
MALANDRINI
James e S irius erano seduti sul portico che dava al giar di no interno, poco distante dall’aula di trasfigurazione.
«Credi possa funzionare?» James indicò un punto del pavimento.
« D ove?» Chiese S irius muovendo la testa.
«Tipo qui…» J ames si alzò e pestò un punto. «È abbastanza centrale.» Camminò avanti e indietro per il corridoio. «Ci passano per forza.»
«Sì, può andare» annuì S irius ma dobbiamo capire come fare. Si picchiettò il palmo con la bacchetta. « Ma non possiamo far sparire tutto il pavimento.»
«Esiste un incantesimo che contenga la sparizione?» Chiese J ames scansandosi per far passare due ragazze di T assorosso del quinto anno.
«Immagino di sì, ma chi lo sa fare?»
«Chi sa fare cosa?» Remus arrivò alle spalle di S irius facendolo sobbalzare.
«Per le tette di M organa, non farlo mai più!»
«Ehi R em, ti trovo meglio» lo salutò J ames tornando a sedersi sul muretto.
«S ì secondo M adama C hips mi sono solo raffreddato.»
«Ottimo sorrise passandosi una mano fra i capelli ruffi. «Stiamo pianificando qualcosa di grosso.»
«Ah sì?» Remus passò lo sguardo fra i due con un uombra di preoccupazione sul viso.
«Ma abbiamo bisogno della tua abilità in incantesimi.»
«Pe r fare?»
Il sorriso di S irius si allargò.
La lezione di trasfigurazione fu una delle più difficili quel giorno. Tutta la classe del primo anno faticò a seguire le complicate istruzioni scritte alla lavagna. La professoressa McGranitt aveva fatto passare l’evocare una fiamma di fuoco magico di colore azzurro che scalda senza bruciare una cosa semplice. Ma Caradoc si ritrovò a fissare la lavagna piena di istruzioni con un mal di testa crescente. Si voltò speranzoso verso Dorcas, ma anche lei era riuscita a mala pena a produrre delle scintille dalla bacchetta.
Quando finalmente finì la lezione uscirono tutti frastornati. Nessuno era riuscito a produrre nulla che assomigliasse a una fiamma.
«Come minimo ora mi ci vogliono sei ore di pausa.» disse Wilkes sbadigliando vistosamente.
«Io dico di fare buco a erbologia» propose Rosier
«Oh sì, passeremmo proprio inosservati» annuì Avery «Siamo solo la maggior parte della classe.»
«Mica devono fare buco tutti i Serpeverde» ribatté Mulciber.
«Già» annuì Caradoc voltandosi a guardare. «Dorcas e Emma, voi due andate a erbologia e dite alla Sprite che noi altri siamo malati.»
«Contaci» disse ironica Dorcas con un ghigno.
Rosier fece un passo indietro per affiancarla «Sai dovresti essere più accondiscendente, dolcezza»
Lei per tutta risposta gli diede una spinta verso la parete. «Prova a chiamarmi dolcezza ancora e…»
Il resto della frase venne coperto dal grido di Bertram, un ragazzo di Corvonero.
Il gruppo di Serpeverde si bloccò guardandosi indietro. I Tassorosso e gli altri due Cornovero guardarono a terra, dove la testa e il busto di Bertram era incastrato dentro il pavimento. Il ragazzo mosse la braccia impancato.
«Tiratemi fuori! Tiratemi fuori!»
Black, Potter, Minus e anche Lupin si stavano sbellicando dalle risate, seguiti dopo poco da altri compagni.
Kingsley e Aurora cercarono di tirare su Bertram ma per quanto ci provassero il ragazzo rimase ancorato al pavimento.
«Cosa senti? Le gambe poggiano su qualcosa?» Chiese Aurora con il fiato corto.
«Su cosa vuoi che appoggino?» Strillo Bertram «C’è il fottuto vuoto!»
«No, ci sono i sotterranei.»
«Cosa? Vuoi dirmi che le miei maledette gambe stanno penzolando nei sotterranei?»
