
Vero o falso?
Katniss lo aveva lasciato. Dopo aver scoperto della morte di Prim era tornata a vivere con sua madre ed il gatto. Nella mente di Peeta, ancora alterata dalle torture a cui era stato sottoposto a Capitol City, non c’era posto che per il dubbio.
La notte si rigirava nel letto e desiderava la presenza della ragazza. “Tu mi ami? Vero o falso?” le aveva chiesto una volta. “Vero” era stata la risposta. Ma se lo amava, perché lo aveva lasciato da solo nella casa del villaggio dei vincitori.
La loro storia, iniziata per finta sugli schermi dei televisori, era diventata vera. O così lui aveva creduto. Ora non era più certo di nulla. Peeta non usciva più dalla sua casa da tempo ormai. Haimitch gli portava del cibo di tanto in tanto. Non aveva più nulla. Non una famiglia ne una fidanzata. Nulla.
Un giorno, Katniss entrò nella sua casa, profonde occhiaie sotto gli occhi arrossati, magra più di quanto l’avesse mai vista, persino negli Hunger Games. Non era stato l’unico a stare male allora. Avrebbe dovuto capirlo. Entrambi dovevano far passare il lutto. Entrambi avevano perso tutto in quei giochi.
La vittoria non era servita a nulla… Non per loro.
Il nuovo governo aveva abolito gli Hunger Games, la situazione di vita nei distretti era migliorata sotto il nuovo governo. Panem si stava rialzando. Loro non sarebbero mai più stati gli stessi però.
“Tu mi ami ancora… Vero o falso?” chiese leggermente incerto.
Katniss cadde in ginocchio davanti a lui e lo abbracciò singhiozzando. “Vero”
Peeta la abbracciò a sua volta, le baciò i capelli con dolcezza. La strinse forte a se. Lei alzò il volto e lo baciò sulle labbra con necessità, come non l’aveva mai baciato prima.
“Posso restare qui?” chiese la ragazza, la Ghiandaia Imitatrice che aveva guidato la rivoluzione completamente prosciugata della sua forza innata, distrutta dagli avvenimenti.
“Questa è casa tua Kat. Io sono casa tua” rimasero così abbracciati, per un tempo indefinito. Scambiandosi di tanto in tanto qualche dolce bacio. Confortandosi a vicenda nella presenza l’uno dell’altro e dei loro comuni sentimenti.