Scudi e gelosia
“Tony, i tuoi scudi sono certamente bellissimi…” disse toni rigirandosene uno tra le dita “Ma quello che ho adesso è già perfetto. Tuo padre fece un ottimo lavoro all’epoca”
“Mio padre… Sempre mio padre con te! Manco fossi innamorato di lui, ha sempre fatto tutto meglio di me vero?” chiese Tony arrabbiato con le braccia incrociate al petto come un bambino.
Steve alzò gli occhi dallo scudo tra le sue mani per guardare l’altro uomo. “Non sarai mica geloso di tuo padre vero?”
“Certo che no! Che cosa assurda da dire!”
“Ok, sei geloso”
“Non è vero!”
“Sei geloso e anche infantile… Sai che non ne hai motivo vero? Non amavo tuo padre, non lo desideravo nemmeno sessualmente se è per questo…”
Tony non sembrava convinto. Steve poggiò lo scudo sul tavolo e abbracciò da dieto il genio. “Sai che sei tu la prima persona che desidero… dopo di lei” ancora non riusciva a pronunciarlo quel nome, dopo tutti quegli anni. Ma non per questo non aveva mai amato nessuno come amava Tony.
Lo scienziato si addolcì a quelle parole e si lasciò andare nell’abbraccio, esponendo il collo per far spazio al volto dell’altro supereroe. “Ti amo… Anche se i miei scudi non ti piacciono”
Steve ridacchiò contro il suo collo. “Mmmh non ho detto che non mi piacciono… solo che le vecchie abitudini sono dure a morire ed io e il mio scudo ne abbiamo passate tante insieme”
“Va bene va bene… Troverò un modo per riutilizzare il metallo di questi prototipi… Magari in qualche modo divertente per entrambi” disse malizioso girandosi per godersi il viso rosso del suo compagno. Era ancora così antiquato… Ogni frase allusiva lo faceva vergognare. Oh beh, lui amava vederlo arrossire.
Gli poggiò un bacio veloce sulle labbra e corse via verso il suo laboratorio, aveva molte idee su cosa fare con quegli scudi. Ci si sarebbero certamente divertiti.