The Story of the Prince

Harry Potter - J. K. Rowling
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The Story of the Prince
Summary
La prima guerra magica non è esplosa di colpo, non c’è stata una battaglia plateale ne schieramenti ben divisi. I Mangiamorte si sono insinuati nella comunità magica. Voldemort ha acquisito potere con pazienza e mentre uno dei più pericolosi signori oscuri di tutti i tempi si nascondeva dietro la facciata di un mago elegante e potente i giovani studenti di Hogwarts dovevano imparare a vivere in un mondo che presto sarebbe stato distrutto dalla guerra.I Malandrini non sono stati i soli studenti a combattere e perdere la vita, molti altri anche nella fazione opposta erano convinti di essere nel giusto e pur di perseguire i propri ideali hanno dato la vita.Questa è la loro storia.La storia di Severus Piton, Caradoc Dearborn, Regulus Black, Barty Crouch, Evan Rosier, Bruce Mulciber, Edmund Avery, Bellatrix, Andromeda Black e molti altri.
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SMISTAMENTO

Lily e Severus seguirono Caradoc verso un'enorme sala di pietra, Era piena di studenti, tutti vestiti con identici abiti neri - a parte le cravatte - e illuminati da candele galleggianti nel vuoto.
Vide Lily spalancare la bocca, mentre Severus la guardava sorridendo.
Due ragazzi alti si fecero spazio fra la folla per assere davanti alla soglia.
  «Ehi! Non c’è bisogno di spingere!» Si lamentò un ragazzo con i capelli ruffi sparati in alto e due occhiali rotondi.
  «Oh ma guarda, abbiamo un Potter.»
  «Chiudi la bocca, Mulciber.»
  «La tua famiglia ha finito la pozione per lisciare quel caspo che ti ritrovi in testa?» Chiese con un ghigno l’amico al suo fianco.
Potter sembrò voler scattare in avanti ma si bloccò di colpo quando si avvicinò a loro una strega alta, dai capelli corvini, vestita di verde smeraldo. Aveva un volto molto severo.
  «Benvenuti a Hogwarts. Il banchetto per l'inizio dell'anno scolastico avrà luogo tra breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande, verrete smistati nei vostri dormitori. Lo Smistamento è una cerimonia molto importante, perché per tutto il tempo che passerete qui a Hogwarts, il vostro dormitorio sarà un po' come la vostra famiglia. Frequenterete le lezioni con i vostri compagni di dormitorio, dormirete nei locali destinati al vostro dormitorio e passerete il tempo libero nella sala di ritrovo del vostro dormitorio.»
Caradoc annuì.
  «I quattro dormitori si chiamano Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde.»
  «La casa migliore» mormorò Avery scambaindo uno sguardo con Mulciber.
«Ciascuno ha la sua nobile storia e ciascuno ha sfornato maghi e streghe di prim'ordine.» continuò McGranitt scoccando un’occhiata severa verso i due. «Per il tempo che resterete a Hogwarts, i trionfi che otterrete faranno vincere punti al vostro dormitorio, mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere. Alla fine dell'anno, il dormitorio che avrà totalizzato più punti verrà premiato con una coppa, il che costituisce un grande onore. Spero che ognuno di voi darà lustro al dormitorio cui verrà assegnato.» li guardò per un istante come per inquadrarli tutti. «Ora mettetevi in fila e seguitemi»
Il cuore cominciò a sobbalzargli nel petto.
Si mise in fila dietro a un ragazzo dai capelli biondi, Lily e Severus dietro di lui.
Entrarono nella Sala Grande attirando gli sguardi degli studenti più grandi già seduti ai lunghi tavoli.
In fondo alla sala c'era un altro tavolo lungo, intorno al quale erano seduti gli insegnanti. Fu lì che la professoressa Mcgranitt fece fermare gli allievi del primo anno, dando le spalle agli insegnanti. Alla luce tremula delle candele, le centinaia di facce che li guardavano sembravano tante pallide lanterne. Qua e là, tra gli studenti, dei fantasmi punteggiavano la sala come velate luci argentee.
Qualche ragazza dietro Caradoc sobbalzò vedendoli.
La professoressa Mcgranitt, senza fare rumore, mise uno sgabello a quattro gambe davanti agli allievi del primo anno. Sopra lo sgabello mise un cappello a punta, da mago. Era un vecchio cappello tutto rattoppato, consunto e pieno di macchie. Sua madre di certo lo avrebbe bruciato.
