The Story of the Prince

Harry Potter - J. K. Rowling
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The Story of the Prince
Summary
La prima guerra magica non è esplosa di colpo, non c’è stata una battaglia plateale ne schieramenti ben divisi. I Mangiamorte si sono insinuati nella comunità magica. Voldemort ha acquisito potere con pazienza e mentre uno dei più pericolosi signori oscuri di tutti i tempi si nascondeva dietro la facciata di un mago elegante e potente i giovani studenti di Hogwarts dovevano imparare a vivere in un mondo che presto sarebbe stato distrutto dalla guerra.I Malandrini non sono stati i soli studenti a combattere e perdere la vita, molti altri anche nella fazione opposta erano convinti di essere nel giusto e pur di perseguire i propri ideali hanno dato la vita.Questa è la loro storia.La storia di Severus Piton, Caradoc Dearborn, Regulus Black, Barty Crouch, Evan Rosier, Bruce Mulciber, Edmund Avery, Bellatrix, Andromeda Black e molti altri.
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PRIMO GIORNO

«Ma si può sapere che vuole quel magono?» Avery scoccò un'occhiata infastidita verso Gazza mentre lo superavano nel corridoio del piano terra, diretti all’aula di trasfigurazione per la prima lezione.
«Sta solo facendo il suo lavoro» rispose aurora sinistra con una veloce alzata di spalle.
«Ma quale lavoro? Usa una scopa per pulire invece che un gratta e netta» ridacchiò Rosier mimando il gesto come se fosse una cosa ridicola.
«Non può usare la magia» ricordò la ragazza togliendo le pieghe dalla sua uniforme di Corvonero.
«Appunto» si intromise Mulciber. «Dai è ridicolo assumere un magono a lavorare qui.»
«Credete che Silente lo paghi?» Chiese Wilkes con una smorfia.
«Gli da vitto e alloggio, è già troppo» disse Avery fermandosi davanti alla porta chiusa.
C’era già un piccolo gruppo di Grifondoro e gli unici tre smistati a Tassorosso.
Shacklebolt se ne stava invece seduto sul muretto sotto uno degli archi che si affacciava sul giardino interno.
Lily si avvicinò al gruppo di Serpeverde salutando Piton con un ampio sorriso.
«Tu saresti?» Le chiese Mulciber alzando il mento.
«Lily Evans» disse lei diventando di colpo seria.
«È una a posto» disse Caradoc avvicinandosi.
«Oh ma guarda chi c’è. Un ragazzo dall’aria aristocratica con lunghi capelli scuri diede una leggera gomitata a un altro Grifondoro che indossava degli occhiali rotondi.
«Ah, Mocciosus» rise fissando Piton.
Il gruppo di Serpeverde guardò i due Grifondoro con aria confusa.
Caradoc cercò lo sguardo si Severus, forse erano suoi amici, stavano solo scherzando? Ma anche lily sembrava infastidita da loro.
«Cerchi già rogne, Potter?» Mulciber fece un passo in avanti seguito come un ombra da avery.
«Oh sì, sto tremando» ghignò Potter infilando una mano nella tasca dei pantaloni, dove probabilmente teneva la bacchetta.
La porta dell’aula si aprì di colpo e la professoressa McGranitt si affacciò con sguardo severo.
Entrate. Ordinò scostandosi in modo da farli passare. I Serpeverde entrarono per primi scoccando occhiate serie verso i Grifondoro.
Tutti presero posto nei bachi da due velocemente. Erano tutti divisi per case a eccezione di Lily e Severus.
Mulciber e Avery presero i posti in ultima fila, seguiti da Rosier e Wilkes. Caradoc andò a sedersi di fianco a una ragazza dai capelli neri.
«Dorcas, giusto?»
Lei annuì seria.
«White» disse lui sedendosi.
McGranitt aspettò che anche gli ultimi studenti entrassero e dopo aver fatto velocemente l’appello iniziò a parlare.
«La Trasfigurazione è una delle materie più complesse e pericolose che apprenderete a Hogwarts. Chiunque faccia confusione nella mia aula verrà espulso e non sarà più riammesso. Siete avvisati.»
Poi trasformò la sua cattedra in un maiale e viceversa. Tutti rimasero molto impressionati.
Caradoc si mise più dritto sulla sedia impaziente di provare. Ma ben presto si rese conto che ci sarebbe voluto un bel po' di tempo prima che diventasse capace di trasformare un mobile in un animale.
Presero un mucchio di appunti complicati, dopodiché a ciascuno fu dato un fiammifero che dovevano provare a trasformare in un ago.
