Valentine's Day drabble weekend

Harry Potter - J. K. Rowling The Hobbit - All Media Types Supernatural Sherlock (TV) Doctor Who NCIS The Imitation Game (2014) Sherlock (TV) RPF
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Valentine's Day drabble weekend
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Summary
Drabble scritte per questo evento qui per San Valentino ----> Valgono le solite regole sul pairing, prompt, rating e warnings scritti all'inizio di ogni drabble...
Note
Rating: Rosso/ExplicitPairing: Thorki (marvel)Prompt: Marta CrackedActress - pre Thor 1. Loki è così geloso di Sif da organizzare gli scherzi peggiori ai danni della povera guerriera, suscitando le ire (ma sotto sotto anche una certa soddisfazione) di Thor.Warning: sibling incest
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Inesperto

 

Non gli succedeva da che era un ragazzino, non sapeva come comportarsi, l’aveva cancellato. Sherlock guardò la sua erezione e sperò se ne andasse. Era li quella mattina e nemmeno una doccia fredda l’aveva fatta andare via. Era stato così difficile andare in bagno, ogni tocco delle sue dita sul suo membro gli procurava un dolorante piacere lungo tutto il corpo.

Decise di chiedere a John cosa fare. Era colpa sua dopotutto. Il giorno prima aveva indossato un paio di jeans aderentissimi e Sherlock aveva finito per sognare di toglierglieli e sentire quell’imponente membro che aveva intravisto al disotto di essi dentro di se.

“John! Questa cosa non se ne va!” disse andando nudo in cucina. John per poco non fece cadere la tazza di tea bollente che aveva tra le mani.

“Sh-Sherlock… Cosa?” John cercò di guardare altrove ma gli occhi finivano sempre per ricadere sul ‘problema’ del suo amico. Si schiarì la voce. “Hai provato a masturbarti?”

“Certo che si John! Guarda ho pure provato a stimolare la mia prostata da dentro” disse girandosi e mostrando il suo sedere evidentemente pieno di lubrificante intimo. John non sapeva che fare. Doveva ammettere che vedere il suo coinquilino in tale condizioni era incredibilmente eccitante. Si leccò le labbra ad immaginare di affondare in quel corpo.

“Sherlock… che cosa mi stai chiedendo?”

“Risolvi questo problema! È tutta colpa tua e di quei tuoi maledetti jeans”

“Vuoi dirmi che stai così da ieri perché ho messo dei jeans attillati?”

“Hai un bel sedere e…” indicò la vaga direzione del membro di John. Tale membro era evidentemente eretto in quel momento e faceva male tenerlo nei pantaloni, gli occhi di Sherlock si spalancarono con la realizzazione.

“Io… ti prego John”

Il dottore non se lo fece ripetere, spinse Sherlock nella sua camera e lo fece stendere sul letto a gambe aperte. Prese il lubrificante che il detective aveva lasciato aperto accanto a se e si assicurò che Sherlock fosse abbastanza preparato. Era piuttosto ovvio che il detective fosse vergine e lui non voleva di certo fargli del male.

Una volta rassicurato, si slacciò i pantaloni e, senza premurarsi di togliersi i vestiti, affondò nel caldo corpo del suo nuovo amante. Sherlock gemette di piacere, il suo membro eretto brillava con gocce di pre-ejaculato, gli occhi erano pozzi neri in cui l’iride era a malapena visibile. Il piacere che provava era una cosa incredibile. Sentì un calore espandersi dal centro del suo corpo.

Ogni volta che John colpiva la sua prostata dall’interno il picco del piacere si faceva sempre più vicino. John baciò il suo compagno, Sherlock strinse più forte le gambe attorno alla vita del suo compagno mentre si scambiavano languidi baci scoordinati. Ogni volta che John spingeva nel corpo del detective i loro gemiti si mischiavano nell’appartamento.

Bastò una carezza della mano di John sul suo membro per far venire con forza il detective, seguito a ruota da John che stretto in quel canale spasmante che era il corpo di Sherlock non aveva potuto fare a meno di venire dentro di lui.

“Non posso credere che avevo rimosso una cosa così”

“Non sempre è piacevole… Dipende dal partner”

“Hai ragione John… Grazie”

“Non c’è di che” sussurrò il dottore appoggiando la testa contro il suo petto.

“Mmmh”

“Che c’è?”

“È… un esperimento che… si potrebbe… ripetere questo?” chiese incerto il detective.

“Assolutamente si” rispose l’altro con un sorriso.

“Bene… bene”

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