  «Quando chiamerò il vostro nome, voi metterete il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati» spiegò asciuttamente. «Avery Edmund»
Il ragazzo si sedette sullo sgabello con uno sguardo beffardo, il cappello gli toccò appena i capelli prima di gridare «SERPEVERDE!»
Il tavolo a destra applaudì.
  «Aubrey Bertram» un ragazzo basso con dei liscissimi capelli a caschetto si sedette titubante e il cappello gli coprì gli occhi per alcuni istanti.
  «CORVONERO!»
Questa volta, a battere le mani fu il secondo tavolo da sinistra; molti allievi del dormitorio si alzarono per stringere la mano a Bertram, quando ebbe preso posto tra loro.
  «Black Sirius»
Caradoc notò diversi Serpeverde allungare il collo a quel nome. I Black erano Serpeverde da secoli, lo smistamento era scontato.
Sirius tenne il cappello sulla testa più di Bertram, poi dopo un istante di attesa gridò: «GRIFONDORO!»
Qualcuno fra i sepreverde iniziò a battere le mani prima di capire davvero cosa fosse successo.
Con lo sguardo soddisfatto sirius andò a sedersi fra i Grifondoro festanti.
Confuso Caradoc lo seguì con lo sguardo.
Sua madre conosceva bene Walburga Black, sapeva quanto la donna fosse orgogliosa, era certo che non avrebbe accettato un figlio fra i Grifondoro.
  «Burbage Charity»
  «TASSOROSSO!»
Anche Cresswel Dirk si unì ai Tassorosso rischiando di inciampare sugli scalini.
«Evans, Lily!»
Caradoc la guardò incoraggiante camminare con le gambe incerte e sedersi sullo sgabello traballante. La professoressa McGranitt le mise in testa il Cappello
Parlante e, un secondo dopo essersi posato sulla chioma rosso scuro, il Cappello gridò: «Grifondoro!»
Sentì Severus di fianco a lui emettere un flebile gemito. Lily si tolse il Cappello, lo diede alla professoressa McGranitt, poi corse verso i Grifondoro esultanti, ma a metà strada si girò e rivolse a Severus un rapido sguardo e un sorrisino triste. Vide Sirius farle posto sulla panca. Lei lo guardò con chiara antipatia, incrociò le braccia e gli voltò le spalle con decisione.
Arrivò il turno di diversi Grifondoro «King… Lupin… Macdonald… McKinnon»
Poi fu il turno di Meadowes Dorcas che finì a Serpeverde prendendo posto vicino a Avery
  «Minus Peter» un ragazzetto basso e corpulento si mise il cappello sulla testa come se temesse di scottarsi. Con lui, il cappello impiegò molto tempo a decidere, più di tutti gli altri. Quando finalmente gridò ‘GRIFONDORO!’, Minus corse via senza neanche toglierselo dalla testa, e tra scrosci di risa dovette correre indietro per riappoggiarlo sullo sgabello, sotto lo sguardo contrariato della McGranitt.
  «Mulciber Bruce»
  «SERPEVERDE!»
Ormai rimanevano meno di una decina, Caradoc giocherellò con la stoffa delle tasche dei pantaloni cercando di combattere l’ansia.
  «Piton Severus»
Il cappello ci mise qualche istante di più rispetto a Mulciber poi gridò: «SERPEVERDE!»
Severus andò dall'altro lato della Sala, lontano da Lily.
I Serpeverde lo accolsero con grida di tripudio, dove Lucius Malfoy, con una spilla da prefetto che brillava sulla veste, gli diede una pacca sulla schiena e lo fece sedere accanto a sé.
  «Potter James»
  «GRIFONDORO!»
  «Rosier Evan»
  «SERPEVERDE!»
  «Shacklebolt Kingsley»
  «CORVONERO!»
  «Sinistra Aurora»
  «CORVONERO!»
  «Vanity Emma»
  «SERPEVERDE!»
  «Wilkes Wilhelm»
  «SERPEVERDE!»
 «White Caradoc»
Storcendo leggermente le labbra sentendo il suo nome si sedette sullo sgabello cercando di tenere la schiena dritta, come suo padre gli aveva insegnato.
L'ultima cosa che vide prima che il cappello gli coprisse gli occhi fu la sala piena di gente che guardava nella sua direzione. Fra tutti individuò il volto di Lily che gli sorrideva incoraggiante.
L'attimo dopo, era immerso nel buio. Rimase in attesa.