Un Grifondoro grassoccio scattò diverse volte mentre qualche scintilla usciva dalla punta della sua bacchetta. Black e Potter risero sonoramente prima di essere ripresi dalla professoressa.
Alla fine della lezione, solo Shacklebolt e Dorcas erano riusciti a cambiare almeno in parte i loro fiammiferi.
La professoressa Mcgranitt mostrò alla classe che erano diventati d'argento e acuminati. Quello di Dorcas aveva anche l’accenno di una punta.
«Avrebbe dovuto darti almeno cinque punti per quello.» si lamentò Vanity Emma affiancandola lungo il corridoio alla fine della lezione.
«Oh ma dai, è solo il primo giorno.»
«Già, e tu sei riuscita già a trasfigurare qualcosa.» Continuò la ragazza.
«Bhe anche Piton ha combinato qualcosa» annuì Caradoc tirando leggermente il Serpeverde avanti in modo da camminargli accanto. «Ho visto un riflesso argentato.»
«Non è vero, era solo…»
«Non fare il modesto Sev, ci stavi quasi riuscendo.» Lo incoraggiò Lily alle spalle.
Ci fu l’accenno di un sorriso sulle labbra del ragazzo prima che tornasse di colpo serio mentre Potter e Black li superavano.
Si affrettarono tutti ad arrivare all’aula di Difesa contro le Arti Oscure.
La stanza era luminosa, le finestre erano socchiuse e lasciavano entrare un venticello tiepido. Ad aspettarli in piedi da fronte alla cattedra c’era un uomo sulla quarantina, con dei lunghi capelli biondi legati in una bassa coda. Si
passò una mano sulla barba folta mentre tutti prendevano posto.
Oakden Hobday era un istruttore Auror, aveva lasciato il ministero per venire a insegnare quell'anno a Hogwarts. A suo dire era diventato complicato tenere un insegnante per quel ruolo per più di un anno.
«Sarà una cattedra maledetta.» disse scherzoso, provocando la risata di molti.
«Bene, cominciamo dal capitolo uno, capelli ruffi, leggi ad alta voce.» Disse indicando Potter che iniziò a leggere con lentezza.
La prima settimana si avvicinò al termine. Dopo i primi giorni di titubanza Caradoc si abituò al fatto di avere dei compagni di stanza. Le prime due notti aveva faticato ad addormentarsi sentendo i respiri dei compagni attorno, con il risultato di svegliarsi sempre più stanco.
Ma con l’arrivo di venerdì si sentì più rilassato.
Anche trovare le aule era diventato facile, sopratutto perché si muovevano sempre in gruppo con gli altri Serpeverde. Ogni tanto Lily provava ad avvicinarsi a Severus prima delle lezioni, ma Mulciber e Avery la guardavano come un’appestata.
«Che abbiamo alla prima ora?» Chiese Rosier finendo in un sorso il suo succo di zucca.
Wilkes lesse l’orario mentre masticava con foga il suo toast imbottito di bacon.
«Pozioni» disse Caradoc leggendo sopra la sua spalla.
«Fantastico» commentò Avery con una smorfia. «Non vedevo l’ora di preparare fanghiglia.»
«Bhe c’è Lumacorno, mio padre dice che è uno a posto.» Disse Caradoc passandosi una mano sugli occhi fino a quando non vide dei puntini bianchi.
«È uno a cui interessa solo se hai parenti importanti.» Disse Rosier picchiettando le nocche sul tavolo.
«Bhe, vedremo» annuì wilkes.
I Serpeverde erano abituati al freddo dei sotterranei, ma tutti gli altri vennero scossi da un vistoso brivido quando entrarono nell’aula di Pozioni.
Caradoc si guardò intorno curioso. C’erano diversi barattoli lungo le pareti, con all’interno degli animali che galleggiavano in del liquido opaco.
A differenza delle altre aule non c’erano banchi ordinati ma tavoli distanziati con diverse postazioni di fuochi e qualche calderone dall’aspetto usurato su alcuni lati.
Mulciber, Avery, Rosier e Wilkes presero un tavolo sulla sinistra. Caradoc seguì Severus e Lily davanti e a loro si unì un Grifondoro dall’aria malaticcia.
«Lui è Remus» presentò Lily allungando una mano verso il Grifondoro.
Caradoc e Severus annuirono iniziando a disporre i propri strumenti sul tavolo.
