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Harry Potter - J. K. Rowling
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Revenir
Summary
Regulus Black è morto.Almeno fino a quando lui non decide di perdonarlo.Tornando indietro, aiuterà altre persone lungo la strada. This Fanfiction is in italian but can be read in other languages using online browser translation 😊 I hope you enjoy it!
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T r e n t a t r è

D r a c o

 

La prima volta che mi sono innamorato di qualcuno è stato al quarto anno, era un ragazzo di Durmstrang ed era uno degli amici più stretti di Krum.

La differenza sostanziale tra lui e il resto degli studenti che frequentava quella scuola era che lui non era altezzoso e scontroso ma elegante e gentile.

La prima sera che siamo rimasti da soli è stato un caso, le altre, per il resto dell'anno, no.

 

Parlavamo tanto, soprattutto in francese visto il suo inglese scarso, e mi sono accorto di essere innamorato di lui la sera prima della sua partenza, dopo che lo avevamo fatto.

Lo avevo negato, avevo detto che si trattava solo di attrazione anche se sentivo lo stomaco stringersi ogni volta che ci incontravamo, anche se sentivo il cuore battere più forte ogni volta che mi sfiorava.

 

Ci siamo salutati quella sera e non ci siamo mai più rivisti, mai più sentiti.

 

Tutto quello che provavo per lui non è nemmeno la metà di quello che provo ora per Harry Potter.

 

Lo fisso dall'ingresso del castello mentre sfoglia pigramente le pagine del libro, seduto sotto le foglie della quercia.

Mi basta questo per sentire il cuore scoppiarmi nel petto.

 

Avanzo verso di lui con le gambe che tremano, posso davvero farmi bastare solamente un rapporto fisico? 

 

Ad ogni passo che faccio mi convinco sempre di più che non devo comportarmi da Serpeverde, non devo aggirare il problema, evitare lo scontro.

Devo comportarmi da Malfoy: devo prendermi quello che voglio.

 

—————

H a r r y 

 

Sento la sua presenza senza nemmeno il bisogno di vederlo.

 

La gola diventa improvvisamente più secca e non riesco nemmeno a deglutire, la presa sul libro diventa subito meno stabile e devo impormi di non farmi tremare le mani. 

 

Prendo un profondo respiro, cercando di ricordarmi come si fa a far entrare aria nei polmoni.

Probabilmente questo sarà il giorno più imbarazzante di tutta la mia vita.

 

"Potter" mi saluta sedendosi praticamente attaccato a me.

È incredibilmente caldo, non so per quale motivo ma ho sempre pensato che Draco fosse freddo al tatto.

 

"Malfoy" ricambio, cercando di sorridere.

 

Sospira togliendosi la cravatta, sbottona i primi due bottoni della camicia e passa le mani nel ciuffo biondo.

Santo Godric, vorrei ripetere questa scena di continuo nella mia testa.

È una visione.

 

Cerco di ignorarlo sfogliando pigramente le pagine del libro, passando lo sguardo sopra le parole ma non capendo una singola sillaba di quello che ci sta scritto.

 

Come mi sono ritrovato in questa situazione? Come ha fatto a entrarmi sotto pelle? Dentro ogni mio pensiero?

 

Sento uno sbuffo frustato da parte del biondino accanto a me, non credo che lui inizierà mai una conversazione su quanto successo ieri sera.

Mi appello al presunto coraggio da Grifondoro prima di chiudere il libro e girarmi verso di lui, pronto per parlare.

 

In un attimo le sue labbra sono sulle mie, più dolci e delicate rispetto a ieri eppure, nonostante questo, io reagisco sempre allo stesso modo: sono senza fiato.

 

Si stacca dopo un po', un ghigno soddisfatto sul volto mentre si appoggia ad occhi chiusi con la testa sulla quercia.

 

"Parliamo di ieri sera?"dico andando dritto al punto, cercando di ignorare il corpo in fiamme e la testa che gira.

 

Mi guarda aprendo un solo occhio, come se fossi un idiota.

"Ci siamo baciati, cosa c'è da dire?" risponde ovvio.

 

Già, cosa c'è da dire?

"Niente" 

 

Gioca con l'anello, fissandolo mentre lo rigira sul mignolo. 

Se non lo avessi osservato a lungo non lo avrei mai notato, se non lo conoscessi avrei creduto alla maschera di indifferenza che si piazza sempre in volto ma la verità è che Malfoy è nervoso quanto me.

 

"No, invece ho tanto da dire" dico convinto "perché lo hai fatto ieri? Perché lo hai rifatto oggi?" chiedo tutto d'un fiato.

 

Alza leggermente un angolo della bocca, imitando un sorrisetto mentre trascina la sua mano vicino al mio viso.

Le sue dita passano sulla mia guancia, sul collo, sul mento senza mai toccarmi davvero.

"Mi prendo quello che voglio, Potter" mormora sfiorando leggermente le mie labbra.

 

Santo Godric Malfoy, cos'è che vuoi? Le chiavi di casa di mio zio? Il cuore di un cucciolo di panda?  L'accesso del mio conto alla Gringotts?

Dimmi quello che vuoi e te lo darò ma tu toccami ancora così.

 

"Va bene" borbotto fissando le sue labbra.

 

 "Posso prendermi quello che voglio quindi, Potter?"

 

"Come se dovessi chiederlo" rispondo sarcastico.

 

Come a dimostrazione di quanto ho detto, le sue dita si aggrovigliano tra i miei capelli, tirandomi verso di lui.

La sua bocca torna più esigente e convinta e cerco di stare dietro al ritmo che mi da.

 

Ecco cosa significa tutto questo per Malfoy, è solo un qualcosa che vuole, niente di più.

Vuole prendersi quello che sono disposto a dargli, alla fine avevo ragione, vuole solo..

"Qualcosa di fisico, senza sentimenti" mormoro, pensando a voce alta, tra un bacio e l'altro.

 

Si stacca leggermente da me, guardandomi con quei magnetici occhi grigi, mi fissa da vicino e vorrei davvero distogliere lo sguardo ma mi impongo di non farlo.

"Bene, qualcosa di fisico Potter" sentenzia, un'emozione che non so catalogare gli compare per un secondo sul volto.

 

Lascia cadere la mano, appoggiandola sulla mia gamba.

Sto per prendere fuoco.

 

"Credo sia opportuno spostare i nostri incontri da un'altra parte allora" dice semplicemente, come se stesse parlando del meteo e non di un rapporto tra noi due.

 

"Stamberga?" propongo, sarebbe stata più utile la Stanza delle Necessità ma, teoricamente, è li che dovrebbero trovarsi Nott e Reg ogni giorno.

Devo avvertirlo di non farsi trovare nella vecchia casa.

 

Annuisce prima di trascinare la sua testa sulle mie gambe, chiude gli occhi e rilascia un sospiro.

 

Ho lo strano e giustificato impulso di passargli una mano tra i capelli biondi, rovinando la sua perfetta acconciatura per una volta, sentendo la morbidezza sotto le mie dita.

Ma visto che non posso farlo, accarezzo la copertina del libro cercando di pensare a qualsiasi altra cosa.

 

"Buonanotte Potter" sussurra prima di addormentarsi così.

 

Sono finito all'Inferno, ne sono sicuro, torturato direttamente da un demone biondo.

Almeno questo potrebbe giustificare perché sento il corpo andarmi a fuoco.

 

"Buonanotte Malfoy" dico fissandolo.

Non finirò mai questo libro.

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