
Odiando il Natale
Qualcuno dei suoi cecchini aveva deciso che dovevano festeggiare il Natale, era per quel motivo che ora si ritrovava in una situazione del genere, si era fermato a parlare con Moran lungo il corridoio quando sentì una risatina dietro di se.
Moriarty si girò per vedere che cosa si ridevano. Claire, una sua giovane sottoposta, sorrideva divertita. “Capo guardi dove state” aveva detto indicando il soffitto. Ed eccolo li, uno dei motivi per cui odiava il Natale, un ramoscello di vischio.
Squadrò annoiato il suo miglior cecchino che pareva solo in quel momento aver realizzato la situazione e pareva altrettanto annoiato da tali tradizioni. Era un bell’uomo, Jim ne era sempre stato attratto. Si leccò le labbra, forse poteva approfittare della situazione e trovarsi un nuovo amante, magari anche spaventare la giovane noiosa.
Con un sorriso malizioso fece segno a Moran di abbassarsi al suo livello, non si sarebbe di certo messo sulle punte per un bacio, il cecchino lo guardò stupito per un attimo, poi si abbassò. Jim lo prese per la collottola e lo baciò con passione, l’altro rispose immediatamente, era ovvio chi dominava la situazione.
Moriarty era il capo anche in una possibile relazione, ma era evidente che Moran non si sarebbe fatto mettere sotto senza lottare. Perfetto.
Il bacio divenne sempre più violento, entrambi erano chiaramente eccitati dalla situazione. Non si staccarono fino a quando non sentirono la ragazza fuggire a gambe levate.
“Camera mia, tra dieci minuti Tigre” sussurrò Moriarty.
“Agli ordini capo”
Forse dopotutto il Natale non era poi così male, per nessuno dei due…