Un uomo enormemente grasso, calvo e con dei lunghi baffi che lo facevano assomigliare a un tricheco si avvicinò alla cattedra. «Bene, bene, bene» disse Lumacorno, il cui profilo massiccio tremolava fra lo scintillio dei vapori. «Tirate fuori le bilance e gli ingredienti per le pozioni, e non dimenticate la vostra copia di Mille erbe e funghi magici» ci fu un veloce tramestio affinché tutti tirassero fuori l’occorrente. Severus si limitò a raddrizzare il suo libro chiaramente di seconda mano, in modo che il bordo fosse parallelo con il bordo del tavolo.
«Bhe primo anno, benvenuto» si massaggiò la pancia «Oggi non faremo nulla di troppo complicato, per fabbricare pozioni c’è solo bisogno di attenzione e precisione, quindi mi raccomando, calibrate bene le bilance.»
Scoccò un’occhiata significativa verso un Grifondoro basso vicino a Potter e Black che aveva l’aria di stare sudando, mentre si torceva le mani.
«Allora iniziamo da qualcosa di facile.» diede un colpo di bacchetta e alla lavagna apparvero scritte delle fitte istruzioni. «la Pozione Scacciabrufoli è una base per molte altre misture, gli ingredienti base vanno trattati con cura, sopratutto le lumache cornute vanno stufate a dovere. Iniziate con calma e se avete dubbi non esitate a chiedere. Iniziate pure» Lumacorno iniziò a vagare fra i tavoli chinandosi ongi tanto verso alcuni studenti, lo sentì bisbigliare verso Avery e Mulciber: «Oh sì, ho avuto i vostri padre fra i miei, ottimi studenti. Come sta Alfred?
«Bene signore» rispose Avery alzando il mento. «Sta lavorando con il ministero per le nuove riforme delle relazioni con la Francia»
«Oh, molto bene» sorrise Lumacorno. «Mandagli i miei più sinceri saluti. «Mulciber, stai attento con quelle zanne, si rompono facilmente»
Una ragazza bionda di Grifondooro a un tavolo di distanza alzò platealmente gli occhi verso l’alto. Evidentemente aveva sentito la conversazione con Lumacorno.
Dopo dieci minuti, l’intera stanza era piena di vapori bluastri. Il professore si aggirava fra i tavoli chinandosi incuriosito sul calderone di qualcuno.
«Black, Sirius eccoti! Piuttosto sorpreso dallo smistamento, ragazzo mio, piuttosto sorpreso! Ho avuto tutti i Black nella casa mia da quando ho iniziato a insegnare! Non la prenderò sul personale, giovane Sirius, ma mi aspetterò grandi cose!» Lily alzò vistosamente gli occhi verso il soffitto.
Lumacorno si fermò poco dopo di fianco al loro tavolo con aria soddisfatta. «Siete a ottimo punto, ottimo lavoro con quelle lumache signor…»
Severus ci mise qualche secondo per rendersi conto che parlava con lui. Si scostò goffamente i lunghi capelli dal viso. «Piton, signore»
Lumacorno rifletté per qualche istante, come alla ricerca di un lontano famoso parente, quando non trovò niente da aggiungere si spostò verso Caradoc inclinando la testa.
«White, signore»
«Oh ma certo» un largo sorriso gli incurvò le labbra facendo tremare i lunghi baffi. «Figlio di Lycoris White, ho saputo che sta contrattando per acquistare i Tutshill Tornados»
«Sono due anni che cerca di convincere il signor Calloway a vendere»
«Oh sono certo che riuscirà a farlo cedere. Lycoris è tenace.»
«In caso le farò tenere da parte qualche biglietto per le partite»
Il sorriso di Lumacorno si allargò a dismisura. «Grazie davvero White. Continua così, con la pozione intendo.»
Severus e Lily guardarono Caradoc confusi.
«Quidditch» si limitò a dire prima che il sotterraneo venisse invaso da una nube di fumo verde e acido e da un sibilo potente. Non si sa come, un Grifondoro grassoccio di fianco a Potter era riuscito a fondere il calderone trasformandolo in un ammasso di metallo contorto, e la loro pozione, colando sul pavimento di pietra, bruciava le scarpe degli astanti facendoci dei buchi. In pochi secondi, tutti erano saltati sugli sgabelli. Severus teneva stretto il braccio di Lily come se temesse che perdesse l’equilibrio. Rosier traballava pochi passi più in la con il mestolo impegnato come una mazza, mentre delle denso gocce marroni colavano a terra.
«Maledizione Peter!»urlò Potter togliendosi velocemente la toga dell’uniforme bruciata dalla pozione acida.
«Tranquilli, tranquilli!» gridò Lumacorno e con un colpo di bacchetta ripulì il pavimento dalla pozione versata. ‘Suppongo che tu abbia aggiunto gli aculei di porcospino prima di togliere il calderone dal fuoco. «Vero?»
