Revenir

Harry Potter - J. K. Rowling
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Revenir
Summary
Regulus Black è morto.Almeno fino a quando lui non decide di perdonarlo.Tornando indietro, aiuterà altre persone lungo la strada. This Fanfiction is in italian but can be read in other languages using online browser translation 😊 I hope you enjoy it!
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N o v e

H a r r y

 

Ho sempre odiato Halloween. 

Non è mai stata solo una festa per me, è sempre e solo stato il giorno della morte dei miei genitori.

 

Però, a quanto pare, isolarmi e piangere in camera fino a non avere più lacrime, non è un piano ideale.

Almeno secondo mamma e papà.

Mi hanno detto che loro amavano questa festa.

Per questo mi ritrovo qui, invece che in camera mia.

Per questo sono ad Hogsmade, ai Tre Manici di Scopa, insieme a tutti gli altri, a bere burrobirra.

 

È sempre per questo motivo che mi sforzo di ridere alle battute di Ron e cerco di non pensare a loro.

 

Alzo il viso verso l'alto.

 

Mamma, papà? Mi state guardando? Ci sto provando a godermi questa festa, come facevate voi.

Però mi mancate tanto, lo sapete?

 

"Oh Harry ti prego, racconta di quando hai quasi ingoiato il boccino durante la partita" dice Dean riportandomi alla conversazione.

 

Racconto per la milionesima volta quella storia e la discussione si sposta sul Quidditch, ognuno racconta qualcosa di suo.

 

In fondo Halloween potrebbe non essere così male.

 

Sto ancora ridendo a crepapelle per la storia di Ginny che insegue Ron sulla scopa, quando vedo dalla finestra Malfoy.

 

Cammina con un'espressione abbastanza terrorizzata sul viso, un uomo con un cappuccio nero dietro di lui.

 

"Ne volete un'altra?" chiede Herm alzando il suo boccale finito.

 

Si.

No.

Cazzo, che faccio? Vado a vedere che combina? Vado a vedere se è tutto apposto?

Godric, perché mi importa?

Se fosse in pericolo? Io sarei lo stronzo che lo ha visto e non lo ha aiutato.

Se invece mettesse me in pericolo? 

Non ha scelto lui di trovarsi in questa situazione però. 

 

"No, grazie Herm, vado un attimo fuori" rispondo alzandomi.

 

L'aria fredda mi colpisce in viso, nei prossimi giorni dovrebbe nevicare.

Ma chi me lo ha fatto fare?

Seguo la direzione presa dai due fino a quando non vedo il lungo mantello nero.

 

Stanno andando verso la Stamberga Strillante.

 

Arrivati davanti alla staccionata, l'uomo incappucciato spinge Draco contro un palo, puntandogli la bacchetta sotto il mento.

 

Non posso intervenire. Metterei a rischio entrambi, soprattutto me stesso.

Malfoy non è ancora dalla nostra parte.

 

Da qui riesco a vedere la sua mano destra, distesa lungo il fianco, trema leggermente.

 

L'uomo sembra parlare per un'eternità, finalmente però ad un certo punto si allontana da lui.

 

Tiro un sospiro di sollievo, sono quasi tentato di andarmene quando lo vedo.

Vedo l'uomo puntare la bacchetta contro il corpo di Malfoy e urlare "Crucio", vedo Draco contorcersi a terra per qualche istante prima che il mantello nero si smaterializzi altrove.

 

Dicono che i problemi mi trovino in automatico, che li attiro. 

La verità è che io vado a cercarli, mi ci butto a capofitto.

E se non li trovo, li creo.

 

Altrimenti, per quale cazzo di motivo sto correndo ad aiutare Draco Lucius Malfoy?

 

—————

D r a c o

 

Il dolore mi penetra fin dentro l'anima. Mi fanno male anche parti del corpo che non sapevo di avere.

 

"Porta a termine l'incarico o ti costringeremo a torturare tua madre"

 

Ingoio un conato di vomito ripensando alle sue parole.

 

"Useremo l'Imperio su di te per fartela uccidere"

 

"La tortureremo così a lungo che tu desidererai vederla morta"

 

"Oppure magari ti immobilizziamo mentre obblighiamo tuo padre a farlo"

 

"Magari potremmo uccidere anche lui, sarebbe la cena perfetta per Nagini"

 

Tutte le parole e le frasi si ripetono di continuo nella mia testa.

 

Morte. Dolore. 