Ehm...’ gli sussurrò una vocina all'orecchio. ‘Difficile. Molto difficile. Vedo coraggio da vendere. Un bel cervello. Interessante… Allora, dove ti metto?’
Come dove? Doveva essere chiaro, no? I suoi erano dei Serpeverde, doveva esserlo anche lui.
È questo che vuoi?’ chiese la vocina.
Poteva davvero scegliere?
Certo che puoi’ continuò la voce nel suo orecchio. Sicuramente ti troveresti bene in Serpeverde, ma puoi anche…
No, voglio stare li si affrettò a pensare. Voglio essere Serpeverde.
Bene, allora… «SERPEVERDE!»
Si tolse il cappello dalla testa e si avviò verso il tavolo dei Serpeverde che lo accolsero con un applauso.
  «Ben fatto, White» lo salutò Malfoy dandogli una pacca quando si sedette vicino a Severus.
La cena fu lunga e fragorosa, le numerose voci degli studenti risuonavano nella sala grande creando un suono costante inframmezzato solo dal tintinnio delle posate.
Avery e Mucliber erano presi da una conversazione con Rosier sull’ultima partita di Quidditch dei Puddlemere United. Wilkes ascoltava invece rapito il racconto di Dorcas sull’impiego del padre al ministero.
Caradoc spostò lo sguardo da una parte all’altra del tavolo. Lucius
parlava a voce alta con orgoglio della propria famiglia e di come suo padre avesse contatti con il ministro tedesco.
Severus era l’unico con
l'aria triste che lanciava numerose occhiate al tavolo di Grifondoro.
Caradoc seguì il suo sguardo verso Lily che stava parlando con una ragazza bionda dal naso dritto.
  «Ehy Piton» lo chiamò all’improvviso Avery. «Sei un mezzosangue, vero?»
Severus si voltò a guardarlo con un’espressione tesa. «Sì» mormorò punzecchiando con la forchetta il suo pasticcio di carne.
  «Ma mia madre è Eileen Prince» aggiunse senza alzare lo sguardo.
  «Che peccato» commentò Mulciber. «I Prince sono pure una buona famiglia.»
  «Ogni famiglia ha una mela marcia» sbuffò Avery.
  «Come si fa a sposare un babbano?»
Caradoc notò che diversi studenti abbassarono lo sguardo con aria colpevole.
  «Un vero spreco.» concordò Rosier.
  «Bhe non è detto» si intromise Caradoc attirando anche lo sguardo di Lucius che stava ascoltando silenziosamente quella conversazione.
  «Non dire stupidaggini White.» Avery fece una smorfia che gli deformò tutto il viso. «Lo sanno tutti che i purosangue sono migliori»
  «In cosa?» Caradoc Inarcò un sopracciglio
  «Dovresti saperlo, sei un White.»
  «Appunto, dimmi in cosa i purosangue sono meglio rispetto ai mezzosangue o ai nati babbani.»
  «Non osare paragonarci ai sanguemarcio» Mulciber si inarcò in avanti.
  «Perché no? Sono comunque maghi, è questo che conta.»
  «No, è il sangue che conta» insisté Mulciber
  «Credi che i purosangue siano più potenti?»
  «Certo che lo sono.» annuì con forza.
  «Silente è un mezzosangue» disse Caradoc con un’alzata di spalle.
Avery e Mulciber si scambiarono un’occhiata veloce, come se la notizia fosse per loro nuova e stessero valutando se crederci o meno.
  «Bhe è un’eccezione» disse Avery di colpo.
  «Non aiuta molto la tua teoria, partiamo subito con un’eccezione.»
  «Lascialo perdere.» si intromise Wilkels con un'alzata di spalle. «I White stavano con Grindelwald, non fanno distinzioni di purezza.»
Rosier gli scoccò un’occhiata curiosa.
Da quello che gli aveva detto suo padre anche i Rosier avevano sostenuto attivamente Grindewald.
  «Che idiozia, abbiamo visto dove è finito Grindelwald con la sua idea che tutti i maghi fossero uguali.» continuò Avery.
  «Appunto.» annuì Caradoc. «È stato sconfitto da un mezzosangue.»
  «Ah, ma smettila» Mulciber gli lanciò un tovagliolo sul viso con un mezzo ghigno. Provocando le risate dei compagni. Quando se lo tolse dagli occhi gli sembrò di vedere l’accenno di un sorriso perfino sul volto di Severus.

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