Peter abbassò lo sguardo colpevole.
«Può capitare» disse Lumacorno incoraggiante. «I rischi del mestiere. Questo è il motivo per cui dovete stare attenti a tutti i passaggi.»
Mulciber e Avery scoccarono una sguardo pieno di odio verso il Grifondoro.
«Potete scendere, il pavimento è sicuro ora»
tutti scesero titubanti e ripresero a lavorare sulle proprie pozioni. Peter aiutato da Potter che borbottava infastidito si mise a pulire il proprio tavolo.
«Grifondoro imbranati» ridacchiò Caradoc
«Ehi!» esclamò offesa Lily.
«Mica tu, voi due siete a posto» passò rapidamente lo sguardo da lei a Remus.
Il ragazzo scrollò le spalle e continuò quello che stava facendo. Severus girò concentrato la sua pozione sette volte in senso antiorario, uno in senso orario, pausa.
Caradoc e Lily si affrettarono a imitarlo.
Sorrisero sentendo Avery imprecare accanto a loro sotto voce.
La sua pozione sembrava un liquido color liquirizia.
«Ed ora basta… su!» ordinò Lumacorno. «Smettete di mescolare, per favore!»
Lumacorno si mosse lentamente fra i tavoli e tornò dietro alla cattedra. «Riempite tutti una fiala con la vostra pozione, scriveteci il vostro nome e poggiatela sulla cattedra, vi darò le valutazioni alla nostra prossima lezione»
Tutti si affrettarono a consegnare. Da quello che poteva vedere Severus era l’unico ad avere una pozione chiara, tutte le altre sembravano fangose o con dei grumi. Ripose il mestolo nel proprio calderone con una smorfia. Aveva un colorito vagamente grigiognolo, di certo era meglio di quella di Potter che sembrava fango.
L’unico a non consegnare fu il ragazzo gridondoro che aveva fatto esplodere il calderone.
«Mi dispiace signor Minus, ma devo toglierle due punti.
«Oh ma andiamo» si lamentò Black fra i denti. Potter strinse i pugni quando tornò a posto dopo aver consegnato la sua pozione.
«Non ci pensare Sirius, è anche lui una serpe» sentì dire a Potter mentre uscivano dall’aula.
«Bhe non è andata così male come prima volta» disse Caradoc risalendo le scale che davano alla sala d’ingresso.
«Parla per te.» si lamentò Avery. «Per poco la pozione di quel grassone non mi colpiva.»
Wilkes si mise a ridere sguaiatamente «Hai fatto un salto bellissimo, sembravi una molla»
Anche Rosier si mise a ridere seguito da Mulciber.
«Oh dai, non guardami così, è stato divertente.»
«Concordo» annuì Caradoc lanciando un’occhiata veloce a Severus che li seguiva silenziosamente affiancato da Lily che aveva lo sguardo contrariato.
«Almeno Grifondoro ha perso due punti.» Disse Avery con un ghigno.
Lily sbuffò e si allontanò accelerando il passo verso la sala grande per il pranzo
Piton sembrò sul punto di seguirla ma si bloccò guardando i compagni con aria triste.
«E almeno il mezzosangue ha fatto una buona pozione, credo sia la migliore» disse Mulciber guardando Piton.
«Ah smettila» Caradoc mise un braccio attorno le spalle di Severus che si piegò leggermente. «Non ti creerà una scorta personale, gestisciti i tuoi brufoli da solo» Caradoc lo strascinò verso il tavolo di Serpeverde seguito dagli altri.
«Io non ho i brufoli!» gridò Mulciber attirando lo sguardo di molti e provocando le sonore risate di Caradoc e Rosier.

 

 

Quel pomeriggio, alle tre e mezzo, tutti gli studenti del primo anno si affrettarono ad uscire fino al campo di Quidditch per la prima lezione di volo. Il gruppo di Grifondoro scese l'ampia scalinata di marmo di corsa. I primi erano Potter e Black seguiti a ruota da Minus che aveva il volto paonazzo.
Era una giornata soleggiata e ventosa, l'erba si piegava sotto i loro passi, mentre scendevano di corsa giù per la collina verso un pianoro dalla parte opposta del parco, in direzione della foresta proibita, le cui chiome ondeggiavano, nere, in lontananza.
Fra i Serpeverde e i Grifondoro sembrava esserci una muta gara a chi arrivava prima.
