aveva paura gli facessi del male"

 

"Ha sedici anni! Cazzo! Hanno usato davvero la Crucio su di lui?!"

 

Annuisco senza aggiungere altro.

Come posso? 

Sta davvero tirando avanti, cercando di sopravvivere in ogni modo che può.

 

"Se non ci fosse stato Reg" mormora Mione "probabilmente non ce ne sarebbe importato nulla di lui, oggi sarebbe stato solo"

 

"Lo so, ha anche dovuto convincermi sai? Non volevo nemmeno aiutarlo, Godric quanto sono idiota" bofonchio, questo suo lato mi ha davvero sconvolto "beh ha sempre fatto lo stronzo, era difficile sapere cosa davvero stava passando"

 

"Ho una mia teoria per questo" mi dice.

Ovviamente. Herm ha sempre una teoria per qualcosa.

 

"Tipo?"

 

"La scorsa volta sembrava quasi deluso, penso per lui sia un gioco il vostro litigare"

 

"Ma non è vero! Insulta te per il sangue e l'aspetto, Ron per la sua famiglia e altre mille cose, che scusa avrebbe con voi?"

 

Herm alza le spalle.

"Non sto dicendo che non sia un vero stronzo, all'inizio ci avrà insultati anche sul serio ma ora, secondo me, lo fa per mantenere quel minimo di normalità da adolescente"

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