Astronomia
Era tardi nel castello. Due ragazzi erano stesi sul pavimento della Torre di Astronomia. Avevano dovuto aspettare un giorno in cui non c’erano lezioni per fuggire via. La scusa ufficiale era che dovevano studiare alcune costellazioni per il loro MAGO. La professoressa MacGranitt li aveva autorizzati entrambi.
In realtà le loro ragioni erano ben diverse.
I due ragazzi si strinsero l’uno all’altro, i vestiti riposti con cura accanto a loro. Nessuno sarebbe salito li sopra quella notte. Avevano persino usato l’incantesimo “Muffliato” per non farsi sentire.
Remus sorrise al suo amico, finalmente potevano fare l’amore con calma.
I due si strinsero ancora di più, le loro erezioni si carezzavano l’un l’altra con ogni movimento. Non era abbastanza per avere un orgasmo ma non c’era fretta. Avevano tutta la notte.
Sirius fu quello che prese l’iniziativa. Fece stendere il suo compagno sulla schiena con le gambe aperte ed iniziò a prepararlo con le dita lubrificate fino a che non riuscì ad inserirne tre con facilità. L’altro ragazzo spingeva verso l’alto il bacino, cercando di farsi toccare più a fondo.
Entrambi si godevano il momento, l’emozione di poter finalmente fare l’amore in pace, senza nessuno che avesse pregiudizi, senza James nella stessa camera.
“A volte sono geloso di James e Lily sai?” confessò Sirius mentre si preparava a penetrare il suo compagno.
Remus lo guardò con un sorriso triste. “Perché? Non vorrai una ragazza anche tu vero?”
“Certo che no! Ti ho detto più di una volta che le ragazze non mi interessano, non mi sono mai interessate”
“Allora vorresti James forse?” Lo prese in giro l’altro.
“Che idee ti vengono per la testa? Guarda che se fai così mi fai passare la voglia…”
“Non ci provare nemmeno! Sbrigati piuttosto!”
“Agli ordini…” disse prima di entrare dentro il corpo del suo amico con un colpo di fianchi ben assestato. Remus arcuò la schiena dal piacere, voleva più contatto con l’altro ragazzo. Per ripicca verso di lui, girò i loro corpi fino a che non fu lui a stare sopra.
Si leccò le labbra e poi lo baciò con passione. Iniziò a cavalcarlo con determinazione, movimenti lenti ma profondi che lo facevano andare a colpire la prostata ogni volta.
I loro gemiti di piacere venivano silenziati dall’incantesimo e i loro movimenti venivano nascosti da chi era sotto grazie all’alta balaustra.
“Cosa invidi a James e a Lily?” chiese Remus tra un bacio e l’altro mentre prendeva il suo piacere con lentezza dal corpo sotto il suo.
“James può chiederci di lasciargli la stanza per fare l’amore con Lily… Se lo facessimo noi…”
“Ci prenderebbe in giro fino alla morte” concluse Remus fermando un attimo i suoi movimenti “Non pensarci più Felpato… Ora siamo soli” Disse ricominciando a muoversi con più forza di prima.
Lasciarono da parte i pensieri strani e si dedicarono solo l’uno all’altro. Sirius prese l’erezione del compagno tra le mani e lasciò il pugno attorno ad essa così ad ogni movimento che faceva su di lui si sarebbe dato ancora più piacere, come penetrare ed essere penetrati allo stesso tempo.
Dopo di che non ci volle molto prima che entrambi venissero con forza.
Una volta ripulito tutto con un paio di incantesimi, si stesero sulla coperta che si erano portati e guardarono le stelle. Avevano sul serio un esame per cui studiare dopotutto.
“Felpato, lo sapevi che il tuo nome è quello della stella più luminosa del cielo notturno? Guarda, è quella li” Disse indicando un punto nel cielo.
“Smettila di fare il secchione Rem”
“Ma a te piace questo secchione”
“Si, mi piace molto”