
Ci chiamano Mofftiss
I due scrittori erano riuniti a pensare al nuovo copione di Sherlock. Mark continuava ad insistere che dovevano fare in modo che la Johnlock sembrasse diventare canon senza esserlo veramente, tanto per far impazzire le fangirl.
Moffat non era d’accordo, lui voleva far morire John o farlo ferire gravemente. Da questi argomenti così innocenti, passarono a parlare dei nomi delle ship.
“Lo sai che ci chiamano Moftiss? Credi sia perché credono che ci dobbiamo mettere insieme o è solo un modo per unificare i nostri nomi e odiarci di più?”
“Io credo ci siano persino fanfiction su di noi”
I due si guardarono curiosi. Non si erano mai guardati in modo così specifico. Da quando entrambi avevano divorziato, le possibilità c’erano in effetti. Steven non era gay però.
Mark si leccò le labbra. “Se provassimo le fan sarebbero contente di certo”
Steven lo guardò ad occhi spalancati. “Mark! Non abbiamo mica l’età per queste cose!”
“Quali cose?” chiese l’altro scrittore avvicinandosi al suo amico cercando di essere più provocatorio possibile.
“Smettila di flirtare… io… non sono gay!”
“Ora capisco perché continui a farlo dire a John… ma in realtà ci hai pensato vero?” Moffat deglutì. “Devo fingere un suicidio per fartelo capire?”
Con un sospiro rassegnato, Steven scosse la testa e si lasciò baciare. “Forse la tua idea non è poi così male” Se parlasse di loro due o dello show, nessuno dei due era in grado di comprenderlo in quel momento.