Leggins
Erano leggins quelli e… scaldamuscoli? Sherlock era senza maglietta, addosso solo quell’articolo di abbigliamento che lui aveva sempre considerato femminile e con degli scaldamuscoli neri, i piedi nudi si muovevano agilmente a ritmo di musica classica.
Gli occhi del suo coinquilino erano chiusi mentre si muoveva abilmente in una danza ammaliatrice davanti ai suoi occhi.
John aveva sentito della musica provenire dal 221C ed era andato a controllare, non si era di certo aspettato di trovare un vero e proprio studio di danza ed il suo coinquilino in quelle vesti.
Era stupendo, i leggins mostravano ogni muscolo, ogni dettaglio del corpo dell’uomo ed evidenziavano chiaramente la sua mascolinità. Non lasciavano molto all’immaginazione e quella di John non aveva intenzione di fermarsi.
Per molto tempo aveva ritenuto Sherlock incapace di provare emozioni ma era evidente che non era così. Le teneva nascoste per riversarle nella danza. Era incredibile.
Sherlock guardò in alto e lo vide, fermo sulle scale, affascinato. Si fermò, imbarazzato, i suoi scudi che cercavano di tornare al loro posto, a proteggerlo. John non si sarebbe fatto respingere però.
Scese le scale in fretta e spinse il detective contro il muro, gli bloccò le braccia tenendogliele sopra la testa con una mano. “J-John?” Il dottore non rispose, prese quella bocca tentatrice per se in un bacio passionale. Sherlock sembrò sciogliersi sotto di lui.
John spinse i suoi fianchi contro quelli del detective e gemettero entrambi nello scoprire quanto gli era piaciuto vedere Sherlock ballare. Erano entrambi eretti.
John spinse in basso i propri pantaloni e liberò la propria erezione e quella di Sherlock. Poi rilasciò le mani del suo compagno e gli carezzò i fianchi, le mani che scendevano sulle cosce.
“Se non lo vuoi fermami ora Sherlock” Il detective non esitò un attimo, strinse le mani al collo del suo blogger e lo baciò ancora.
John afferrò con forza le sue gambe e lo prese in braccio. Sherlock, sorpreso da tale gesto, strinse le gambe attorno alla vita del soldato portando a contatto le loro erezioni.
Entrambi gemettero di piacere al contatto. “Sherlock, insieme” ansimò John contro il collo bianco del suo compagno.
Sherlock chiuse il pugno attorno ai loro membri e John spinse i propri fianchi verso l’alto. La frizione tra loro era incredibile. John prese tra le labbra un capezzolo del suo compagno e lo succhiò con forza.
Il detective strinse il pugno sui loro membri uniti e venne con un gemito. John lo seguì a ruota, aiutato dai movimenti involontari del suo compagno sopra di lui.
Scivolarono a terra esausti, Sherlock ancora sopra John. Si baciarono languidamente per qualche minuto prima di spostarsi dalla scomoda posizione e rimettersi in ordine. Spensero lo stereo ed uscirono dal 221C per tornare a casa. Una volta dentro Sherlock gli porse la mano e John la prese.
Il detective lo guidò verso il divano dove si accoccolarono comodamente. “Sherlock?”
“Si John?”
“Mettiti i leggins più spesso” Entrambi scoppiarono a ridere felici.