
dazai&oda
Se c'è una cosa che Dazai ha imparato sul suo migliore amico, da quando l'ha conosciuto, è che Odasaku è costantemente in ritardo agli appuntamenti: non perché non gli interessi incontrare lui, o Ango, o chiunque altro gli abbia chiesto di vedersi per qualsiasi motivo – anche se ha impiegato parecchio tempo a rendersene conto, insicuro com'era e come cercava disperatamente di nascondere di essere, quando ha incrociato per la prima volta la sua strada – ma piuttosto perché spesso, praticamente sempre, la mente di Odasaku è piena delle trame, dei personaggi, delle storie che vorrebbe scrivere e semplicemente lo porta a non rendersi conto del passare del tempo.
È una delle sue principali peculiarità, onestamente, e qualcosa a cui si è suo malgrado tremendamente affezionato, ma ci sono comunque momenti in cui la sua costante incapacità di arrivare in orario lo irrita più di quanto non voglia ammettere: il fatto che lo stia aspettando con impazienza da quasi un'ora, fuori dal palazzetto in cui si terrà il concerto della sua band preferita, quasi da solo dopo aver visto praticamente sparire dentro tutti gli altri appassionati nonostante fossero in coda dopo di lui – è arrivato perfino prima dell'orario consigliato per tentare di strappare i posti più vicini al palco, dannazione.
Aver riconosciuto alcuni dei suoi compagni di classe tra le persone che sono riuscite a entrare prima di lui, che lo guardavano con quelle stupide espressioni compiaciute mentre lo superavano nella fila, ha sicuramente peggiorato il suo umore – si sente quasi offeso, adesso, e non apprezza particolarmente il tuffo nei ricordi che questa situazione l'ha quasi costretto a fare.
“Scusa per il ritardo,” arriva qualche minuto più tardi la voce di Odasaku, affannata come se avesse corso per tutto il tragitto da casa sua, dall'altra parte della città, al palazzetto – e suo malgrado Dazai piega le labbra in un piccolo sorriso al pensiero. “Avevo dimenticato la tua sorpresa e Sakura non voleva più lasciarmi andare dopo avermi visto tornare,” aggiunge, prima di infilare una mano nella tasca del cappotto che indossa e tirarne fuori–
“Odasaku! Sono i Pass per incontrare la band!”
Anche questa volta, a quanto pare, l'idea di aver dovuto aspettare il suo migliore amico per colpa della sua totale e costante incapacità di arrivare a un appuntamento in orario sarà in futuro un ricordo positivo.