«Forte!» Esclamò Avery
«Andiamo a vedere» propose Mulciber con un largo sorriso. I due corsero verso le scale di pietra che scendevano nei sotterranei ridendo.
«Ehi aspettatemi!» Wilkes scattò seguendoli e rischiò di inciampare, provocando la risata sguaiata di Caradoc.
«Che succede qui?» la voce imperiosa della McGranitt li fece tutti voltare di scatto. La strega era uscita dall’aula con aria livida. «Si può sapere cosa… Aubrey! Fate largo, fate largo!» tutti si scansarono per farla passare. Estrasse la bacchetta rapidamente e la sventolò per diversi secondi tenendo le labbra strette.°
King, Shacklebolt andate nei sotterranei, cercate le gambe del signor…
«Ci sono già Mulciber e Avery, professoressa» disse Caradoc facendo un passo in avanti.
Molto bene inspirò seccamente. Aubrey non agitarti,. King, Shacklebolt tenetelo per le braccia.
I due si affrettarono a chinarsi sul compagno.
Con un nuovo colpo di bacchetta il pavimento attorno al busto di Bertram si illuminò e sparì del tutto rivelando un buco profondo. Guardando giù videro Mulciber, Avery e Wilkes nel sotterraneo che guardavano verso di loro.
La McGranitt si affrettò a controllare il Corvonero «Tutto bene Aubrey? Senti le gambe?»
«S… sì, professoressa.» Rispose tremante.
«Accompagnatelo in infermeria» ordinò a King e Shacklebolt.
«Professoressa…» Aurora si avvicinò timidamente «Posso accompagnarli anche io.»
«Vai» annuì seccamente prima di rivolgersi a tutti gli studenti rimasti
«Chi è stato a farlo?»
Nessuno parlò.
Potter si avvicinò al buco incuriosito, Evans fissò seria Black che al contrario sembra sul punto di mettersi a fischiettare.
«Lo scoprirò, statene certi. Ora filate a erbologia» stizzita fece apparire delle transenne attorno al buco e osservò gli studenti allontanarsi.
«Ragazzi sbrigatevi!» gridò Rosier verso i tre Serpeverde ancora nei sotterranei.
Lily si avvicinò a Severus e Caradoc mentre uscivano dal castello, attraversarono il fazzoletto d’orto e camminarono verso le serre.
«Chi pensate sia stato?» chiese lei curiosa
C aradoc alzò velocemente le spalle eh chi lo sa
«Già, chi lo sa?» Severus scoccò una lunga occhiata verso Lupin, Black, Potter e Minus che saltellavano davanti a loro ridendo.
«È un incantesimo molto avanzato, almeno di livello G.U.F.O.» disse la McGranitt osservando il buco sul pavimento. «Evanescenza circoscritta.»
«Unito a un’illusione di ambiente. Sono passato di quei questa mattina, per fortuna non ci sono cascato dentro.» rifletté Vitious.
«Non possono essere stati degli studenti del primo anno a farlo» Lumacorno si grattò nervosamente la testa. «Deve essere stato qualcuno almeno al quinto.
«Assomiglia al gradino mancante a metà rampa sulle scale che danno alla torre di Grifondoro» ricordò Vitious.
«Sì, ci stavo pensando anche io.» ammise la McGranitt stringendo le labbra.
«Abbiamo a che fare con dei veri e propri malandrini» commentò Lumacorno con un mezzo sorriso. «Non che approvi, naturalmente» aggiunse incrociando lo sguardo severo della strega.
Non visti dietro l'angolo del corridoio Sirius, James, Remus e Peter di ritorno dalle serre si scambiarono una lunga occhiata prima di allontanarsi di corsa ridendo.
«Malandrini…» ripeté James
«Ha un certo fascino» annuì Sirius appoggiandosi al muro freddo.
«Allora così sia, d’ora in avanti saremo i Malandrini!» annunciò James con tono solenne.
Peter annuì con entusiasmo e Remus acconsentì sorridendo.