Drabble event della festa della donna

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Drabble event della festa della donna
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Summary
Raccolta di Drabble per il seguente evento facebook realizzato per la festa della Donna!   Ogni capitolo è una storia a parte di un fandom e una coppia diversa dal precedente. Rating, fandom, pairing e prompt sono nel riassunto di ogni storia! Divertitevi!
Note
Elena Scaletti.Sherlock. Johnlock, genderbend. Sherley adora provocare Joan.Rating rosso
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Non lasciarti andare

 

Era la fine. Nel mondo non c’era più posto per lui, forse non c’era mai stato. Non aveva nulla per cui vivere, nulla per cui lottare. Era stato abbandonato da tutti, non gli restava altro che buttarsi giù da un ponte.

Una cosa la voleva fare prima di morire però. Perdere la verginità. Era incredibile che un uomo quasi sulla trentina come lui non avesse mai fatto sesso, non poteva certamente morire con una tale mancanza.

Chiamò un’agenzia e chiese una prostituta. La ragazza che gli aprì la porta nella stanza d’hotel in cui si sarebbero dovuti incontrare era bellissima, magra, seno prosperoso, muscoli ben definiti ma non troppo. AI suoi capelli castani ricadevano lunghi sulle sue spalle e solo una vestaglia addosso.

“Ciao… Io sono Charles” disse la ragazza con un sorriso chiudendo la porta alle sue spalle.

“Io… sono Erik”

“Ciao Erik” disse lei con voce seducente. “Che ci fa un bel ragazzo come te con una come me?” chiese curiosa.

“Che intendi?”

“Beh…” si leccò le labbra in modo seducente “Con quel fisico non ti serve certo pagare per avere una ragazza…”

Erik abbassò lo sguardo con tristezza “Nessuno mi vuole” la ragazza smise di sorridere e vide i segni sul ragazzo che aveva di fronte. Una giovinezza passata troppo in fretta, una depressione che lei conosceva bene.

“Sai come sono finita qui?” chiese all’improvviso. Erik alzò lo sguardo, incuriosito. “Nessuno mi voleva” concluse la ragazza. “È bello… essere desiderate… non venir trattate in modo di verso perché si ha qualche cicatrice…” si tolse l’accappatoio che la copriva e il ragazzo potè vedere esattamente che cosa intendesse.

Sulla pelle nivea della ragazza c’erano delle cicatrici, dei tagli evidentemente auto inflitti, altri che non potevano esserlo. “Alcune ferite non si vedono, ma non guariscono mai, qui a nessuno importa… Quando arriva qualcuno come te… è qui che viene, io lo consolo, gli provoco piacere” disse avvicinandosi a lui e spogliandolo della camicia. “La mia speranza è farvi dimenticare di voler morire”

Erik si ritrovò nudo in un attimo. “Non ho mai… io… non so…”

“L’avevo capito” sussurrò la ragazza baciandolo per zittirlo.

“Io credevo che le prostitute non baciassero i clienti” disse lui sorpreso dal gesto.

“Tu sei diverso…”

“Come?”

“Tu mi ricordi me… Non fare ciò che pensavi di fare una volta finito qui… Trovati un motivo per vivere”

Disse la ragazza mettendogli un preservativo e sedendosi sulla sua erezione. La sensazione di essere avvolto dal caldo umido del sesso della donna sopra di se era una sensazione incredibile. Spinse i fianchi verso l’alto, cercando più contatto, sempre di più. Charles si muoveva velocemente su di lui, una mano sul proprio clitoride per stimolarsi.

Erik si lasciò andare al piacere, ripensò alle cicatrici della ragazza, alle sue parole. Chiuse gli occhi e venne con forza, la ragazza che lo seguiva immediatamente, pulsando attorno a lui, gemendo di piacere. Rimasero immobili, uniti e ansimanti per un attimo.

Charles scese da sopra di lui. Per un attimo pensò che lei se ne sarebbe andata ma invece la sentì rimuovere il suo preservativo e buttarlo per poi sdraiarsi nuovamente accanto a lui.

“E se il mio motivo per vivere lo avessi appena trovato?”

“Io non sono un motivo valido, sono solo una prostituta di cui non sai neanche il nome completo”

“Sarai pure una prostituta ma sei intelligente e bellissima e il tuo nome me lo puoi sempre dire”

“Charline Xavier”

“Bellissimo nome… Io sono Erik Lehnsherr”

“Il tuo nome è buffo invece…” disse lei carezzandogli il petto nudo.

“Potresti insegnarmi tante cose tu… come andare avanti… tanti modi nuovi di darti piacere”

“Io qui faccio sesso quasi tre volte al giorno… credi di potermi sopportare con la mia libido?”

“Non c’è alcun problema da quel punto di vista…” disse indicando il suo membro che già minacciava di tornare eretto solo all’idea. La ragazza rise di gusto.

“Ci si potrebbe pensare” sussurrò.

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