
Chapter 2
C’erano dei posti nel mondo, di cui solo gli anziani erano a conoscenza, posti segreti, nascosti a tutti tranne a pochi eletti. Leo, prima del disastro con le incarnazioni e le varie altre problematiche che avevano indicato il susseguirsi della propria vita, ne aveva scoperte alcune di cui solo lui era a conoscenza.
Era la prima “festività” che Leo passava con Piper dopo i cataclismatici eventi che avevano stravolto la loro esistenza quando avevano battuto la triade e Leo aveva avuto il permesso di tornare dalla sua amata e dai suoi bambini. L’otto marzo era sempre stato un giorno che Piper odiava, la sua allergia alle mimose le proibiva di godere appieno della giornata e di quelle successive.
Leo, con l’aiuto di Page, aveva deciso di salvarle questo tormento per quell’anno. Essendo ormai un umano, lui non poteva più orbitare da nessuna parte, ma Page poteva farlo per lui. Aveva portato la ragazza nel posto desiderato e lei lo aveva aiutato ad organizzare tutto. Phoebe come al solito aveva dato i suoi consigli per rendere tutto più romantico ed ora toccava a lui finire di fare i preparativi.
Andò in camera da letto e svegliò Piper con un bacio. La sua amata si svegliò con un sorriso.
“Ciao” disse l’ex angelo bianco con dolcezza.
“Ciao” rispose la strega.
“Ho una sorpresa per te amore” gli occhi di Piper si illuminarono ma un’improvvisa incertezza si fece largo sul suo volto. Leo continuò il suo discorso. “Oggi è la festa della donna e non c’è donna che io desideri festeggiare più di te. Le tue sorelle sono entrambe occupate con i loro fidanzati, il locale è in buone mani e i bambini sono alla scuola di magia. Page è ancora qui perché ci deve accompagnare alla tua sorpresa ma poi se ne andrà anche lei”
“Ok. Sembra interessante, ma ci sono tante cose di cui mi devo occupare qui…”
“No. Ti devi solo rilassare e fidarti di me. Chiudi gli occhi” Piper obbedì e Leo le mise una benda nera per impedirle di vedere dove la portava. Le cose di cui avrebbero avuto bisogno erano state già portate nel luogo della sorpresa. Leo prese tra le braccia sua moglie e si alzò portandola con se.
Piper gli gettò le braccia al collo sorpresa dal gesto inaspettato. “Aspetta, mi devo vestire!”
“Non serviranno vestiti dove stiamo andando, e quelli che servono sono già li”
Piper si rilassò tra le sue braccia e decise di fidarsi di lui. “Page” chiamò Leo per segnalare che erano pronti. La strega li orbitò immediatamente dove dovevano andare e se ne andò dal suo fidanzato con un sorriso sul volto, era felice che la sua sorellina fosse contenta finalmente.
Quando Leo fece scendere Piper dalle sue braccia, i loro piedi erano immersi nella sabbia ed un sole splendente li inondava di calore. “Sei pronta?” chiese l’ex angelo bianco prima di toglierle la benda dagli occhi. Piper annuì con la testa e si ritrovò ad osservare stupita, la bellezza della spiaggia tropicale in cui si trovavano.
Intorno a loro c’era solo la natura ed una grande capanna di legno con il tetto di paglia. Era bellissimo. Il mare si stendeva davanti a lei e non c’erano rumori molesti di alcun tipo, niente macchine, niente persone, niente. Era il paradiso. La tranquillità di cui aveva bisogno.
“Buona festa della donna Piper” le sussurrò Leo all’orecchio. Lei si girò e lo baciò con passione.
“Grazie, è la migliore della mia vita” Non c’erano mimose in quel posto, ci sarebbero rimasti fino a che la noiosa tradizione non fosse passata. Avrebbero avuto la possibilità di stare finalmente insieme senza complicazioni, i bambini e le altre due sorelle li avrebbero potuti raggiungere e godere anche loro del bel posto, ma i primi due giorni erano solo per loro e li avrebbero passati tra bagni al mare, chiacchiere, libri e notti di passione.