
I'll die if you don't hold me tight
Fa freddo.
Fa un freddo cane e nessuno che gli sporga una giacca, maledizione. Chiedere ad un mannaro di separarsi da quello strato di cuoio che fa loro da seconda pelle è un vero e proprio affronto, a giudicare dal ringhio sommesso di Derek. Almeno una sciarpa? Anche una rosa con i pon pon andrebbe bene, specie se si sente ancora il profumo di Lydia inspirando abbastanza a fondo. Magari mettendoci un 'per favore', nella sua richiesta, qualcuno s'impietosirà.
“Tieni. Taci. Risparmia le energie.” Borbotta il licantropo più allegro e solare di tutta Beacon Hills, con tanto di quel calore che bastano le sue parole a ritemprarlo. O così gli piacerebbe credere, ma il gelo si fa sempre più intenso nelle sue ossa ed una morsa ghiacciata lo soffoca. Soltanto quando chiude gli occhi, quando smette per un attimo di lottare per restare sveglio, sente un leggero tepore. Resterebbe volentieri in quello stato, se Derek non continuasse a scuoterlo e pigliarlo a ceffoni. O fargli il terzo grado, nonostante gli abbia detto di tacere. Per una volta che Stiles ed il suo cervello son più che d'accordo a starsene zitti, scivolando verso la confortevole e silenziosa oscurità, Hale insiste a voler sapere perché diavolo sia anche lui nei boschi quando perfino Scott gli aveva consigliato di restare a casa e lasciare che si occupassero loro degli Alfa. Perché abbia così tanta voglia di morire, perché non pensi a suo padre. Ehi, questo è proprio un colpo basso.
Lui ci pensa eccome, a papà. Non lo vuole abbandonare a se stesso, non vuole andarsene come ha fatto la mamma. Ma d'altra parte, nemmeno lei lo voleva. Certe cose capitano e basta.
Non se l'è andata a cercare. O forse sì. Avrebbe dovuto lasciare perdere, smettere d'indagare in prima linea. Quei momenti da incubo, in cui Matt è stato sul punto di far fuori tutti quanti, non gli sono bastati? Non poteva essere il Q della situazione che se ne sta ben rintanato nel suo quartier generale ed aiuta gli agenti senza rimetterci la pelle?
Evidentemente no.
Rispondi in modo confuso, mentre l'altro lo trascina verso la propria auto.
“Vedi di restare sveglio almeno finché non arriviamo in ospedale.” Gli ordina, mettendolo sul sedile ed allacciandogli la cintura. Il suo corpo è così caldo che, quando sente che si sta allontanando, Stiles ci si aggrappa disperatamente, come una fangirl che finalmente riesce a sfiorare un millimetro di pelle – un polso, un dito – del suo idolo e non ha nessuna intenzione di mollare la presa. Non sa esattamente perché gli sia venuta in mente una tale metafora, ma stiamo parlando del fisico di Derek Hale che qualche delirio ormonale e psichico lo causa perciò è tutto nella norma. Già.
A parte il freddo. E le macchie di sangue sulla sua maglietta. Ed il sangue rappreso sul suo torace o le ferite che potrebbero starsi infettando in questo istante, perché chissà cos'altro hanno graffiato quegli artigli prima di conficcarsi nella sua carne. Preferisce non saperlo, davvero.
“Posso provarci. Ma non ti prometto nulla.” Concede, scrollando le spalle. In fondo che c'è di male se s'appisola per un minuto, eh?
Derek neanche lo noterà. Solo un attimo. Un secondo. Giusto il tempo di -