
kise/momoi
Kise è piuttosto sicuro di essere stato l'unico a notarla, la ragazza con i capelli rosa che sta prendendo appunti sui giocatori dall'inizio dell'allenamento; non l'ha mai vista prima, ma sospetta di sapere chi sia, considerando il modo frenetico in cui scrive sul suo taccuino e la sensazione strana di essere studiato come un animale da laboratorio. Ha sentito parlare della manager del team contro cui giocheranno la loro prossima partita, ma non conosceva l'aspetto di Momoi Satsuki.
Si dirige verso gli spogliatoi insieme ai suoi compagni, alla fine dell'allenamento, ma quando arrivano alla porta si inventa una scusa per tornare indietro, deciso a parlare con la ragazza dalle capacità di osservazione che le hanno fatto guadagnare il titolo di prodigio, qualcosa che sono pochi ad avere; Kasamatsu lo guarda storto non appena chiude la bocca, ma scrolla le spalle e lo lascia andare via con la promessa di prenderlo a calci se dovesse scoprire che gli ha mentito per continuare ad allenarsi da solo.
"Hai trovato cose interessanti su di noi, Momoi Satsuki?" chiede, alle sue spalle, sorridendo nel vederla sobbalzare sorpresa, prima di spostarsi accanto a lei; la ragazza si volta nella sua direzione, puntando gli occhi dritto nei suoi, e anche la sua bocca si piega in un sorriso quando l'altro non distoglie lo sguardo.
"Mmh, qualcosina," risponde, posandosi l'indice sul labbro inferiore con aria pensierosa, e Kise solleva un sopracciglio per invitarla a parlare, curioso di sapere cos'ha scoperto. "Avete un coach incompetente, per prima cosa," comincia, e il ragazzo sghignazza per la sua schiettezza e annuisce perché anche un cieco riuscirebbe a vedere che il loro allenatore ufficiale non è in grado di fare il suo lavoro.
"Perché non hai detto ai tuoi compagni di squadra che vi stavo spiando, Ki-chan? Adesso abbiamo più informazioni di voi, siete svantaggiati," fa Momoi, sospettosa per il favore che il ragazzo le ha fatto, e non riesce a trattenersi dal fare una smorfia quando Kise si volta verso di lei con un sorriso compiaciuto e una scintilla divertita negli occhi.
"Ah, aspettavo proprio che me lo chiedessi; temevo di averti distratta e che non te ne fossi accorta," dice, prendendola a braccetto mentre attraversano la strada. "Anche noi abbiamo spiato la tua squadra. Vedi, quello che c'era in palestra è il nostro allenatore solo sulla carta," comincia, la ragazza che rotea gli occhi perché è ovvio che una squadra come la loro non possa essere allenata da un incompetente come quello che ha visto; Kise sbuffa una risata davanti alla sua espressione. "Mi pareva strano che non ci fossi arrivata da sola. La nostra vera coach ha deciso di assistere ai vostri allenamenti per decidere quanti problemi potreste darci, comunque, e... be', senza offesa, tra voi due sono piuttosto sicuro che sia lei la più pericolosa," conclude, scrollando le spalle, prima di sghignazzare per l'indignazione che vede negli occhi dell'altra. "Eh, Momoicchi, tu mi piaci, e le tue capacità sono davvero grandiose, ma Akashicchi dopotutto è Akashicchi."