
O t t o
S i r i u s
Io e Remus abbiamo ripreso a vederci come se fossimo degli adolescenti e non uomini adulti che vivono insieme.
Durante questo mese ci siamo visti ogni giorno per un paio d'ore, abbiamo dormito insieme solo poche volte.
Ecco perché aspetto con ansia questo fine settimana, staremo insieme due giorni di fila, solo noi due.
Entro nel salotto, passando per il camino.
Non trovandolo sulla sua solita poltrona a leggere, so esattamente dove sia.
Salgo rapidamente le scale fino all'ultimo piano, le loro risate arrivano fino a qui.
"Ehi amore" lo saluto, prima di girarmi verso i miei due amici.
So che è solo un quadro e questo non sostituirà la loro presenza ma mi fa bene averli qui.
"Ciao coppietta Potter" saluto anche loro, raggiante.
"Pads! Finalmente! Non ti vedo da una vita amico, raccontami tutto"
James è proprio come lo ricordavo, la sua personalità è rimasta impressa nella tela incredibilmente fedele alla realtà.
Lo stesso vale per Lily, lo sta guardando con le mani sui fianchi e un cipiglio di disapprovazione.
"Almeno senti prima come sta, no? Ignorante"
Sorrido riconoscendo le dinamiche tra di loro.
"Tutto bene, grazie per averlo chiesto Lily" mimo un inchino e mi giro verso il mio migliore amico "ho delle news niente male"
Remus mi fa spazio sul divano vicino a lui, tirandomi tra le sue braccia.
Mi lascia un bacio languido sul collo.
Godric, possiamo parlare dopo di questo e andare subito in camera da letto?
Scuote la testa come se mi avesse letto nel pensiero e mi fa un sorrisetto di chi la sa lunga.
"Racconta dai" mi dice.
Va bene, avrò la mia vendetta dopo.
"Draco Malfoy è gay, sicuro al 99%"
"Godric, quanto mi mancano i gossip di Hogwarts, Marlene e Mary lo avrebbero saputo prima di tutti gli altri"
James scaccia la voce di Lily con una mano, sappiamo tutti che se iniziamo a parlare del passato, la giornata finirà in lacrime.
"Chi gli piace?" chiede curioso James.
Sorrido compiaciuto.
"Harry"
Gli occhi di Lily si illuminano, prima che la sua risata rimbombi in tutta la stanza.
"E al mio bambino piace Draco"
Prongs aggrotta le sopracciglia.
"Quando te lo ha detto? Perché a te si e a me no?"
La rossa scuote la testa.
"Non me lo ha detto ma, amore, si capisce. Ci parla continuamente di lui"
"Si, ma ne parla male"
"Come no, così come Sirius parlava sempre di Moony al quinto anno"
Remus si gira offeso nella mia direzione.
"Parlavi male di me?"
"No" borbotto "però chiedevo un po' troppo di te a Lily a quanto pare"
"Fidatevi, anche Harry è attratto da Draco, deve solo capirlo e accettarlo, sapete per tutta quella storia che si odiano e bla bla bla"
Tutti e tre guardiamo spaventati Lily, sapere che leggeva anche noi con questa facilità mi fa rabbrividire.
"Mi metti paura amore" dice Prongs, la testa di Moony e la mia si muovono contemporaneamente su e giù.
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H e r m i o n e
"Capitolo 5: rune apocrife e riti runici.
Sono definite rune apocrife una serie di simboli che per convenzione sono definite rune pur non facendo parte di alcun alfabeto futark.
Nessuno conosce la loro precisa derivazione, anche se si reputa che possano essere parte di un primordiale alfabeto runico indoeuropeo. Il suono tradotto da queste rune è ignoto e tutt'ora è dibattuto se esse traducano davvero un suono, ciò che però è stato recuperato, almeno per quelle in uso, è il loro significato"
Rileggo per la centesima volta il piccolo paragrafo cercando di memorizzarlo, oggi non sono per niente concentrata e dover scrivere un saggio su Rune Antiche si rivela un'impresa.
Fortuna che è per la prossima settimana.
Sbuffo prima di legarmi i capelli con una matita.
Adoro la biblioteca dopo l'ora di cena, è praticamente deserta e il silenzio è confortante.
L'odore di libri mi inonda le narici.