Caradoc trascinò un riluttante Severus per raggiungere Rosier e Wilkes a capo del gruppo, di diversi metri davanti a Potter e black che accelerarono ridendo. Minus incespicò fino a inciampare malamente provocando le risate sguaiate di Mulciber e Avery che lo saltarono con un balzo. Remus si fermò ad aiutarlo ad alzarsi insieme a Lily mentre tutti gli altri continuavano a correre.
Il primo ad arrivare al centro del capo, dove erano disposte a terra delle vecchie scope fu Rosier che scoccò a Potter un’occhiata trionfante a cui il Grifondoro rispose con un gestaccio con la mano Piton di fianco a Caradoc si piegò poggiando le mani sulle ginocchia cercando di riprendere fiato.
Arrivò Madama Bumb, l'insegnante di volo. Era una donna bassa, coi capelli grigi e gli occhi gialli come un falco.
‘Be', che cosa state aspettando?’ sbraitò. ‘Ciascuno prenda posto accanto a un manico di scopa. Di corsa, muoversi!’
Caradoc abbassò lo sguardo sulla sua scopa. Era vecchia, e alcuni rametti sporgevano formando strani angoli.
«Stendete la mano destra sopra la vostra scopa’ disse Madama Bumb guardandoli tutti, ‘e dite: Su!»
‘SU!’ gridarono in coro.
A Caradoc, la scopa saltò immediatamente in mano, ma fu una delle poche. Quella di Lily si era limitata a rotolare avanti e indietro, mentre quella di Severus non si era mossa affatto.
Mulciber e Avery al contrario strinsero i propri manici con soddisfazione guardando con aria di sfida Potter e Black, che erano fra i pochi Grifondoro a essere riusciti ad appellare la scopa.
A quel punto, Madama Bumb mostrò a tutti come montare il manico di scopa senza scivolare verso il fondo, e poi passò in rassegna la scolaresca per correggere la presa. Rosier e Wilkes cercarono di soffocare le risate quando Avery scoprì di aver sempre montato in modo sbagliato la scopa. Secondo Madama Bumb quella era la cavalcata da corsaro. Qualsiasi cosa volesse dire.
«E ora, quando suonerò il fischietto, datevi una spinta premendo forte i piedi per terra» disse Madama Bumb. «Tenete ben salde le scope e sollevatevi di un metro circa; poi tornate giù inclinandovi leggermente in avanti. Al mio fischio... tre... due… uno»
Tutti si diedero una leggera spinta e si sollevarono in aria.
Tenendosi goffamente sul manico Lily penzolò chiaramente scomoda. Remus era di poco più in basso di lei e guardava il terreno con lo sguardo serio.
Caradoc si guardò attorno curioso, fra i Serpeverde c’era decisamente più calma, nessuno sembrava troppo spaventato, forse solo Emma aveva le braccia che tremavano appena.
All’improvviso Piton si sollevò, lo vide cercare di spingere la scopa in basso spaventato, ma quella continuò a salire oltre i due metri.
«Torna giù, ragazzo!» gridò Madama Bumb.
Ma la scopa di Severus sembrava imbizzarrita, cercò di farlo cadere con due scatti violenti prima di iniziare vistosamente a vibrare.
Caradoc abbassò lo sguarod e vide Potter impugnare la bacchetta coperto appena dall’uniforme. Dei larghi sorrisi incurvavano le labbra di James e Sirius
«Signor Piton si tenga saldo, vengo a prenderla!» gridò Madama Bumb.
Marlene McKinnon scoppiò a ridere quando Severus si ritrovò a testa in giù con la presa salda sul manico che continuava a muoversi come impazzito.
I lunghi capelli del ragazzo penzolarono mentre il volto si arrossava per lo sforzo.
Quasi tutti i Grofondoro si misero a ridere, le uniche eccezioni erano Lily e un’altra ragazza vicino a lei.
Madama Bumb raggiunse Piton in volo, con un colpo di bacchetta immobilizzò la scopa e lo aiutò a rimettersi dritto.
Chiaramente stravolto venne riaccompagnato a terra e si allontanò dalla scopa con un balzo.
«Complimenti Mocciosus, sei proprio un asso nel volo» Lo prese in giro Black con un ghigno antipatico. James e Peter nascosero le risate dietro le mani.
«Tornate tutti giù» ordino Madama Bumb «Darò una controllata alle sope, sono piuttosto vecchie, ogni tanto perdono il controllo. Non si preoccupi signor Piton, non è il primo che si ritrova con una scopa imbizzarrita… Potter smettila di ciondolare e vieni giù»
Caradoc incrociò lo sguardo beffardo del Grifondoro mentre si rimetteva la bacchetta in tasca.

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