Amami, sono tuo
Mycroft aveva bisogno di perdere il controllo di tanto in tanto. Era stato un sollievo per lui incontrare il DI Gregory Lestrade. L’uomo era incredibile, sapeva esattamente come trattarlo. Quando erano in pubblico erano la professionalità fatta persona ma una volta a casa…
Il politico entrò in casa dopo una faticosa giornata in ufficio. Aveva dovuto occuparsi di varie situazioni in medio oriente e partecipare a quattro incontri con vari Ministri.
A Greg bastò uno sguardo per capire tutto. Era seduto sulla sua poltrona a leggere un libro, lo chiuse, prese un cuscino e lo mise ai suoi piedi. Mycroft sorrise e ci si inginocchiò, immediatamente sollevato. Quando era con il poliziotto, sapeva che poteva stare tranquillo, protetto. Chiuse gli occhi e appoggiò la testa sulla coscia del suo compagno, lasciandosi accarezzare i capelli.
“Brutta giornata oggi?” chiese l’ispettore con dolcezza.
“Si Gregory” rispose il politico dalla sua comoda posizione. Lestrade aprì le gambe e invitò il suo sottomesso ad accomodarvisi sopra. Mycroft si alzò da terra e si mise seduto a cavalcioni del suo dominatore. Era più in alto ma ciò non lo fece sentire più potente, gli fece venir voglia di rannicchiarsi il più possibile addosso all’altro uomo.
Da che stavano insieme questa era diventata quasi una routine. Mycroft che tornava a casa e si accoccolava addosso al suo Yarder preferito lasciandosi dietro tutti i brutti pensieri.
“Ti amo” sussurrò il poliziotto abbracciando il corpo del suo compagno con fare protettivo.
Mycroft si accucciò in grembo al suo padrone. Gli piaceva essere posseduto. Anche se spesso era solo stare abbracciati in poltrona insieme o scambiarsi languidi baci. Certamente amava anche essere legato ad un letto e venire posseduto in tutt’altra maniera ma con Greg l’amore era sempre la.
Si lasciò cullare tra le forti braccia del suo compagno. “Ti amo anche io Gregory”