Sto per rimettermi a leggere quando un origamo a forma di cigno vola sul mio quaderno, è incantato e sinceramente, è bellissimo.
Mi guardo intorno, sono da sola.
Il cigno spiega le ali e vedo dell'inchiostro nero all'interno.
Curiosa, lo apro delicatamente.
"Passeggiata sul lago nero, ci stai?
-R.A.B."
Ovviamente è lui.
Solo Regulus potrebbe avere questa classe.
"Si
-H.J.G." scrivo a mia volta.
Il pezzo di carta torna nella sua forma iniziale e vola dietro gli scaffali.
Finisco di mettere a posto le mie cose proprio nel momento in cui Regulus sbuca di fronte a me, il cigno che si muove sul palmo della sua mano.
"Okay Granger, voglio sapere cosa significa J., voglio prenderti un po' in giro"
"Jean" dico soddisfatta "i nomi babbani sono decisamente meno egocentrici di quelli di voi maghi"
"Sono più banali, vorrai dire"
Mimo la stessa reazione che ha avuto lui la scorsa volta.
"Richard, vuoi farmi morire dicendomi certe cose?"
Lui ridacchia prima di porgermi il braccio.
Godric, chi ti porge ancora il braccio?
E perché sto arrossendo?
Dio mio, devo darmi una calmata.
I corridoi di Hogwarts sono deserti, illuminati solo dai candelabri o dalle fiaccole laterali.
Arriviamo in men che non si dica sulle sponde del lago.
"Allora, Jean" dice marcando bene sul mio secondo nome "raccontami qualcosa che nessuno sa su di te, qualcosa che posso custodire solo io"
È la prima volta che mi chiedono una cosa simile.
Mi siedo ai piedi di una quercia lanciando un incantesimo per riscaldarmi sui miei vestiti.
"Leggo l'ultimo capitolo di ogni libro che compro, devo vedere se ne vale la pena"
Porta la mano sopra al cuore, stringendo il tessuto del maglioncino.
"Jean ti supplico, mi ferisci così"
Alzo gli occhi al cielo prima di fargli una linguaccia.
"Tocca a te"
Cammina di fronte a dove sono seduta, il suo indice batte sul suo mento mentre inizia a riflettere.
"Il mio Patronus è un cane, ho pensato a Sirius quando lo ho evocato. Ovviamente non lo sa, è già abbastanza egocentrico così" mima un inchino muovendo la mano in aria.
È il mio turno.
"Non so giocare a scacchi, non capisco come si faccia ma non tollero perdere quindi, quando qualcuno mi propone di giocare, dico che mi annoia farlo"
Sbarra gli occhi ma non commenta ulteriormente. È il suo turno.
"Quando Sirius mi stava perdonando, quella notte quando stava per morire, non volevo più tornare indietro"
Cazzo. Questa è pesante.
"Perché?" chiedo.
Alza le spalle mettendo un piccolo broncio.
"Non volevo tornare a vivere senza di lui"
È troppo dolce.
Okay, tocca a me.
Reg si siede al mio fianco mentre io penso a qualcosa che possa uguagliare la sua confessione.
"Una volta, ho desiderato di poter tornare indietro nel tempo e farmi mandare in Corvonero così da non avere a che fare con tutto il casino di Harry"
"Per casino intendi?"
"È da quando siamo arrivati che ogni anno ne succede una diversa, volevo solamente essere una studentessa come gli altri"
Mio dio.
Che bello togliersi questo peso.
Non credevo che lo avrei mai detto a voce alta.
"Adesso ho paura dell'acqua, stare nella sala comune dei Serpeverde mi fa venire i brividi" mi confessa.
La loro sala comune è proprio sotto il lago nero.
"Non mi è chiaro ancora perché sei morto" confesso.
Si, okay, è tornato in vita grazie al perdono di Sirius e bla bla bla.
Ma perché si trovava lì?
Perché è morto? Come?
Ne era sicuramente consapevole, altrimenti non avrebbe fatto quel rituale oscuro.
"Sei troppo intelligente Jean" ridacchia guardandomi "questo è un segreto che ancora non posso svelare"
Lo accetto. Non per forza deve raccontarmi ogni cosa, così come io non devo farlo con lui.
In questo strano rapporto che abbiamo, ognuno perde solo quello che l'altro è disposto a dare.