
kurama/hiei
Kurama riesce a sentire l'irritazione di Hiei anche a questa distanza, fin dove è accovacciato nella caverna mentre neutralizza una dopo una le numerose trappole che lo separano dal tesoro; Mukuro gli ha chiesto di rubarlo per lei qualche settimana prima, dicendogli che non sarebbe stato facile farlo, e la sfida l'ha allettato abbastanza da non sentirsi offeso davanti all'evidente tentativo di manipolarlo della donna.
Mukuro non gli ha mentito, l'oggetto che desidera è ben protetto, ma Kurama non ha dubbi sul fatto che riuscirà a rubarlo; Hiei ha deciso di aiutarlo e gli sta permettendo di lavorare senza fretta, occupandosi delle guardie e prendendo tempo, ma è evidente frustrato di non poter utilizzare il Drago Nero per liberarsi di loro. Devono cercare di non farsi riconoscere, dopotutto, e usarlo non sarebbe il modo migliore per tentare di rimanere in incognito.
È un po' come essere tornati nel passato, si dice Kurama, prima di ridacchiare per il suo pensiero nostalgico.
"Avresti dovuto prevederlo," commenta Hiei dopo essere tornati al castello di Mukuro, Kurama che cammina al suo fianco con la mano destra premuta sulla ferita che si è procurato nel toccare senza protezioni l'oggetto che hanno rubato: la pelle del suo braccio sinistro è verdastra, il veleno della lama che l'ha tagliato appena sopra il gomito che ha già raggiunto polso e spalla. Il suo partner sbuffa una risata, roteando gli occhi, e lo sguardo che Hiei gli dedica è irritato come tutti quelli che gli ha rivolto dall'inizio della loro missione.
"Cosa ti fa pensare che non l'abbia fatto?" ribatte, sorridendo rilassato mentre entrano nella stanza che Mukuro ha fatto preparare per loro; sente quasi l'odore dello scetticismo di Hiei, quando per il momento non aggiunge altro e invece si sfila la tunica, frugando tra i suoi capelli per recuperare il seme di cui ha bisogno. "Non mi sarei procurato questo gioiellino, se non me lo fossi aspettato," continua non appena lo stringe tra le dita, prima di infilarlo nel taglio e voltarsi per mostrare il braccio al suo partner; Hiei non riesce a trattenere una smorfia quando vede un germoglio far capolino dalla sua carne. "È un lontano cugino di quello che ho usato contro Karasu, ricordi? Ma succhia via questo specifico veleno, invece del sangue. Creaturina utile e adorabile, non trovi? Credo che la regalerò a Mukuro quando sbocceranno i primi fiori, sono certo che apprezzerà il regalo."