 

È normale non respirare più? 

Si può vivere senza ossigeno?

 

Ho la gola chiusa.

 

Non riesco a far entrare aria.

 

Ho freddo.

 

Che devo fare?

 

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3

4

Cazzo, non funziona.

Merda.

 

Ho le guance bagnate.

Sto piangendo? 

 

Dove mi trovo?

 

Non vedo nulla, è tutto sfocato.

Confuso.

 

Sento l'aria intorno a me stringersi, è pesante.

 

Chi ho vicino?

 

Sento che qualcuno mi sta toccando.

 

Mi voglio già uccidere?

 

Mi allontano subito.

 

Ho paura.

 

Aiuto, per favore.

 

Qualcosa si alza e si abbassa sotto il mio palmo.

È caldo.

 

Qualcuno mi sta facendo sentire come respirare.

 

Chiudo gli occhi.

 

Seguo il ritmo che mi da.

 

Dentro e fuori.

Dentro e fuori.

 

Quanto tempo è passato?

 

Riesco finalmente a percepire di nuovo il mio corpo, mi fa male ovunque.

 

Il respiro non è del tutto regolare.

 

Mi appoggio ancora un altro po' alla presenza sconosciuta vicino a me, ho bisogno solo di un altro momento.

 

"Draco ci sei?"

Questa voce. 

Non è lui, mi avrebbe lasciato soffocare piuttosto.

 

Apro lentamente gli occhi.

Merda.

È lui, invece.

Potter.

 

Sono disarmato, stremato a terra. 

Ho avuto un attacco di panico. 

Sono debole.

Adesso potrebbe farmi male sul serio e io non potrei impedirglielo.

Non ne ho le forze.

 

Mi allontano istintivamente da lui.

 

"Non farmi male" supplico, non è da me ma non potrei sopportarlo.

 

La sua mano trova di nuovo la mia, portandola di nuovo al suo petto.

"Non stai ancora bene, continua a respirare con me"

 

Perché? 

 

"Dentro e fuori, va bene?"

 

Perché lo stai facendo?

 

"Adesso prendo la bacchetta per trasfigurarti un po' di acqua, okay?"

 

Perché mi stai aiutando Potter?

 

"Ecco, bevi un po' e continua a respirare"

 

Non ha senso, non ha il minimo senso.

 

Dopo aver finito l'acqua e aver fatto altri due profondi respiri ho di nuovo padronanze di me.

Mi sento bene.

Quasi.

 

Appoggio la testa contro il palo che ho alle mie spalle.

"Hai sentito?" 

Meglio togliersi il dente subito.

 

"No, ho visto tutto però"

Bene, almeno non sa che sono un mangiamorte o che incarico mi hanno assegnato.

 

"Mi hai seguito?"

"Si" ammette.

"Non ti fai mai i cazzi tuoi, eh?"

 

Alza un sopracciglio e riesco a capire quello che vorrebbe dirmi senza bisogno che parli.

"Seriamente vuoi lamentarti di questo quando ti ho appena aiutato?"

 

Deglutisco a vuoto un paio di volte.

"Perché lo hai fatto? Perché non mi hai fatto del male?"

 

"Per quanto tu possa essere uno stronzo viziato, non meriti di soffrire così, né ora né mai"

 

Una risata mi esce automaticamente, causandomi un attacco di tosse. 

Ho ancora troppa poca aria nei polmoni per ridere.

Salazar sa se non ho passato di peggio.

 

"Bevi un altro po'" dice porgendomi un altro bicchiere d'acqua.

 

Ma come mi sono ridotto così?

 

"Sto bene ora, puoi anche andare" 

Sono già pietoso di mio, non voglio metterci anche un Harry "Il Prescelto" Potter che mi fa da mamma.

 

Si alza senza protestare. 

"Non so cosa sia successo ma, se tu dovessi mai voler un aiuto, conta su di me, non ti volterei le spalle, c'è sempre una scelta"

 

Io, chiedere un aiuto, ad Harry Potter?

Non mi volterebbe le spalle?

Lui si sta proponendo per aiutarmi?

C'è sempre una scelta?

 

Non ha la più pallida idea della situazione del cazzo in cui mi ritrovi.

 

Lo guardo che si allontana.

 

Lo faccio? Non lo faccio?

Merda. 

Devo farlo.

 

Traballante, mi alzo in piedi.

 

"Ehi!" urlo obbligandolo a fermarsi.

"Grazie Harry"

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